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24.04.2023

24.04.2023
24.04.2023

, 24.04.2023, 16:54

Sudan – Il capo della diplomazia romena, Bogdan
Aurescu, partecipa a Lussemburgo al Consiglio Affari Esteri, incentrato sulla situazione in Ucraina e sulle violenze in corso nel
Sudan. Fonti del Ministero degli Esteri precisano che 22 cittadini romeni
residenti nel Sudan hanno già chiesto il rimpatrio. Il MAE raccomanda alle
persone che hanno l’intenzione di abbandonare il Sudan di rivolgersi
all’Ambasciata romena in Etiopia inquanto, da due anni, la missione diplomatica
di Khartoum ha cessato le sue operazioni. Un gruppo interistituzionale sta
monitorando gli sviluppi nella zona, mantenendo il contatto con i cittadini
romeni o di altri stati membri dell’Unione Europea, in vista di una possibile
evacuazione. A causa dei violenti combattimenti in corso tra due fazioni
militari rivali, numerosi Paesi hanno già rimpatriato i propri cittadini dal
Sudan. D’altra parte, gli Stati Uniti hanno annunciato l’invio nella zona di
una squadra di risposta ai disastri, che si occuperà della coordinazione degli
aiuti umanitari, sia all’interno che all’esterno del Paese.


Diplomazia – Il presidente romeno Klaus Iohannis
inizia domani una visita ufficiale in Argentina, ultima tappa del tour
sudamericano che si conclude mercoledì. Iohannis sarà ricevuto dal suo omologo
argentino, Alberto Fernandez. Secondo l’Amministrazione Presidenziale,
l’obiettivo principale della visita è l’identificazione di settori con
prospettive di sviluppo dei rapporti commerciali. Per l’occasione verrà firmato
anche un memorandum d’intesa tra il Ministero dell’Interno romeno e l’Agenzia
argentina per la Cooperazione Internazionale e l’Assistenza Umanitaria -
Caschi bianchi. La visita del presidente romeno in Argentina è la
prima a questo livello degli ultimi 30 anni. Il tour sudamericano di Klaus
Iohannis è iniziato il 18 aprile con una visita ufficiale di due giorni in
Brasile dove ha incotrato il suo omologo Luiz Inacio Lula da Silva, seguita dal
viaggio in Cile, il 22 aprile, dove è stato ricevuto dal suo omologo Gabriel
Boric.




Proteste – I sindacati dell’istruzione annunciano
una possibile intensificazione delle proteste legate
sopratutto al livello di retribuzione. La decisione arriva dopo che il Governo
di Bucarest ha annunciato che sta valutando diverse misure per ridurre le spese
dal bilancio, tra cui il congelamento degli stipendi e delle assunzioni nel
sistema pubblico, nonchè il divieto di cumulo pensione-stipendio per i dipendenti
statali. Le principali federazioni sindacali del settore dell’istruzione
minacciano anche con la chiusura in anticipo dell’anno scolastico, poiché
viene valutata la possibilità di uno sciopero generale dal 22
maggio. Secondo i sindacalisti, le misure mirate dall’Esecutivo possono
generare gravi effetti, sia in termini di retribuzione sia dal punto di vista
del deficit di personale nel sistema. La prossima settimana sono annunciati due
giorni di proteste davanti alla sede del Governo, mentre il 10 maggio, a
Bucarest, è prevista una marcia di protesta. La ministra dell’Istruzione, Ligia Deca, ha espresso fiducia sul fatto che saranno
individuate soluzioni per evitare lo sciopero.


Deficit – Il Governo romeno intende approvare questa settimana un ordinanza d’urgenza per la riduzione delle spese nel
settore pubbico. Il primo ministro Nicolae Ciuca ha dichiarato che il pacchetto
di riforma della spesa pubblica non prevede tagli salariali o la riduzione dei
fondi destinati agli investimenti. Secondo la bozza di ordinanza, nel
2023 saranno congelate le assunzioni dei dipendenti pubblici e annullati
eventuali aumenti salariali. Nel contempo, l’Ordinanza prevede anche il divieto
di cumulo pensione-stipendio per i dipendenti statali, ad eccezione degli
insegnanti e del personale sanitario specialistico.




Agricoltura – La Romania è l’unico paese confinante
con l’Ucraina che consente ancora l’importazione di prodotti agricoli da questo
stato, ma sta effettuando controlli di qualità, sigillando i trasporti in
transito. Prima di decidere su un eventuale sospensione delle importazioni
dall’Ucraina, le autorità di Bucarest aspettano una decisione della Commissione
Europea. In questo senso, domani è prevista una riunione dei ministri
dell’Agricoltura dei paesi membri dell’UE. Gli agricoltori dei paesi
dell’Europa centro orientale lamentano di non essere in grado di far fronte ai
prodotti ucraini, in vendita a prezzi molto più bassi.

Apicoltura – Gli apicoltori romeni si uniscono agli
agricoltori sollecitando sostegno finanziario da parte dell’UE, nonchè la
sospensione delle importazioni di miele dall’Ucraina e da altri paesi
extracomunitari. La produzione interna non può essere venduta a causa della
concorrenza sleale degli apicoltori dei paesi extracomunitari che offrono il
miele a prezzi troppo bassi – affermano i rappresentanti degli apicoltori.
Secondo i risultati di un inchiesta della Commissione Europea, quasi il 50% del
miele importato nell’Unione Europea non rispetta i requisiti di qualità.




Auto – Nel primo trimestre del 2023, le
immatricolazioni di auto nuove in Romania, sono aumentate di oltre un quarto
rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Gli ultimi dati pubblicati
dall’Associazione dei Produttori e degli Importatori di automobili rilevano una
crescita di quasi il 35 percento delle auto verdi entrate in circolazione, il
che si traduce in un aumento della quota di mercato di fino al 20%. La
maggior parte degli acquisti di auto nuove è stata effettuata nei primi tre
mesi del 2023 da aziende e istituzioni, con una quota del 58%.




Cultura – L’Istituto Culturale Romeno di
Madrid organizza la 13/a edizione del Festival del cinema romeno in Spagna.
L’inaugurazione si è svolta il 20 aprile a Madrid, alla presenza di autorità
romene e rappresentanti locali. Il progetto annuale di promozione del cinema
romeno, che l’ICR di Madrid ha avviato nel 2010, consiste nella presentazione
di 5-6 film recenti nella capitale spagnola, ulteriormente presentati anche in
altre città spagnole, come Barcellona, Valencia, Siviglia o Palma di Maiorca.

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