24.01.2020
Giornata Unione Principati – Il 161esimo dellUnione dei Principati Romeni – Moldavia e Valacchia – è stato celebrato, oggi, nellintero Paese con una rosa di eventi. Il 24 gennaio del 1859, Alexandru Ioan Cuza – eletto, una settimana prima, principe del Principato della Moldavia – è stato votato, allunanimità, anche dallAssemblea Elettiva di Bucarest sovrano della Valacchia e proclamato principe dei Principati Uniti. Il regno di Cuza (1859-1866) gettò, tramite le riforme radicali promosse, le basi istituzionali della Romania moderna. Furono adottati il Codice Civile e il Codice Penale, ambedue dispirazione francese, fu creato un esercito nazionale, linsegnamento primario divenne obbligatorio e furono fondate le prime università – nel 1860 a Iaşi e nel 1864 a Bucarest. Alexandru Ioan Cuza fu costretto ad abdicare e partire in esilio nel 1866. Il suo successore fu Carlo I, della famiglia principesca tedesca Hohenzollern-Sigmaringen. Il suo lungo regno portò alla Romania lindipendenza statale dallImpero Ottomano e la restituzione della Dobrugia (sud-est, rivierasca al Mar Nero), dopo la Guerra russo-romeno-turca del 1877. Nel 1918, durante il regno di Re Ferdinando, soprannomninato “Il Riunificatore”, il processo di costituzione dello stato nazionale si concluse con lunione con la Madre Patria delle province storiche a maggioranza romena, precedentemente sotto il dominio degli imperi multinazionali confinanti – Transilvania (centro), Banato, Crişana, Maramureş (ovest), Bucovina (nord-est) e Bessarabia (est). Il bisogno dei romeni di essere insieme, diventato poi ideale nazionale, rese possibile la prima Unione, pietra miliare della Romania moderna ed europea di oggi. Lo ha affermato, oggi, a Iasi (nord-est) il presidente romeno Klaus Iohannis, il quale ha valutato che lUnione dei Principati Romeni è stata lopera straordinaria della generazione risorgimentale e del principe Alexandru Ioan Cuza, e i politici di oggi dovrebbero assumersi il ruolo di riformatori. I romeni hanno mostrato che desiderano un Paese moderno, prospero, europeo, in cui ciascun cittadino si senta rispettato, possa vivere decentemente, e in cui le istituzioni dello stato risolvano i problemi efficientemente e rapidamente, ha aggiunto il capo dello stato. Dal canto suo, il premier Ludovic Orban, presente anche lui a Iasi, ha parlato in un breve discorso della costruzione di un nuovo ospedale regionale in questa città, ma anche degli investimenti nellinfrastruttura stradale. Alle celebrazioni di Iasi, per la Giornata dellUnione dei Principati Romeni, sono stati presenti anche altri membri del Governo, il metropolita della Moldavia e della Bucovina, Sua Santità Teofan, ambasciatori, parlamentari e rappresentanti dellamministrazione locale.
România Internațional, 24.01.2020, 16:56
Giornata Unione Principati – Il 161esimo dellUnione dei Principati Romeni – Moldavia e Valacchia – è stato celebrato, oggi, nellintero Paese con una rosa di eventi. Il 24 gennaio del 1859, Alexandru Ioan Cuza – eletto, una settimana prima, principe del Principato della Moldavia – è stato votato, allunanimità, anche dallAssemblea Elettiva di Bucarest sovrano della Valacchia e proclamato principe dei Principati Uniti. Il regno di Cuza (1859-1866) gettò, tramite le riforme radicali promosse, le basi istituzionali della Romania moderna. Furono adottati il Codice Civile e il Codice Penale, ambedue dispirazione francese, fu creato un esercito nazionale, linsegnamento primario divenne obbligatorio e furono fondate le prime università – nel 1860 a Iaşi e nel 1864 a Bucarest. Alexandru Ioan Cuza fu costretto ad abdicare e partire in esilio nel 1866. Il suo successore fu Carlo I, della famiglia principesca tedesca Hohenzollern-Sigmaringen. Il suo lungo regno portò alla Romania lindipendenza statale dallImpero Ottomano e la restituzione della Dobrugia (sud-est, rivierasca al Mar Nero), dopo la Guerra russo-romeno-turca del 1877. Nel 1918, durante il regno di Re Ferdinando, soprannomninato “Il Riunificatore”, il processo di costituzione dello stato nazionale si concluse con lunione con la Madre Patria delle province storiche a maggioranza romena, precedentemente sotto il dominio degli imperi multinazionali confinanti – Transilvania (centro), Banato, Crişana, Maramureş (ovest), Bucovina (nord-est) e Bessarabia (est). Il bisogno dei romeni di essere insieme, diventato poi ideale nazionale, rese possibile la prima Unione, pietra miliare della Romania moderna ed europea di oggi. Lo ha affermato, oggi, a Iasi (nord-est) il presidente romeno Klaus Iohannis, il quale ha valutato che lUnione dei Principati Romeni è stata lopera straordinaria della generazione risorgimentale e del principe Alexandru Ioan Cuza, e i politici di oggi dovrebbero assumersi il ruolo di riformatori. I romeni hanno mostrato che desiderano un Paese moderno, prospero, europeo, in cui ciascun cittadino si senta rispettato, possa vivere decentemente, e in cui le istituzioni dello stato risolvano i problemi efficientemente e rapidamente, ha aggiunto il capo dello stato. Dal canto suo, il premier Ludovic Orban, presente anche lui a Iasi, ha parlato in un breve discorso della costruzione di un nuovo ospedale regionale in questa città, ma anche degli investimenti nellinfrastruttura stradale. Alle celebrazioni di Iasi, per la Giornata dellUnione dei Principati Romeni, sono stati presenti anche altri membri del Governo, il metropolita della Moldavia e della Bucovina, Sua Santità Teofan, ambasciatori, parlamentari e rappresentanti dellamministrazione locale.
Romeni nel Mondo – La capitale romena Bucarest ha ospitato, oggi, la Convenzione dei Romeni nel Mondo. Secondo il Ministero degli Esteri di Bucarest, ledizione di questanno ha riunito un numero record di partecipanti e ha costituito una piattaforma utile per dibattiti su temi in attualità definitori per la relazione tra i cittadini romeni stabiliti allestero e la Romania. Le discussioni hanno riguardato il modo in cui è rappresentata la diaspora nel Parlamento di Bucarest, lo status dei romeni sul mercato del lavoro nellUe e le soluzioni per incentivare il loro ritorno in patria. La Convenzione dei Romania nel Mondo è un evento annuale che riunisce esponenti del mondo associativo romeno allestero, del mondo accademico e dei culti romeni allestero, del Parlamento e del Governo romeno, dellEuroparlamento, nonchè giornalisti, scrittori ed esponenti dellamministrazione locale.
Genomica — Il Ministero dei Fondi Europei di Bucarest avvierà le pratiche per il finanziamento di un Istituto Nazionale di Genomica. Lo ha reso noto il ministro Marcel Boloş, il quale ha spiegato che la Romania ha bisogno di un simile istituto, la cui principale missione sia la promozione di questo nuovo tipo di medicina, che si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie genetiche e che sostenga la riforma della ricerca e dei servizi sanitari. Un simile progetto avrà un particolare impatto sui malati di cancro e sui trattamenti personalizzati, nonchè sui pazienti con malattie rare oppure la detezione di certi rischi per la gravidanza, ha aggiunto il ministro.
Tennis — Qualificazione della squadra femminile di tennis della Romania, oggi, per i Giochi Olimpici di Tokyo, dopo la vittoria contro la squadra dell’India per 3-2, nella partita decisiva nell’ambito del torneo preolimpico in Portogallo. Grazie a questa qualificazione, la Romania invierà anche due tenniste alla prova di singolo di Tokyo ed è giunta, attualmente, a 53 atleti qualificati per i Giochi Olimpici del 2020.