24.01.2021
162esimo dellUnione dei Principati Romeni – Leredità dei fautori dellUnione dei Principati Romeni del 1859, istituzionale, ma anche simbolica, rappresenta la base solida su cui continuare lammodernamento. Lo ha affermato il presidente romeno Klaus Iohannis, oggi, in un messaggio per il 162esimo anniversario dellUnione dei Principati Romeni – la Valacchia e la Moldavia – il nucleo statale attorno al quale venne creata la Romania grande e moderna. Una delle più importanti direzioni della modernizzazione è il consolidamento dellinsegnamento romeno, al fine di offrire unistruzione accessibile e di alta qualità, ha sottolineato il capo dello stato. Iohannis ha criticato la politicizzazione delle istituzioni e si è pronunciato a favore della meritocrazia. Messaggi in occasione della ricorrenza dellUnione dei Principati Romeni hanno trasmesso anche il premier Florin Cîțu, il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, e leader politici. Lanniversario del 162/o dellUnione dei Principati Romeni è stato festeggiato, oggi, con cerimonie ristrette, nel rispetto delle misure restrittive imposte nel contesto della pandemia di Covid-19. Le istituzioni culturali hanno celebrato lanniversario con spettacoli di teatro e concerti online. Nel 162/o anniversario dellUnione del 1859, in tutte le chiese ortodosse è stato celebrato un Te Deum. Il 24 gennaio del 1859, Alexandru Ioan Cuza, eletto, una settimana prima, principe della Moldavia, è stato votato, allunanimità, anche principe della Valacchia e proclamato principe regnante dei Principati Uniti. Durante il suo regno, sono state gettate le basi istituzionali della Romania moderna.
România Internațional, 24.01.2021, 14:54
162esimo dellUnione dei Principati Romeni – Leredità dei fautori dellUnione dei Principati Romeni del 1859, istituzionale, ma anche simbolica, rappresenta la base solida su cui continuare lammodernamento. Lo ha affermato il presidente romeno Klaus Iohannis, oggi, in un messaggio per il 162esimo anniversario dellUnione dei Principati Romeni – la Valacchia e la Moldavia – il nucleo statale attorno al quale venne creata la Romania grande e moderna. Una delle più importanti direzioni della modernizzazione è il consolidamento dellinsegnamento romeno, al fine di offrire unistruzione accessibile e di alta qualità, ha sottolineato il capo dello stato. Iohannis ha criticato la politicizzazione delle istituzioni e si è pronunciato a favore della meritocrazia. Messaggi in occasione della ricorrenza dellUnione dei Principati Romeni hanno trasmesso anche il premier Florin Cîțu, il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, e leader politici. Lanniversario del 162/o dellUnione dei Principati Romeni è stato festeggiato, oggi, con cerimonie ristrette, nel rispetto delle misure restrittive imposte nel contesto della pandemia di Covid-19. Le istituzioni culturali hanno celebrato lanniversario con spettacoli di teatro e concerti online. Nel 162/o anniversario dellUnione del 1859, in tutte le chiese ortodosse è stato celebrato un Te Deum. Il 24 gennaio del 1859, Alexandru Ioan Cuza, eletto, una settimana prima, principe della Moldavia, è stato votato, allunanimità, anche principe della Valacchia e proclamato principe regnante dei Principati Uniti. Durante il suo regno, sono state gettate le basi istituzionali della Romania moderna.
Covid-19 – Il ministro romeno dellIstruzione, Sorin Cîmpeanu, ha dichiarato, oggi, che linteresse per la riapertura delle scuole dall8 febbraio persiste, ma ha precisato che sarà fatta unanalisi costante della situazione epidemiologica, soprattutto in merito al nuovo ceppo di SARS-CoV-2. La decisione finale sarà presa il 2 febbraio, ha affermato il ministro. Per quanto riguarda il focolaio causato dal nuovo ceppo di coronavirus in una scuola della capitale Bucarest, Sorin Cîmpeanu ha affermato che è già stata decisa la chiusura della scuola e si aspetta la conferma dellinfezione da nuovo ceppo. Ieri, il ministro della Salute aveva informato che nove persone sono risultate positive, tutte entrate in contatto con una persona confermata col nuovo ceppo apparso in Gran Bretagna, che lavora in una scuola di Bucarest. Si tratta di positivi senza storia di viaggi allestero. Il bilancio dei contagi con il nuovo coronavirus dallinizio dellepidemia in Romania è di 711.000, tra cui 1800 casi accertati nelle ultime 24 ore. Oltre il 90% delle persone contagiate sono guarite. I decessi sono stati quasi 17.800. Nelle terapie intensive sono ricoverate attualmente circa 1000 persone contagiate. Oltre 400.000 romeni si sono vaccinati finora contro il nuovo coronavirus. Il Comitato Nazionale di Coordinamento della Vaccinazione ha annunciato che domani arriverà in Romania la sesta consegna di vaccino Pfizer/BioNTech – 92.430 dosi‚ e che la prossima è prevista per il 26 gennaio.
Consiglio Affari Esteri — Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, parteciperà, domani, a Bruxelles, al Consiglio Affari Esteri dell’UE. I ministri degli Esteri dei Paesi Ue e l’Alto Rappresentante UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell, avranno uno scambio di opinioni, tra l’altro, sulla strategia di distribuzione dei vaccini anti Covid-19 a stati terzi, il caso Navalny, le prospettive di consolidamento delle relazioni transatlantiche e le recenti evoluzioni nella relazione con la Turchia. Il ministro Bogdan Aurescu aggiornerà i colleghi europei sugli sviluppi nell’istituzione in Romania del Centro Euroatlantico per la Resilienza. Nell’ambito di un pranzo di lavoro informale, i ministri europei affronteranno anche le relazioni Ue-Gran Bretagna dalla prospettiva della politica estera e di sicurezza, nel contesto in cui, dal 1 gennaio del 2021, questo Paese ha lasciato l’Unione Europea.
Proteste – Proteste dei sindacalisti di vari settori e dei pensionati civili e militari, oggi, davanti al Governo romeno, alle sedi di diverse ambasciate e istituzioni dellamministrazione pubblica centrale contro ciò che considerano le decisioni abusive delle autorità. Le rivendicazioni riguardano, tra laltro, lannullamento delle ordinanze governative in campo fiscale e del bilancio, nonchè giuridico, e lapplicazione immediata dei provvedimenti delle Leggi sulla retribuzione, le pensioni e le indennità. I sindacalisti chiedono, inoltre, un salario minimo garantito di 2.400 lei (490 euro) a partire dal 1 gennaio del 2021 e laumento del punto pensione del 40%. Altre rivendicazioni sono la riforma reale della Giustizia, la riapertura delle scuole in condizioni di sicurezza sanitaria e investimenti prioritari nei settori sanità, trasporti e istruzione.