24.04.2020 (aggiornamento)
COVID-19 – Altre 15 persone affette dal nuovo coronavirus sono morte in Romania, portando a 567 il numero dei decessi. Lo ha riferito stasera il Gruppo di Comunicazione Strategica. Si tratta di 10 uomini e cinque donne, in età comprese tra i 36 e i 97 anni. Sono oltre 10.400 i contagi nel Paese, di cui 2.817 guariti e dimessi. All’estero, quasi 1500 connazionali sono stati rilevati positivi al coronavirus e 70 sono morti.
România Internațional, 24.04.2020, 19:05
COVID-19/ UE – I leader dei 27 stati dell’Unione Europea hanno sollecitato ieri alla Commissione di preparare un piano di ripresa, rinviando le decisioni difficili sulla solidarietà che i Paesi del sud sollecitano a quelli del nord del continente. Il piano dovrebbe includere una proposta di bilancio comunitario e il fondo per la ripresa, dopo le misure di isolamento imposte per contenere la pandemia di COVID-19. Al vertice in videoconferenza, la Romania è stata rappresentata dal presidente Klaus Iohannis.
Rate bancarie – Quasi 260.000 persone fisiche e circa 10.000 compagnie di Romania, intaccate direttamente o indirettamente dalla crisi del coronavirus, hanno presentato finora presso le banche domande di sospensione delle rate. L’Associazione Romena delle Banche precisa che si tratta del 17% dei mutui concessi alle persone fisiche e meno del 10% alle imprese. Al momento, sono state risolte 175.000 domande, cioè il 65%.
Economia – La pandemia di coronavirus ha intaccato un terzo dell’economia romena, soprattutto il turismo e l’industria automobilistica. Lo ha dichiarato in un’intervista a Bloomberg, il ministro dell’Economia, Virgil Popescu, spiegando, però, che una volta ripresa l’attività, la Romania non avrà un deficit di bilancio talmente alto come anticipano gli specialisti dell’Europa. Il ministro ha aggiunto che la produzione industriale andrà ripensata, e l’attenzione del Governo punterà sui settori che hanno dimostrato il loro potenziale prima della crisi: energia, industria petrolchimica e difesa. I giornalisti di Bloomberg citano esperti di economia che contemplano la Romania tra i Paesi europei più colpiti dalla crisi, anticipando un deficit del 7,5% del PIL nel 2020.
Romania – Austria – Dal 2 maggio, le autorità austriache apriranno un servizio ferroviario notturno che attraverserà ogni settimana l’Ungheria per arrivare in Romania e portare assistenti familiari. La decisione di ricorrere alla ferrovia è dovuta ai rischi del trasporto aereo nel contesto della pandemia di COVID-19. La ministra per gli Affari europei austriaca, Karoline Edtstadler, si è detta lieta che, nonostante la chiusura delle frontiere, esiste la possibilità di creare un corridoio comune per i lavoratori di Romania. Il sistema di assistenza domiciliare austriaco è altamente dipendente dai lavoratori dell’est europeo, e le autorità di Vienna hanno deciso di aprire le frontiere ai pendolari dai Paesi confinanti – Slovacchia, R. Ceca, Ungheria e Slovenia. Normalmente, 65.000 assistenti familiari, di cui circa l’80% donne di Slovacchia e Romania, lavorano in Austria, dove 33.000 persone necessitano di assistenza medica permanente.
Scienza – La ricercatrice romena Daniela Rus, direttrice del Laboratorio per l’informatica e l’intelligenza artificiale del prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT), farà parte del Consiglio Consultivo per la Scienza e la Tecnologia del presidente americano Donald Trump. Lo ha riferito la Casa Bianca. Nata nel 1963 a Cluj, nel nord-ovest della Romania, ed emigrata negli anni ’80 negli USA, Daniela Rus ha studiato l’informatica e la matematica all’Università di Iowa. Nel 1993, ha conseguito il dottotato di ricerca nella scienza dei computer presso l’Università Cornell, dove ha gettato le basi del Laboratorio di Robotica Darthmouth. Dal 2003, lavora al MIT e nel 2012 è diventata la prima donna a dirigere il suo Centro di robotica. La squadra guidata da Daniela Rus vanta alcune delle più importanti innovazioni in materia di informatica e intelligenza artificiale a livello mondiale.
Autostrade – Alla fine dello scorso anno, in Romania si contavano 866 km di autostrade, ossia il 4,8% delle sue strade nazionali. Lo rilevano i dati pubblicati oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica, indicando che dei circa 86.000 km di strade pubbliche, quasi il 40% erano provinciali, il 39% comunali, mentre le rimanenti erano non asfaltate. Inoltre, il 31 dicembre 2019, le ferrovie pubbliche si stendevano su 10.759 km.
Telelavoro – Nel 2019, circa il 5,4% delle persone occupate nell’Unione Europa, in età compresa tra i 15 e i 64 anni, lavoravano regolarmente da casa. Lo rilevano i dati dell’Eurostat, indicando che le percentuali più basse si riscontravano in Bulgaria (0,5%) e Romania (0,8%). All’estremità opposta, con il 14%, i Paesi Bassi e la Finlandia sono ai primi posti nell’UE per quato riguarda il telelavoro. L’Eurostat rileva che la percentuale delle donne in smart working è superiore a quella degli uomini. Nell’ultimo decennio, il tasso dei dipendenti in telelavoro è rimasta costante attorno al 5%, mentre in Romania e raddoppiata dallo 0,4% nel 2012 allo 0,8% nel 2019. Anche in Romania, la pandemia di COVID-19 ha imposto la riorganizzazione dell’attività, svolta in telelavoro da una parte dei dipendenti.
Moldova – La Corte Costituzionale della Moldova ha sospeso l’applicazione di un accordo di prestito dalla Russia, per un valore di 200 milioni di euro, ratificato in precedenza dal Parlamento. Il prestito era stato criticato dall’opposizione filoeuropea per clausole poco chiare e sospette, in grado di poter indebitare altamente la Moldova. I corrispondenti di Radio Romania a Chişinău notano che il documento prevede l’accesso prioritario delle aziende russe alle gare d’appalto organizzate per progetti che dovrebbero essere finanziati con i soldi di Mosca. I commentatori ritengono che si tratta di un credito elettorale, a sostegno del presidente socialista filorusso Igor Dodon, prima delle elezioni per la massima carica nello stato, in programma a fine anno.
Pallamano – La nazionale di pallamano femminile della Romania è qualificata direttamente al Campionato Europeo 2020, in programma a dicembre in Norvegia e Danimarca, in seguito alla decisione del Comitato esecutivo dell’EHF di cancellare le partite rimanenti dei turni preliminari. Agli europei andranno anche Francia, Russia, Paesi Bassi, Svezia, Ungheria, Montenegro, Germania, Serbia, Spagna, Slovenia, Polonia, R.Ceca, Croazia, accanto alle squadre dei Paesi ospitanti. Cancellati anche gli spareggi europei per il Campionato Mondiale maschile del 2021, in cui la Romania aveva previste una partita con la Bosnia e le eliminatorie della Lega dei Campioni. La Dinamo Bucarest avrebbe dovuto sfidare agli ottavi la Paris Saint-Germain. Prossimamente è attesa anche una decisione sui quarti della Lega dei Campioni femminile, in cui la Romania è rappresentata dalla detentrice dello scudetto – SCM Râmnicu Vâlcea e dalla squadra vicecampione CSM Bucarest.