24.02.2014
Bucarest — Il futuro dell’Unione social-liberale, l’alleanza al governo in Romania, sarà deciso domani, quando i liberali annunceranno se si ritireranno o meno dal gabinetto presieduto dal socialdemocratico Victor Ponta. La crisi di governo era scattata oltre un paio di settimane fa, quando i liberali avevano sollecitato al premier Ponta di accettare le proposte per i dicasteri rimasti vacanti in seguito alle dimissioni di alcuni ministri, insistendo per la nomina del sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis, nell’incarico di ministro dell’Interno e soprattutto di vicepremier. Da parte sua, il premier Victor Ponta non gradisce il trasferimento dell’incarico di vicepremier dal campo delle Finanze a quello dell’Interno, poichè così sarebbe cambiata la struttura del governo. Iohannis, che è anche il primo vice-presidente liberale, ha annunciato che i negoziati per mantenere l’attuale formula governativa sono falliti e che, probabilmente, i ministri del suo partito usciranno dal Governo. Invece, il vicepremier socialdemocratico Liviu Dragnea ritiene che i liberali stanno cercando dei pretesti per uscirne, e ha auspicato che i loro leader decidano domani di rimanere.
România Internațional, 24.02.2014, 15:51
Bucarest — Il futuro dell’Unione social-liberale, l’alleanza al governo in Romania, sarà deciso domani, quando i liberali annunceranno se si ritireranno o meno dal gabinetto presieduto dal socialdemocratico Victor Ponta. La crisi di governo era scattata oltre un paio di settimane fa, quando i liberali avevano sollecitato al premier Ponta di accettare le proposte per i dicasteri rimasti vacanti in seguito alle dimissioni di alcuni ministri, insistendo per la nomina del sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis, nell’incarico di ministro dell’Interno e soprattutto di vicepremier. Da parte sua, il premier Victor Ponta non gradisce il trasferimento dell’incarico di vicepremier dal campo delle Finanze a quello dell’Interno, poichè così sarebbe cambiata la struttura del governo. Iohannis, che è anche il primo vice-presidente liberale, ha annunciato che i negoziati per mantenere l’attuale formula governativa sono falliti e che, probabilmente, i ministri del suo partito usciranno dal Governo. Invece, il vicepremier socialdemocratico Liviu Dragnea ritiene che i liberali stanno cercando dei pretesti per uscirne, e ha auspicato che i loro leader decidano domani di rimanere.
Budapest/ Bucarest — Gli stati del Gruppo di Visegrad — R. Ceca, Slovacchia, Polonia e Ungheria – riunitisi a Budapest in formato esteso con Romania, Bulgaria e Grecia, si pronunciano per assistenza finanziaria all’Ucraina, come soluzione per la sua stabilità. Inoltre, i ministri degli Esteri dei sette Paesi hanno precisato di sostenere la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina e hanno sollecitato alle autorità di Kiev di rispettare i diritti delle minoranze, se vogliono mantenere il percorso europeo. Presente alla riunione di Budapest, il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, ha dichiarato che sta seguendo le decisioni che ridefiniscono le legislazione in questo campo, in seguito alla decisione del parlamento ucraino di abrogare la legge che consentiva l’uso ufficiale della lingua di una minoranza che rappresentava oltre il 10% della popolazione di una regione. In precedenza, il Ministero degli Esteri romeno ha precisato in un comunicato che, per proseguire sulla strada europea, l’Ucraina deve mantenere il livello di tutela delle minoranze nazionali, compresi i diritti linguistici conferiti dalla legge adottata nel 2012 e abrogata ieri dalle autorità di Kiev. Da parte sua, il premier Victor Ponta auspica che la legge sia sostituita a breve da una normativa europea, sottolineando che il rispetto dei diritti della minoranza romena è importante per le autorità di Bucarest. In Ucraina vivono circa mezzo milione di romeni.
Bucarest — In Romania le elezioni europee si terranno il 25 maggio. La decisione governativa è stata pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale. Un sondaggio condotto da VoteWatch Europe in Romania, cui spettano 32 seggi di eurodeputati, indica che i socialdemocratici, affiliati al Partito Socialista Europeo, ne vincerebbero 13, i liberali (gruppo ALDE) — 10, mentre i democratico-liberali e l’Unione democratica magiari di Romania (Popolari Europei) ne avrebbero 9.
Vienna — In visita ufficiale a Vienna, il presidente del Senato romeno, Crin Antonescu, ha sottolineato le ottime relazioni bilaterali politiche, economiche e culturali. Antonescu ha fatto riferimento all’importante presenza imprenditoriale austriaca in Romania e al suo impatto economico positivo. A Vienna, Antonescu ha incontrato i presidenti delle due camere del Parlamento austriaco, Michael Lampel e Barbara Prammer.
Washington — Il presidente del Parlamento della Moldova, Igor Corman, ha cominciato una visita negli Stati Uniti, dove parteciperà all’inaugurazione della prima Convenzione Moldo-Americana, una piattaforma pubblica per dialogo e comunicazione, volta ad estendere e consolidare i legami tra Chisinau e Washington. Corman avrà incontri con il presidente della Camera dei Rappresentanti, John Boehner, e con congressisti americani. Dagli Stati Uniti, Corman si recherà in Canada, nella prima visita di un’alta carica del Parlamento di Chisinau in questo Paese. Il 3 marzo, negli Stati Uniti andrà anche il premier moldavo, Iurie Leanca, per incontrare il vicepresidente Joe Biden. A dicembre 2013, il segretario di stato americano John Kerry ha espresso, durante una visita a Chisinau, l’appoggio al percorso europeo della Moldova, annunciando che gli Stati Uniti continueranno a concederle assistenza finanziaria.
Bucarest — La tennista romena Simona Halep (22 anni) è salita al 7/o posto nella classifica mondiale femminile WTA, raggiungendo la performance della connazionale Irina Spirlea nel 1997. La Halep è salita dal 9/o al 7/o posto, superando la sua manager Virgina Ruzici, che si era piazzata ottava. In meno di un anno, Simona ha vinto 7 tornei WTA ed è salita dal 64/o al 7/o posto nella classifica WTA, in cui si ritrovano anche le connazionali Sorana Cîrstea (27/o posto), Monica Niculescu (53) e Alexandra Cadantu (64).