24.05.2022
Misure – Un nuovo pacchetto di misure sociali ed economiche concordato dalla coalizione di governo PSD-PNL-UDMR entrerà in vigore in Romania a partire dal 1° luglio. Tra le principali misure stabilite, la possibilità del rinvio di nove mesi del pagamento delle rate bancarie per i cittadini e le imprese con problemi finanziari, nonché sostegno finanziario ai pensionati a basso reddito. Inoltre, il Governo romeno adotterà misure per il consolidamento fiscale e il rispetto degli impegni sul deficit. Il valore delle misure adottate ammonta a circa 1,1 miliardi di euro.
România Internațional, 24.05.2022, 16:45
Misure – Un nuovo pacchetto di misure sociali ed economiche concordato dalla coalizione di governo PSD-PNL-UDMR entrerà in vigore in Romania a partire dal 1° luglio. Tra le principali misure stabilite, la possibilità del rinvio di nove mesi del pagamento delle rate bancarie per i cittadini e le imprese con problemi finanziari, nonché sostegno finanziario ai pensionati a basso reddito. Inoltre, il Governo romeno adotterà misure per il consolidamento fiscale e il rispetto degli impegni sul deficit. Il valore delle misure adottate ammonta a circa 1,1 miliardi di euro.
Studio – Secondo una recente indagine, sei romeni su dieci (58%) ritengono che la riduzione dei consumi sia il modo più conveniente per combattere le difficoltà finanziarie causate dallinflazione. Ad aprile, il tasso di inflazione ha raggiunto un livello record del 13,8%, superando le previsioni della Banca Centrale romena per il 2022, del 12,5%. Secondo l’indagine, il Governo è percepito dal 67% dei romeni come responsabile dellattuale livello dellinflazione. Allo stesso tempo, quasi tre quarti (72%) degli intervistati ritiengono che il livello dellinflazione in Romania sia più alto che in altri Paesi. I romeni intervistati affermano che i più colpiti dai rincari sono il cibo (77%), il carburante (77%) e le bollette della luce e del gas — il 70%. In questo contesto, il 58% degli intervistati afferma che la riduzione dei consumi o la domanda di un aumento salariale potrebbero risolvere il problema dellinflazione. Inoltre, un quarto dei romeni prendono in considerazione anche lemigrazione per far fronte alle sfide economiche generate dallinflazione. Lo studio è stato condotto online, dal 20 al 26 aprile, su un campione di 1.005 persone provenienti da aree urbane, di età superiore ai 18 anni, utenti di Internet.
NATO – Gli aerei da combattimento della NATO presenti nelle basi in Romania continuano le loro missioni per garantire lintegrità dello spazio aereo alleato. Gli aerei da ricognizione senza pilota effettuano voli di sorveglianza a lungo raggio, anche sul Mar Nero e sul Baltico, precisa il Ministero della Difesa romeno. In meno di 6 mesi, i caccia italiani Eurofighter Typhoon di stanza alla base di Mihail Kogălniceanu (sud-est) hanno accumulato oltre mille ore di volo in missioni Nato volte alla protezione dello spazio aereo romeno. Lattività degli aerei è complementare a quella del battle group della NATO, costituito in Romania dopo linvasione della confinante Ucraina da parte dellesercito russo.
Rifugiati – Il numero di cittadini ucraini entrati ieri in Romania è diminuito del 2,4% rispetto al giorno precedente. Lo ha reso noto un comunicato dellIspettorato Generale della Polizia di Frontiera, con la precisazione che si tratta di circa 7.709 persone. Dallinizio della crisi, oltre un milione di rifugiati ucraini sono entrati in Romania. Daltra parte, nuovi valichi di frontiera con lUcraina saranno aperti nel prossimo periodo, di modo che, nel punto Vama Siret, nel nord-est del Paese, dove i camion aspettano anche 14 ore per lasciare il Paese, possano avere la priorità i trasporti con aiuti umanitari. Nella prima fase diventeranno operativi i punti di Vicovu de Sus (nord) per le auto fino a tre tonnellate e mezzo e Racovăţ (nord-est) per auto fino a 7 tonnellate. Ulteriormente sarà aperto anche il valico Ulma (nord-est).
Navi Danubio – Le autorità romene non hanno ancora trovato soluzioni per le navi in attesa anche da due settimane nel Mar Nero, per entrare nel canale Sulina (sud-est) e raggiungere i porti sul Danubio per caricare o scaricare prodotti. Dallinizio del mese decine di navi si trovano in questa situazione. LAmministrazione fluviale del Basso Danubio di Galati, unistituzione che assicura la navigabilità sul canale Sulina, afferma che la situazione è causata dallincapacità dei porti sul Danubio, in particolare di quelli ucraini, di gestire rapidamente le navi. In questo contesto risulta difficile anche la navigazione delle navi con destinazioni diverse dai porti ucraini.