Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

24.01.2022

Unione dei Principati Romeni – Ricorre oggi il 163° anniversario dell’Unione dei Principati Romeni, il primo passo importante nella formazione dello stato unitario nazionale romeno, che ha anticipato la Grande Unione del 1918. Il 24 gennaio 1859, Alexandru Ioan Cuza – eletto il 5 gennaio principe della Moldavia – era votato all’unanimità anche dall’Assemblea Elettiva di Bucarest come principe della Valacchia e proclamato regnante dei Principati Uniti. Tramite le riforme radicali proposte, il regno di Cuza (1859-1866) ha gettato le basi istituzionali della Romania moderna. Siccome il 24 gennaio è giorno festivo, molti romeni hanno trascorso un fine settimana prolungato, soprattutto in montagna, oppure hanno partecipato a numerosi eventi pubblici – tra cerimonie militari, religiose, concerti o convegni, organizzati in tutto il Paese all’insegna delle restrizioni sanitarie. Alla Cattedrale Patriarcale di Bucarest è stata celebrata una messa in onore di tutti coloro che hanno contribuito al compimento dell’Unione nel 1859. Messaggi per l’occasione sono arrivati anche dai leader politici. Il presidente Klaus Iohannis afferma che l’Unione del 24 gennaio 1859 rileva l’importanza di un progetto in grado di coagulare le energie del popolo romeno, esortando i suoi concittadini ad agire con tenacia per consolidare l’attuale percorso europeo e democratico del Paese. Il primo ministro liberale, Nicolae Ciucă, afferma che l’atto storico del 24 gennaio 1859 è stato il frutto delle instancabili azioni dell’élite politica dell’epoca, i romeni esprimendo il loro desiderio per l’unità, ma anche per il progresso amministrativo, economico e sociale. L’obiettivo è rimasto lo stesso per tutte le generazioni successive, generando importanti trasformazioni nella società romena, ha sottolineato Nicolae Ciucă. Dal canto suo, il presidente della Camera dei Deputati, il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, ha sottolineato che, a 163 anni dall’Unione dei Principati, i romeni hanno bisogno, più che mai, di unità e di stabilità, per essere in grado di affrontare le sfide economiche, sanitarie e di sicurezza.

24.01.2022
24.01.2022

, 24.01.2022, 17:51

Unione dei Principati Romeni – Ricorre oggi il 163° anniversario dell’Unione dei Principati Romeni, il primo passo importante nella formazione dello stato unitario nazionale romeno, che ha anticipato la Grande Unione del 1918. Il 24 gennaio 1859, Alexandru Ioan Cuza – eletto il 5 gennaio principe della Moldavia – era votato all’unanimità anche dall’Assemblea Elettiva di Bucarest come principe della Valacchia e proclamato regnante dei Principati Uniti. Tramite le riforme radicali proposte, il regno di Cuza (1859-1866) ha gettato le basi istituzionali della Romania moderna. Siccome il 24 gennaio è giorno festivo, molti romeni hanno trascorso un fine settimana prolungato, soprattutto in montagna, oppure hanno partecipato a numerosi eventi pubblici – tra cerimonie militari, religiose, concerti o convegni, organizzati in tutto il Paese all’insegna delle restrizioni sanitarie. Alla Cattedrale Patriarcale di Bucarest è stata celebrata una messa in onore di tutti coloro che hanno contribuito al compimento dell’Unione nel 1859. Messaggi per l’occasione sono arrivati anche dai leader politici. Il presidente Klaus Iohannis afferma che l’Unione del 24 gennaio 1859 rileva l’importanza di un progetto in grado di coagulare le energie del popolo romeno, esortando i suoi concittadini ad agire con tenacia per consolidare l’attuale percorso europeo e democratico del Paese. Il primo ministro liberale, Nicolae Ciucă, afferma che l’atto storico del 24 gennaio 1859 è stato il frutto delle instancabili azioni dell’élite politica dell’epoca, i romeni esprimendo il loro desiderio per l’unità, ma anche per il progresso amministrativo, economico e sociale. L’obiettivo è rimasto lo stesso per tutte le generazioni successive, generando importanti trasformazioni nella società romena, ha sottolineato Nicolae Ciucă. Dal canto suo, il presidente della Camera dei Deputati, il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, ha sottolineato che, a 163 anni dall’Unione dei Principati, i romeni hanno bisogno, più che mai, di unità e di stabilità, per essere in grado di affrontare le sfide economiche, sanitarie e di sicurezza.

Coronavirus – Le autorità hanno riferito oggi 12.082 nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2 e 41 decessi, di cui uno antecedente. Il tasso di incidenza è salito fino a 10,23 casi per mille abitanti a Bucarest, passata in zona rossa dal 12 gennaio, quando è stata superata la soglia di 3 casi ogni mille abitanti. Da questa settimana aumenta anche la capacità di rilevazione del coronavirus fino a 150.000 tamponi al giorno. In questo senso, più di 3.800 medici di famiglia hanno firmato contratti con le casse di assicurazione sanitaria, per testare la popolazione. A Bucarest e nella confinante provincia di Ilfov, dove è stata accertata la maggior parte dei nuovi casi, sono operativi centri abilitati a effettuare i test in 20 ospedali. Inoltre, da mercoledi riprendono anche i test per gli allievi, dopo che oltre 10 milioni di kit sono arrivati nei depositi degli ispettorati scolastici. Domani, arrivano in Romania anche 114.000 dosi di vaccino Pfizer BioNTech per la vaccinazione dei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, anticipa che, in Romania, il picco della quinta ondata sarà raggiunto in circa 3 settimane.

Ucraina – I paesi della NATO stanno mettendo le forze in allerta e inviano navi e caccia per rafforzare la capacità di difesa nell’Europa Orientale contro le attività militari russe in corso ai confini con l’Ucraina. Lo ha annunciato oggi in un comunicato l’Alleanza, precisando che la Danimarca invia una fregata nel Mar Baltico e si prepara a schierare caccia F-16 in Lituania. La Spagna sta inviando navi per schierarsi alle forze navali della NATO e prevede l’invio di caccia in Bulgaria. La Francia ha espresso la sua disponibilità a inviare truppe in Romania sotto il comando della NATO, mentre i Paesi Bassi invieranno ad aprile caccia F-35 in Bulgaria per supportare le missioni di polizia aerea della NATO nella regione e preparano una nave e unità terrestri per la forza di risposta rapida. Non in ultimo, anche gli Stati Uniti intendono aumentare la loro presenza militare nella parte orientale dell’Alleanza. D’altra parte, nell’ambito della riunione in videoconferenza dei ministri degli esteri dell’UE, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha informato i partecipanti sui recenti colloqui svolti con l’omologo russo, Sergei Lavrov. Alla riunione partecipa anche il ministro degli Affari esteri romeno, Bogdan Aurescu. La Russia ha stanziato circa 100.000 soldati ai confini con l’Ucraina, un accumulo di truppe che, secondo l’Occidente, significa preparazione alla guerra, per impedire all’Ucraina di aderire alla NATO.

Maria di Romania – La rete televisiva pubblica France 3 presenta stasera il documentario Maria di Romania, la straordinaria regina dei Carpazi, nell’ambito della più seguita trasmissioni di storia in Francia – I segreti della storia. La produzione ha richiesto un anno e mezzo di lavoro, periodo in cui sono state raccolte immagini e fotografie d’archivio, testimonianze di storici e membri della Casa Reale di Romania, sono state fatte riprese ai Castelli di Peles e Bran nei Carpazi Meridionali, al Museo Nazionale Cotroceni di Bucarest o al Monastero di Curtea de Argeş (sud), dove si trovano le tombe dei sovrani di Romania. Infermiera dei soldati romeni negli ospedali militari della Prima Guerra Mondiale, la Regina Maria, consorte del Re Ferdinando I, è stata riconosciuta in Europa come ambasciatrice della causa romena. A Parigi e in altre capitali europee, Maria di Romania ha chiesto e ottenuto sostegno per il riconoscimento della Grande Romania e dello Stato Nazionale Unitario Romeno.

Tennis – Negli ottavi di finale dell’Australian Open, il primo torneo di Grande Slam dell’anno, la tennista romena Simona Halep è stata sconfitta dalla francese Alizé Cornet per 6-4, 3-6, 6-4. Halep, nr. 15 WTA, ha subito la sua prima sconfitta dell’anno al termine di un incontro durato 2 ore e 33 minuti, ad una temperatura di 32 gradi, e conclude così una serie di otto vittorie consecutive. Sempre oggi, nella stessa fase degli Australian Open, la romena Sorana Cîrstea ha perso contro la polacca Iga Swiatek, con il punteggio di 5-7, 6-3, 6-3.

23.12.2024
Topnews lunedì, 23 Dicembre 2024

23.12.2024

Politica – Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha designato oggi il leader socialdemocratico, Marcel Ciolacu, all’incarico di primo...

23.12.2024
Il premier Marcel Ciolacu (foto: gov.ro)
Topnews lunedì, 23 Dicembre 2024

Politica: il presidente Klaus Iohannis designa alla premiership il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu

“Credo che faranno fronte ottimamente ai problemi con i quali sicuramente ci confrontiamo ora: la costruzione del bilancio e il calendario per...

Politica: il presidente Klaus Iohannis designa alla premiership il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu
22.12.2024 (aggiornamento)
Topnews domenica, 22 Dicembre 2024

22.12.2024 (aggiornamento)

Politica – Il futuro premier della Romania potrebbe essere annunciato subito dopo l’elezione dei presidenti delle due camere del Parlamento. Lo...

22.12.2024 (aggiornamento)
22.12.2024
Topnews domenica, 22 Dicembre 2024

22.12.2024

Politica – Al termine delle consultazioni con i partiti parlamentari sulla nomina di un candidato alla carica di primo ministro, il presidente...

22.12.2024
Topnews sabato, 21 Dicembre 2024

21.12.2024

Parlamento – Le due Camere del Parlamento di Bucarest si sono riunite in seduta plenaria per convalidare i mandati dei neoeletti, dopo una...

21.12.2024
Topnews venerdì, 20 Dicembre 2024

20.12.2024 (aggiornamento)

Parlamento – Le due Camere del nuovo Parlamento romeno si sono riunite oggi, in sessioni separate, per l’apertura del prossimo quadriennio...

20.12.2024 (aggiornamento)
Topnews venerdì, 20 Dicembre 2024

20.12.2024

Parlamento – Le due Camere del nuovo Parlamento romeno si sono riunite oggi, in sessioni separate, per l’apertura del prossimo...

20.12.2024
Topnews giovedì, 19 Dicembre 2024

19.12.2024

Politica – L’ultima cosa di cui la Romania ha bisogno in questo momento è un’ ampia crisi governativa e parlamentare. Lo ha dichiarato il...

19.12.2024

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company