24.06.2014
Bucarest — L’Intelligence romena non ha inviato al capo dello stato, Traian Basescu, alcuna nota informativa sulla relazione di suo fratello, Mircea Basescu, con un noto clan mafioso. Lo ha dichiarato il direttore dell’Intelligence, George Maior, ascoltato, oggi, da una commissione parlamentare, in merito al fascicolo di corruzione il cui protagonista è il fratello del presidente. Mircea Basescu è in custodia cautelare, con l’accusa di aver preso 250 mila euro per intervenire presso i magistrati a favore di un malavitoso accusato di tentato omicidio. Il presidente del Senato, Călin-Popescu Tăriceanu, ha proposto che ambo le camere del Parlamento adottino una dichiarazione per chiedere al presidente Băsescu le dimissioni.
România Internațional, 24.06.2014, 17:01
Bucarest — Il premier romeno, il socialdemocratico Victor Ponta, ha dichiarato, oggi, che la sua proposta per la carica di ministro dei Trasporti sarà Ioan Rus, già ministro dell’Interno nei primi anni 2000. Il ministro dei Trasporti in carica, Dan Sova, ha annunciato di rassegnare le dimissioni, dopo solo 4 mesi di mandato. Sova ha motivato la decisione, affermando che si dedicherà, esclusivamente, alla campagna per le presidenziali di novembre, accanto al candidato del Partito Socialdemocratico. Inoltre, Sova ha smentito ciò che ha chiamato le supposizioni apparse, negli ultimi giorni, sulla stampa, che ha anticipato le sue dimissioni, nel contesto della prestazione non convincente che avrebbe avuto durante i recenti colloqui con la delegazione dei creditori esterni della Romania.
Bucarest — La Corte d’Appello di Bucarest ha deciso di aggiungere sei mesi di carcere ai 4 anni di reclusione a cui era già stato condannato l’ex premier socialdemocratico romeno Adrian Năstase in due fascicoli di corruzione. La decisione è definitiva ed è stata adottata su richiesta della Direzione Nazionale Anticorruzione (DNA), che ha lamentato l’atteggiamento “altezzoso e diffamatorio” di Năstase durante i processi e dopo aver ricevuto la sentenza. Nei due fascicoli, l’ex premier romeno nel periodo 2000-2004 è stato condannato per tangenti e ricatto. Sempre oggi, i procuratori DNA hanno fermato il capo della Polizia Stradale della Provincia di Brasov (nel centro della Romania), Claudiu Tămârjan, in un fascicolo in cui è accusato, tra l’altro, di traffico d’influenza ed istigazione ad abuso d’ufficio.
Gerusalemme — Il premier romeno, Victor Ponta, ha dichiarato, oggi, a Gerusalemme, che la Romania ed Israele hanno eccellenti rapporti bilaterali e i colloqui interministeriali a Gerusalemme contribuiranno al loro consolidamento. Dopo l’incontro con il collega Benjamin Netanyahu, Ponta ha affermato che Bucarest e Tel Aviv stanno tentando di ampliare anche i loro rapporti economici. I due premier hanno presieduto il vertice intergovernativo romeno-israeliano, in occasione del quale sono stati firmati numerosi accordi bilaterali, in settori come la sicurezza, l’economia e la cultura.
Bruxelles — Il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlăţean, partecipa fino a mercoledi, a Bruxelles, ad una riunione con i suoi omologhi degli stati membri NATO. Stando al Ministero degli Esteri di Bucarest, è l’ultimo incontro del genere prima del vertice NATO in Gran Bretagna, del 4-5 settembre 2014, ed è dedicato principalmente all’individuazione e adozione di alcune decisioni in preparazione dell’agenda del vertice programmato per l’autunno. Sono previsti per l’occasione anche una riunione della Commissione NATO-Ucraina e un incontro degli Alleati con gli stati non-membri NATO, ma che contribuiscono alle operazioni in Afghanistan. Tra i temi nell’agenda: la valutazione dei più recenti sviluppi di sicurezza in Ucraina, il consolidamento della difesa collettiva, i rapporti tra la NATO e l’Ucraina, l’approfondimento della cooperazione transatlantica, la questione dell’allargamento della NATO e i rapporti con la Russia.
Chisinau — La Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania) importerà, da agosto, gas naturali dalla Romania, il che le permetterà di ridurre la sua dipendenza dai gas russi. Lo ha reso noto, oggi, a Chisinau, il ministro moldavo dell’Economia, Valeriu Lazar. All’inizio, la quantità di gas importata dalla Romania sarà pari al 5-10% del fabbisogno della Moldova. I gas saranno forniti attraverso il gasdotto che collega la città romena di Iassi alla città moldava di Ungheni.
Bucarest — I sindacalisti del settore sanitario hanno organizzato, oggi, nuovi presidi presso la sede del Ministero della Salute di Bucarest, chiedendo, principalmente, l’aumento salariale del 10% e lo sblocco dei posti di lavoro nel sistema pubblico. I leader sindacali affermano che se le rivendicazioni inviate ripetutamente al Governo non verranno risolte, saranno avviate proteste in tutto il Paese. Un nuovo round di negoziati si svolgerà nei prossimi giorni al Ministero delle Finanze.
(traduzione di Adina Vasile)