24.05.2018
Bucarest – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha dichiarato oggi a Pitesti che il governo dovrebbe impegnarsi a portare in Romania nuove aziende dall’estero, specialmente nei settori in cui esistono vantaggi competitivi. Presente a un dibattito organizzato dall’Associazione dei costruttori di auto, Iohannis ha precisato che la Romania si annovera tra i primi dieci produttori a livello europeo, con più di 350.000 auto fabbricate alla fine dello scorso anno. L’industria automobilistica genera più di un quarto delle esportazioni della Romania, mentre le aziende del settore rappresentano veri pilastri per l’economia, ha sottolineato il capo dello stato. La Renault detiene lo stabilimento Dacia di Mioveni, vicino a Pitesti, mentre gli americani di Ford hanno investito a Craiova (sud). I rappresentanti delle due aziende hanno chiesto numerose volte alle autorità romene il miglioramento dell’infrastruttura di trasporto per essere in grado di mantenere la competitività produttiva.
România Internațional, 24.05.2018, 16:42
Bucarest – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha dichiarato oggi a Pitesti che il governo dovrebbe impegnarsi a portare in Romania nuove aziende dall’estero, specialmente nei settori in cui esistono vantaggi competitivi. Presente a un dibattito organizzato dall’Associazione dei costruttori di auto, Iohannis ha precisato che la Romania si annovera tra i primi dieci produttori a livello europeo, con più di 350.000 auto fabbricate alla fine dello scorso anno. L’industria automobilistica genera più di un quarto delle esportazioni della Romania, mentre le aziende del settore rappresentano veri pilastri per l’economia, ha sottolineato il capo dello stato. La Renault detiene lo stabilimento Dacia di Mioveni, vicino a Pitesti, mentre gli americani di Ford hanno investito a Craiova (sud). I rappresentanti delle due aziende hanno chiesto numerose volte alle autorità romene il miglioramento dell’infrastruttura di trasporto per essere in grado di mantenere la competitività produttiva.
Bucarest – Nel tentativo di migliorare il tenore di vita, il Governo romeno continuerà la politica di riduzione delle tasse e di aumento dello stipendio minimo e delle pensioni almeno fino al 2020. Lo ha dichiarato alla Reuters il leader socialdemocratico Liviu Dragnea, il cui partito è il numero uno nella coalizione governativa PSD-ALDE. Dragnea ha menzionato che il governo potrebbe decidere l’adesione opzionale a un fondo pensioni privato. Se non saranno adottate misure volte a limitare i costi, la Commissione Europea prevede per la Romania quest’anno un deficit pari a 3,4% del PIL, superiore al target del 2,9%. Dal canto suo, Liviu Dragnea si è dichiarato fiducioso che il Governo di Bucarest rispetterà il tetto stabilito senza l’adozione di misure supplementari, confermando anche un target di sviluppo economico pari al 5,5%. Secondo Dragnea, fino al 2020 continuerà la riduzione dei contributi sociali, lo stipendio minimo arriverà ad almeno 300 euro, mentre le pensione minima crescerà fino a circa 200 euro.
Bucarest – Il ministro degli Esteri romeno, Teodor Melescanu, si è detto contrario alla pubblicazione del memorandum approvato di recente dal Governo su un eventuale trasferimento della sede dell’ambasciata di Romania in Israele, da Tel Aviv a Gerusalemme. Il ministro ha precisato, però, che la decisione finale spetta alla premier socialdemocratica Viorica Dancila. L’analisi sul trasferimento della rappresentanza diplomatica sarà elaborata entro un mese, ha affermato il ministro degli Esteri. L’intenzione del governo di Bucarest di ricollocare l’ambasciata ha provocato forti polemiche tra la maggioranza PSD-ALDE e il presidente Klaus Iohannis, sostenuto dall’opposizione liberale.
Bucarest – L’ex premier romeno Petre Roman si è presentato oggi alla Procura Generale, in seguito all’avviso di garanzia ricevuto nel fascicolo sulla Rivoluzione anticomunista del 1989, in cui è accusato di reati contro l’umanità. Lo scorso mese, il capo dello stato, Klaus Iohannis aveva dato il via libera alla richiesta dei procuratori relativa all’avvio dell’inchiesta penale nei confronti dell’ex presidente di sinista Ion Iliescu, di Petre Roman e dell’ex vice premier Gelu Voican Voiculescu. I tre avrebbero organizzato una diversione militare per ottenere la legittimazione come leader dopo la fuga del dittatore comunista Nicolae Ceausescu, azioni che hanno provocato vittime e distruzioni. 1.166 persone hanno perso la vita nelle vicende del dicembre 1989. Sempre questa settimana alla procura si è presentato anche Ion Iliescu. I due hanno respinto le accuse.
Bucarest – La 17/a edizione del Festival Internazionale del Film Transilvania (TIFF) debutta domani a Cluj-Napoca con la proiezione della controversa e premiata pellicola Foxtrotdel regista Samuel Moaz, tratta dal conflitto israeliano-palestinese. Le 12 pellicole in competizione sono firmate dalla nuova generazione di cineasti dell’intero mondo. L’edizione di quest’anno celebra il Centenario della Grande Unità della Romania tramite la presentazione di film romeni, tra cui anche Rascoala (La Sommossa) del 1965, che ha portato al regista Mircea Muresan il Premio Opera Prima a Cannes nell’anno succesivo. Al TIFF sarà presentato in anteprima il film Charleston di Andrei Cretulescu e il documentario Dacii liberi (I Daci Liberi) di Andrei Gorgan e Monica Lăzurean-Gorgan. Il celebre soprano Angela Gheorghiu sarà l’ospite d’onore del TIFF, che si conclude il 3 giugno.