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24.06.2016

Londra – Il premier britannico, David Cameron, ha annunciato, oggi, di dimettersi, in autunno, in seguito al voto dei suoi connazionali per la Brexit. In precedenza, Nigel Farage, il leader dellUKIP, il partito britannico euroscettico e anti-immigrazione, aveva chiesto un “Governo Brexit”. Stando ai risultati definitivi del referendum di ieri, i sostenitori della Brexit hanno vinto con il 51,9%. Il tasso di partecipazione al voto ha superato il 72%. La consultazione popolare rivela però importanti discrepanze regionali. Sia la Scozia, che lIrlanda del Nord hanno votato contro la Brexit, mentre lInghilterra e il Galles hanno votato per luscita dallUnione. Il partito nazionalista nord-irlandese Sinn Fein ha già rilasciato un comunicato in cui chiede un referendum per la consultazione della popolazione dellIrlanda del Nord sullunione con la Repubblica dIrlanda, come soluzione per restare nellUe. Il voto dei britannici rischia di produrre un effetto domino in altri Paesi del blocco comunitario. In Olanda, il leader anti-immigrazione Geert Wilders ha chiesto lorganizzazione anche nel suo Paese di un referendum sulluscita dallUe. In Italia e Francia, i partiti di estrema destra Lega Nord e il Fronte Nazionale si sono pronunciati per un simile referendum. Parigi delpora il voto britannico e ha fatto appello allEuropa affinchè reagisca per riconquistare la fiducia dei suoi abitanti. Berlino ha parlato di un giorno triste per la Gran Bretagna e per lEuropa. Allo stesso tempo, nella capitale della Germania è stata convocata, per domani, una riunione degli ambasciatori dei sei Paesi fondatori dellUe. A Bruxelles, i presidenti delle istituzioni comunitarie hanno chiesto a Londra di avviare quanto prima la procedura di uscita dallUe. Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha dichiarato che, dopo luscita della Gran Bretagna, lUnione è decisa a mantenere la sua unità a 27, mentre il presidente dellEuroparlamento, Martin Schulz, ha annunciato che il Legislativo si riunirà martedi in sessione straordinaria speciale. Il presidente Barack Obama ha dichiarato che gli Usa rispettano la decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Ue, precisando che la relazione speciale di Washington con Londra continuerà e che sia l’Ue, che la Gran Bretagna restano partner degli Usa. Dal canto suo, il presidente Vladimir Putin ha affermato che la decisione di Londra di lasciare l’Ue avrà conseguenze anche sulla Russia. Putin ha precisato che se necessario, Mosca modificherà la sua politica economica, per ridurre al minimo gli effetti della Brexit.

24.06.2016
24.06.2016

, 24.06.2016, 15:31



Bucarest – La Romania deplora il voto dei britannici, che hanno deciso di uscire dallUe, ma lo rispetta. Lo ha dichiarato, oggi, il presidente romeno Klaus Iohannis, dopo colloqui con il premier Dacian Cioloş, con il governatore della Banca Centrale Romena, Mugur Isărescu, e con i leader dei partiti politici. Il premier ha dato assicurazioni che leffetto Brexit sulleconomia romena non è significativo e che sarà gestito senza grandi problemi. Il governatore ha precisato che limpatto sulla moneta nazionale è basso e gestibile, e i leader politici hanno ribadito che il futuro della Romania è allinterno dellUe, accanto agli altri Paesi membri. LUe è un progetto molto valoroso, esso deve continuare – ha affermato il presidente Klaus Iohannis. Stando a Iohannis, luscita della Gran Bretagna non avverrà subito, e durante i negoziati che seguiranno la Romania si adopererà a difendere i romeni che lavorano e vivono in questo Paese. Inoltre, Iohannis ha sottolineato che la Gran Bretagna resterà un partner importante per la Romania, ma non avrà uno status privilegiato in rapporto allUe. Non in ultimo, il presidente Iohannis si è pronunciato per la ridefinizione del progetto europeo, affinchè diventi più facilmente comprensibile e più performante per i cittadini del Vecchio Continente. I leader dei partiti politici ritengono che il progetto europeo debba continuare con la Romania parte di questo processo, e che Bucarest deve mantenere e sviluppare il partenariato strategico con la Gran Bretagna.




Bucarest – 45 delegazioni da 13 Paesi partecipano, da oggi, per due giorni, a Bucarest, alla prima edizione del Congresso dei Romeni nel Mondo. La riunione è volta al rafforzamento dei legami con i romeni che vivono allestero. Sullagenda principalmente i problemi con cui si confrontano le comunità romene allestero, ma anche la creazione di istituzioni culturali per loro, che promuovano i valori culturali nazionali tra le comunità romene nei Paesi confinanti con la Romania.



Bucarest — Il Ministero romeno degli Esteri saluta la firma, il 23 giugno, all’Avana, dell’Accordo tra il Governo della Colombia e il gruppo ribelle Le Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane per il cessate il fuoco definitivo, l’abbandono delle armi da parte della guerriglia, le garanzie di sicurezza e la lotta alle orgganizzazioni criminali. Stando ad un comunicato del dicastero, reso pubblico, oggi, l’accordo rappresenta un passo cruciale” verso la firma dell’accordo finale di pace, che porrà fine ad un conflitto durato oltre 5 decenni e aprirà un nuovo capitolo nella storia della Colombia. Il bilancio del conflitto è di oltre 220 mila morti, decine di migliaia di persone date per disperse e un’ampia crisi umanitaria, con circa 7 milioni di sfollati a causa del conflitto.



Bucarest – La Giornata Internazionale dellIA – la camicia tradizionale romena – è festeggiata oggi nelle principali città romene con numerose mostre, fiere e dibattiti sul presente e futuro di una delle eredità culturali nazionali. La Giornata Internazionale dellIa è stata fondata dalla comunità on line “La Blouse Roumaine” nel 2013, diventando, in breve tempo, un evento globale, organizzato annualmente in oltre 50 Paesi. Viene festeggiata in numerose città, tra cui Washington, New York, Los Angeles, Toronto, Parigi, Londra, Madrid, Amsterdam, Milano e Vienna. Per celebrare lia romena, anche il 26 giugno, a Milano, l’Associazione Culturale-sociale ARCA, con il patrocinio del Consolato Generale della Romania a Milano e la collaborazione del Centro Culturale Italo-Romeno, organizza un evento nell’ambito del quale sarà allestita una mostra con camicie tradizionali provenienti da tutte le regioni della Romania.




Bucarest — La capitale romena Bucarest ospita, nella notte tra il 24 e il 25 giugno, la decima edizione della Notte Bianca degli Istituti di Cultura, cui partecipano, tra l’altro, l’Istituto di Cultura Italiano, il British Council, il Goethe Institut, l’Istituto Cervantes, l’Istituto Francese e l’Istituto Culturale Romeno. 15 istituzioni culturali organizzano oltre 50 eventi in 12 spazi allestiti per l’occasione. Sull’agenda delle manifestazioni, tra l’altro, concerti, proiezioni di film e mostre di scultura e fotografia. La Notte degli Istituti di Cultura è un progetto della rete degli Istituti di Cultura dell’Ue (EUNIC), organizzato con il sostegno della Rappresentanza della Commissione Europea in Romania.



Bucarest — 13 persone sono morte, ieri, in Romania, a causa del caldo eccessivo. Nell’ovest e sud del Paese, oggi e domani è stata diramata l’allerta codice giallo per canicola. Nelle altre regioni, la canicola permane su aree ristrette. L’instabilità atmosferica è temporaneamente accentuata e, su certe aree, nelle zone collinari e montane, e su aree ristrette nel resto del Paese, si registrano piogge, fulmini, intensificazioni di breve durata del vento e sono possibili grandinate. Le massime oscillano tra 26 e 25 gradi. (traduzione di Adina Vasile)




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