24.01.2025
Storia: 24 gennaio, celebrazioni per l’anniversario dell’Unione dei Principati Romeni del 1859/Proteste: manifestazioni contro le misure sociali e salariali del governo PSD-PNL-UDMR
24.01.2025, 17:02
Unione Principati Romeni – Cerimonie militari e religiose, mostre e spettacoli dedicati all’Unione dei Principati sono stati organizzati oggi in tutte le grandi città della Romania. Nelle chiese sono stati celebrati Te Deum e le campane hanno suonato per un minuto. 166 anni fa, il 24 gennaio 1859, Alexandru Ioan Cuza veniva eletto principe della Valacchia, dopo che, il 5 gennaio, era stato eletto anche in Moldavia. L’atto di volontà politica dell’unione dei principati ha rappresentato la prima tappa verso la creazione dello stato unitario romeno moderno. I principali leader politici hanno inviato messaggi in occasione della Giornata dell’Unione dei Principati Romeni. “Il 24 gennaio è un momento di bilancio e di riflessione sull’eredità lasciata dagli antenati, nonchè sulle nostre responsabilità di preservarla e coltivarla”, afferma il presidente Klaus Iohannis. Dal canto suo, il primo ministro Marcel Ciolacu ha sottolineato che l’Unione è un esempio di come un importante progetto politico assunto secondo la volontà popolare, possa diventare realtà. I romeni godono questo fine settimana di un ponte feriale in occasione della Giornata dell’Unione dei Principati e molti hanno scelto di trascorrere la mini-vacanza in montagna. Nel contesto in cui, oltre ai numerosi eventi organizzati in tutto il Paese, si sono svolte anche proteste, più di 22.000 dipendenti del Ministero dell’Interno sono stati mobilitati per garantire l’ordine pubblico.
Proteste – Dipendenti del settore ferroviario, militari a riposo, poliziotti, minatori, forestali, operai siderurgici o impiegati della metropolitana di Bucarest hanno partecipato a una manifestazione di protesta davanti alla sede del Governo di Bucarest. All’evento sono presenti decine di migliaia di persone, insoddisfatte dell’ordinanza governativa che all’inizio dell’anno ha congelato qualsiasi indicizzazione o aumento salariale per i dipendenti del settore pubblico. Radio Romania riferisce che una delegazione dei sindacalisti ha discusso con i rappresentanti del Governo, ma senza alcun risultato. D’altra parte, sempre in questi giorni è stata annunciata anche la riorganizzazione delle istituzioni pubbliche centrali. Secondo il primo ministro Marcel Ciolacu, la ristrutturazione dell’apparato di pubblico rappresenta una delle priorità della maggioranza PSD-PNL-UDMR.
Elezioni – I liberali si riuniscono domenica in Consiglio Nazionale straordinario per convalidare l’ex presidente del partito, Crin Antonescu, come candidato comune della coalizione al governo in Romania alle elezioni presidenziali di maggio. Con lo stesso scopo, il PSD ha indetto un congresso straordinario il 2 febbraio, mentre l’UDMR si pronuncerà all’inizio della prossima settimana. I due turni delle elezioni presidenziali sono previsti per il 4 e 18 maggio. Finora il sindaco generale di Bucarest, Nicușor Dan, l’indipendente Călin Georgescu e la presidente dell’USR, Elena Lasconi, hanno annunciato la loro intenzione di candidarsi. Gli ultimi due hanno occupato i primi posti nelle opzioni di voto dei romeni nelle elezioni presidenziali svoltesi lo scorso anno. Dopo aver convalidato il primo turno del 24 novembre, la Corte Costituzionale di Romania ha annullato le elezioni il 6 dicembre, sebbene all’estero le votazioni per il ballottaggio fossero già iniziate. La Consulta ha preso la decisione dopo che il Consiglio Supremo di Difesa ha pubblicato un rapporto in cui faceva riferimento a ingerenze esterne nel processo elettorale, azioni non confermate, finora, dalle indagini giudiziarie. Decine di migliaia di romeni hanno protestato per chiedere la ripresa del ballottaggio, che ritengono annullato in modo ingiustificato.
Espulsione – L’Ambasciata di Romania a Belgrado ha sollecitato chiarimenti alle autorità serbe sui motivi che hanno poartato alla decisione di espellere un cittadino romeno dal paese confinante. Nell’incidente sono stati coinvolti anche cittadini di altri stati membri dell’UE, che partecipavano ad un seminario di formazione. Il romeno, membro di un’organizzazione attiva nel campo sociale, è stato fermato e portato in un ufficio di polizia a Belgrado, insieme ad altri partecipanti al seminario. Senza spiegazioni, ma invocando motivi di sicurezza nazionale, è stato ordinato loro di lasciare la Serbia entro 24 ore, con il divieto di entrare nel paese per un anno. L’espulsione di numerosi cittadini dell’UE dalla Serbia non ha precedenti.
Corruzione – Il sindaco di Sinaia, il liberale Vlad Oprea, è stato sottoposto al controllo giudiziario dietro una cauzione di 600.000 lei (oltre 100.000 euro) in un caso in cui viene sospettato di corruzione. Secondo i procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione, Oprea avrebbe chiesto e ricevuto una tangente di quasi 240.000 euro da un imprenditore, per agevolare l’ottenimento della documentazione necessaria per la costruzione di un albergo in questa località montana.