24.01.2017
Bucarest – In Romania e nelle comunità romene allestero sono stati celebrati, oggi, con numerosi eventi, i 158 anni dallUnione dei Principati Romeni. Il 24 gennaio del 1859, Alexandru Ioan Cuza – eletto, una settimana prima, principe della Moldavia – è stato votato, allunanimità, anche dallAssemblea Elettiva di Bucarest principe della Valacchia e proclamato principe dei Principati Uniti. È stata cosi siglata, de facto, lunione delle due province storiche a maggioranza romena. Tre anni dopo, il 24 gennaio del 1862, lUnione è stata riconosciuta a livello internazionale e lo stato ha ricevuto il nome di Romania. Il regno di Alexandru Ioan Cuza (1859 – 1866) ha gettato, tramite le riforme radicali promosse, le basi istituzionali della Romania moderna. Nel 1918, il processo di costituzione dello stato nazionale si è concluso con lunione col Regno di Romania delle province storiche a maggioranza romena, fino allora sotto il dominio degli imperi multinazionali confinanti. In seguito alla Seconda Guerra Mondiale, la Romania ha perso però la Bessarabia e la Bucovina.
România Internațional, 24.01.2017, 18:36
Bucarest – In Romania e nelle comunità romene allestero sono stati celebrati, oggi, con numerosi eventi, i 158 anni dallUnione dei Principati Romeni. Il 24 gennaio del 1859, Alexandru Ioan Cuza – eletto, una settimana prima, principe della Moldavia – è stato votato, allunanimità, anche dallAssemblea Elettiva di Bucarest principe della Valacchia e proclamato principe dei Principati Uniti. È stata cosi siglata, de facto, lunione delle due province storiche a maggioranza romena. Tre anni dopo, il 24 gennaio del 1862, lUnione è stata riconosciuta a livello internazionale e lo stato ha ricevuto il nome di Romania. Il regno di Alexandru Ioan Cuza (1859 – 1866) ha gettato, tramite le riforme radicali promosse, le basi istituzionali della Romania moderna. Nel 1918, il processo di costituzione dello stato nazionale si è concluso con lunione col Regno di Romania delle province storiche a maggioranza romena, fino allora sotto il dominio degli imperi multinazionali confinanti. In seguito alla Seconda Guerra Mondiale, la Romania ha perso però la Bessarabia e la Bucovina.
Bucarest – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha avviato, oggi, la procedura per lindizione in Romania di un referendum al quale i cittadini si pronuncino sulla continuazione della lotta alla corruzione e la garanzia dellintegrità dellincarico pubblico. Ieri sera, il capo dello stato aveva dichiarato che lintento del Governo di adottare due ordinanze durgenza sulla concessione della grazia collettiva e la modifica del Codice Penale non si è annoverato tra i temi di campagna elettorale alle elezioni politiche dello scorso 11 dicembre in Romania, cosicchè i romeni hanno il diritto di esprimere la loro opinione in merito. Il PSD, il principale partito della coalizione governativa, afferma che liniziativa del presidente Klaus Iohannis sarebbe una politica, il capo dello stato sperando di recuperare cosi il capitale popolare intaccato dalla perdita delle elezioni politiche da parte dellopposizione. Questa, rappresentata dal PNL e dallUnione Salvate Romania, ha annunciato di sostenere liniziativa del presidente di indire un referendum. Ricordiamo che, domenica, Klaus Iohannis ha partecipato ad unampia protesta nella capitale Bucarest contro i cambiamenti promossi dal Governo. Manifestazioni si sono svolte anche in altre città romene. Il ministro della Giustizia romeno, Florin Iordache, afferma che le modifiche sarebbero necessarie per risolvere il problema del sovraffollamento dei penitenziari e per armonizzare la legislazione con una serie di decisioni della Corte Costituzionale.
Bucarest – Il presidente romeno Klaus Iohannis, ha annunciato che il 6 aprile si terrà, a Bucarest, una conferenza internazionale sul tema della maggioranza e dellopposizione in una società democratica autentica. Alla riunione parteciperà il segretario generale del Consiglio dEuropa, Thorbjorn Jagland, con cui il capo dello stato romeno ha svolto colloqui, oggi, a Strasburgo. I due esponenti hanno espresso la preoccupazione per lattuale contesto politico difficile in Europa, segnato dallascesa dellestremismo, del populismo, della xenofobia, dellintolleranza e del nazionalismo, e da tentativi di agire contro i valori democratici fondamentali. “Abbiamo concordato che è essenziale agire con fermezza, inclusivamente usando gli strumenti del Consiglio dEuropa, per combattere simili fenomeni”, ha affermato Klaus Iohannis. Il presidente romeno ha presentato anche i successi della Presidenza di turno romena dellAlleanza Internazionale per la Memoria dellOlocausto. In precedenza, alla cerimonia per la Giornata Inteternazionale di Commemorazione delle Vittime dellOlocausto, Klaus Iohannis ha affermato che è il dovere costante di tutti di ammettere gli errori del passato e di onorare la memoria di coloro che sono morti innocenti. Klaus Iohannis ha espresso la convinzione che lAlleanza Internazionale per la Memoria dellOlocausto e il Consiglio dEuropa possono creare un programma-pilota volto alla formazione dei funzionari pubblici per combattere la negazione dellOlocausto e dellantisemitismo. Il presidente romeno terrà, domani, un discorso allAssemblea Parlamentare del Consiglio dEuropa.
Bucarest — Il ministro con delega per gli Affari Europei presso il Ministero degli Esteri romeno, Ana Birchall, ha dichiarato, alla riunione informale degi suoi colleghi dall’Ue, di Malta, di sostenere la continuazione dell’iter dei dossier di grande interesse, come la migrazione, il consolidamento della sicurezza interna dell’Unione, l’approfondimento del mercato interno e la politica di vicinato ed estensione. La Romania continuerà a contribuire attivamente alle discussioni sul futuro dell’Ue, accanto agli stati membri sostenitori dell’integrazione europea, si mostra in un comunicato del dicastero. Il risultato del processo di riflessione sul futuro dell’Unione dovrà condurre ad un’Unione più solidale, coesa, sicura e prospera, la cui azione sia più visibile, orientata verso i risultati, efficiente nell’agire e più vicina ai suoi cittadini, ha dicharato il ministro Ana Birchall, secondo il comunicato.
XXX – Ada Solomon è il primo produttore cinematografico romeno nella corsa agli Oscar, alla categoria “miglior film straniero”, con la pellicola “Toni Erdmann”, nella regia di Maren Ade. Lo ha reso noto l’Hi Film Productions, in un comunicato inviato all’agenzia stampa AGERPRES. Il lungometraggio, girato quasi integralmente in Romania, è l’unica pellicola lanciata nel 2016 inclusa nella TOP 100 dei migliori film del 21esimo secolo della BBC Culture. “Per me è straordinario che oltre 700.000 spettatori della Germania ed oltre 500.000 della Francia abbiano conosciuto tramite questo film tanti attori romeni e un personaggio-chiave della vicenda – la città di Bucarest, una presenza estremamente forte nel film-, anche da una prospettiva completamente diversa da quella dalla quale siamo abituati a vederla sullo schermo”, ha dichiarato Ada Solomon. “Toni Erdmann” è stata proiettata in prima mondiale questo anno, a Cannes, dove ha vinto il Premio FIPRESCI al miglior film nel concorso ufficiale. La pellicola racconta la storia di Winfried, un padre eccentrico, andato in pensione e sempre pronto a fare scherzi, che decide di fare una visita a sorpresa a sua figlia, Ines, una donna di carriera, seria, che lavora ad un progetto importante come stratega per una corporazione di Bucarest. (traduzione di Adina Vasile)