24.01.2021 (aggiornamento)
Covid-19 – Domani, nella capitale romena Bucarest, i teatri, cinema, ristoranti, bar e caffè, nonchè le sale giochi e scommesse riapriranno a capienza ridotta al 30%, in seguito a una decisione del Comitato Municipale per Situazioni di Emergenza. Il prefetto della capitale, Traian Berbeceanu, ha dichiarato che la decisione è stata presa nel contesto del calo del tasso di contagi da Covid-19 negli ultimi giorni. Il prefetto ha chiesto controlli più frequenti del rispetto delle regole, mentre ai bucarestini ha chiesto di restare prudenti. Daltra parte, il ministro dellIstruzione, Sorin Cîmpeanu, ha dichiarato che linteresse per la riapertura delle scuole dall8 febbraio persiste, ma ha precisato che sarà fatta unanalisi costante della situazione epidemiologica, soprattutto in merito al nuovo ceppo di SARS-CoV-2. Ricordiamo che da quasi un anno, con uninterruzione di solo due mesi, in Romania la didattica si è svolta esclusivamente online. Il bilancio dei contagi con il nuovo coronavirus dallinizio dellepidemia in Romania è di 711.000 casi. Oltre il 90% delle persone contagiate sono guarite, mentre i decessi sono stati quasi 17.800. Nelle terapie intensive sono ricoverate attualmente circa 1000 persone contagiate. Oltre 433.000 romeni si sono vaccinati finora contro il nuovo coronavirus. Il Comitato Nazionale di Coordinamento della Vaccinazione ha annunciato che domani arriverà in Romania la sesta consegna di vaccino Pfizer/BioNTech – 92.430 dosi – e che la prossima è prevista per il 26 gennaio.
România Internațional, 24.01.2021, 19:08
Covid-19 – Domani, nella capitale romena Bucarest, i teatri, cinema, ristoranti, bar e caffè, nonchè le sale giochi e scommesse riapriranno a capienza ridotta al 30%, in seguito a una decisione del Comitato Municipale per Situazioni di Emergenza. Il prefetto della capitale, Traian Berbeceanu, ha dichiarato che la decisione è stata presa nel contesto del calo del tasso di contagi da Covid-19 negli ultimi giorni. Il prefetto ha chiesto controlli più frequenti del rispetto delle regole, mentre ai bucarestini ha chiesto di restare prudenti. Daltra parte, il ministro dellIstruzione, Sorin Cîmpeanu, ha dichiarato che linteresse per la riapertura delle scuole dall8 febbraio persiste, ma ha precisato che sarà fatta unanalisi costante della situazione epidemiologica, soprattutto in merito al nuovo ceppo di SARS-CoV-2. Ricordiamo che da quasi un anno, con uninterruzione di solo due mesi, in Romania la didattica si è svolta esclusivamente online. Il bilancio dei contagi con il nuovo coronavirus dallinizio dellepidemia in Romania è di 711.000 casi. Oltre il 90% delle persone contagiate sono guarite, mentre i decessi sono stati quasi 17.800. Nelle terapie intensive sono ricoverate attualmente circa 1000 persone contagiate. Oltre 433.000 romeni si sono vaccinati finora contro il nuovo coronavirus. Il Comitato Nazionale di Coordinamento della Vaccinazione ha annunciato che domani arriverà in Romania la sesta consegna di vaccino Pfizer/BioNTech – 92.430 dosi – e che la prossima è prevista per il 26 gennaio.
162esimo dellUnione dei Principati Romeni – Leredità dei fautori dellUnione dei Principati Romeni del 1859, istituzionale, ma anche simbolica, rappresenta la base solida su cui continuare lammodernamento. Lo ha affermato il presidente romeno Klaus Iohannis, oggi, in un messaggio per il 162esimo anniversario dellUnione dei Principati Romeni – la Valacchia e la Moldavia – il nucleo statale attorno al quale venne creata la Romania grande e moderna. Una delle più importanti direzioni della modernizzazione è il consolidamento dellinsegnamento romeno, al fine di offrire unistruzione accessibile e di alta qualità, ha sottolineato il capo dello stato. Iohannis ha criticato la politicizzazione delle istituzioni e si è pronunciato a favore della meritocrazia. Messaggi in occasione della ricorrenza dellUnione dei Principati Romeni hanno trasmesso anche il premier Florin Cîțu, il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, e leader politici. Lanniversario del 162/o dellUnione dei Principati Romeni è stato festeggiato, oggi, con cerimonie ristrette, nel rispetto delle misure restrittive imposte nel contesto della pandemia di Covid-19. Le istituzioni culturali hanno celebrato lanniversario con spettacoli di teatro e concerti online. Nel 162/o anniversario dellUnione del 1859, in tutte le chiese ortodosse è stato celebrato un Te Deum. Il 24 gennaio del 1859, Alexandru Ioan Cuza, eletto, una settimana prima, principe della Moldavia, è stato votato, allunanimità, anche principe della Valacchia e proclamato principe regnante dei Principati Uniti. Durante il suo regno, sono state gettate le basi istituzionali della Romania moderna.
Consiglio Affari Esteri – Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, parteciperà, domani, a Bruxelles, al Consiglio Affari Esteri dellUE. I ministri degli Esteri dei Paesi Ue e lAlto Rappresentante UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell, avranno uno scambio di opinioni, tra laltro, sulla strategia di distribuzione dei vaccini anti Covid-19 a stati terzi, il caso Navalny, le prospettive di consolidamento delle relazioni transatlantiche e le recenti evoluzioni nella relazione con la Turchia. Il ministro Bogdan Aurescu aggiornerà i colleghi europei sugli sviluppi nellistituzione del Centro Euroatlantico per la Resilienza in Romania. Nellambito di un pranzo di lavoro informale, i ministri europei affronteranno anche le relazioni Ue-Gran Bretagna dalla prospettiva della politica estera e di sicurezza, nel contesto in cui, dal 1 gennaio del 2021, questo Paese ha lasciato lUnione Europea.
Proteste – Proteste dei sindacalisti di vari settori e dei pensionati civili e militari, oggi, davanti al Governo romeno, alle sedi di diverse ambasciate e istituzioni dellamministrazione pubblica centrale contro ciò che considerano le decisioni abusive delle autorità. Le rivendicazioni hanno riguardato, tra laltro, lannullamento delle ordinanze governative in campo fiscale e del bilancio, nonchè giuridico, e lapplicazione immediata dei provvedimenti delle Leggi sulla retribuzione, le pensioni e le indennità. I sindacalisti hanno chiesto, inoltre, un salario minimo garantito di 2.400 lei (490 euro) a partire dal 1 gennaio del 2021 e laumento del punto pensione del 40%. Altre rivendicazioni sono state la riforma reale della Giustizia, la riapertura delle scuole in condizioni di sicurezza sanitaria e investimenti prioritari nei settori sanità, trasporti e istruzione.