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23.12.2022


23.12.2022
23.12.2022

, 23.12.2022, 16:43


Rivoluzione 1989 – Il servizio di Intelligence romeno (SRI) ha declassificato i fascicoli relativi al coinvolgimento del personale del Dipartimento per la Sicurezza dello Stato (DSS) negli eventi del 1989. I documenti sono pubblicati sul sito www.sri.ro. Il fascicolo è stato indagato dalla Commissione – Dicembre 1989, istituita nel 1991 a livello del Senato con lobiettivo di indagare sugli eventi svolti a livello nazionale dal 1° al 31 dicembre 1989. Il direttore dellIntelligence romena, Eduard Hellvig, ha giustificato la decisione di declassificare i fascicoli, sostenendo che si tratta dellunico modo in cui il comunismo può essere pienamente condannato. Il 16 dicembre di 33 anni fa a Timisoara (ovest) scoppiarono le prime proteste contro il regime comunista, che si sono poi estese a tutte le principali città del paese. Il 22 dicembre 1989, a Bucarest, decine di migliaia di persone sono scese in strada, obbligando lex dittatore Nicolae Ceauşescu, assieme alla moglie Elena, di fuggire con un elicottero dal tetto del Comitato Centrale del Partito Comunista. Ulteriormente, i due furono catturati e giustiziati, dopo un processo sommario, nel giorno di Natale. Oltre 1.000 persone hanno perso la vita mentre circa 3.000 sono rimaste ferite nei combattimenti che si svolsero in quel periodo in Romania, lunico Paese dellEuropa Orientale dove il cambio di regime è avvenuto con spargimento di sangue.


Minoranze Ucraina – Il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest ha preso atto delladozione, da parte della Rada Suprema di Kiev, il 13 dicembre, della Legge sulle minoranze nazionali in Ucraina, che mira a completare il quadro normativo ucraino in materia di tutela dei diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali. Il Ministero ritiene deplorevole il fatto che la legge sia stata adottata in assenza di una nuova consultazione della Commissione di Venezia, il cui giudizio avrebbe sicuramente contribuito a garantire un testo completo e chiaro dal punto di vista dei provvedimenti giuridici europei in materia. Nellanalisi del Ministero degli Affari Esteri, ci sono ancora disposizioni che possono avere un impatto negativo, facendo riferimento alle norme europee. Non vi è, tra laltro, alcun provvedimento circa luso della lingua materna nei rapporti con lautorità giudiziaria. Persistono, inoltre, incertezze sulla concreta applicazione delle disposizioni relative alluso delle lingue delle minoranze nellamministrazione, nelle zone tradizionalmente abitate da persone appartenenti alle minoranze nazionali. Nei contatti avuti con la parte ucraina, la parte romena ha costantemente invocato la promessa del presidente ucraino Zelensky, secondo la quale le persone appartenenti alla comunità romena in Ucraina beneficeranno dello stesso trattamento di cui godono le persone appartenenti alla comunità ucraina in Romania.


Romania-Corea del Sud – Il premier romeno, Nicolae Ciucă, e il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, hanno partecipato a Seoul, insieme al premier sudcoreano Han Duck-soo, a un incontro daffari Romania- Corea del Sud. Ieri, durante gli incontri avuti con i dirigenti delle società Hanwha Aerospace e Hyundai Rotem, sono stati esaminati alcuni progetti di portata in aree chiave come: trasporti, industria della difesa, IT e comunicazioni. Sempre ieri, Ciucă e Ciolacu hanno visitato il porto di Busan, il secondo a livello mondiale in termini di quantità di merci trasportate. Secondo linviato di Radio Romania, durante i colloqui avuti con il presidente dellautorità portuale, Kang Joon-suk, è stata sottolineata la necessità dello sviluppo della cooperazione tra il porto di Costanza (sul Mar Nero) e il porto di Busan.


Profughi – LIspettorato Generale della Polizia di Frontiera (IGPF) informa sullingresso, ieri, in Romania di 135.531 persone, tra cui 9.417 cittadini ucraini, valore in calo di circa il 4,4% rispetto al giorno precedente. A partire dal 10 febbraio, due settimane dellinizio dellinvasione da parte delle truppe russe, in Romania sono entrati 3.133.413 cittadini ucraini. La maggior parte ha proseguito il viaggio verso i paesi dellEuropa occidentale, ma, secondo il ministero dellInterno di Bucarest, oltre quattromila hanno inoltrato domanda di asilo in Romania, godendo di tutti i diritti previsti dalla legislazione nazionale. Da marzo, a cittadini ucraini, sono stati rilasciati circa centomila permessi di soggiorno.


Traffico Vacanze – I romeni che lavorano allestero ritornano, questi giorni in patria, per trascorrere le vacanze natalizie. In due tratti, nellovest del paese si registrano disagi: si tratta dei punti di confine Borş e Nădlac 2, il principale valico di frontiera tra Romania e Ungheria. Le autorità hanno aperto otto corsie per il controllo dei documenti, ma i tempi di attesa sono in continuo aumento.


Romeni Messico – LAmbasciata di Romania in Messico ha trasmesso al Ministero degli Affari Esteri di questo paese linsoddisfazione per il divieto imposto, nei confronti di alcuni cittadini romeni, di entrare sul territorio messicano. Nel messaggio viene sottolineata anche la necessità che tali decisioni siano solidamente motivate e applicate nel rigoroso rispetto dei diritti dei cittadini romeni. Lintervento diplomatico si verifica dopo che, il 19 e 20 dicembre, lambasciata romena ha ricevuto richieste di assistenza consolare da parte di numerosi cittadini romeni ai quali, allarrivo sugli aeroporti di Città del Messico e Cancun, è stato rifiutato lingresso in Messico. Secondo le autorità di questo paese, i divieti sono il risultato di alcune inavvertenze nelle dichiarazioni scritte dai romeni agli uffici di immigrazione, nonché dellesistenza di alcuni avvisi nelle banche di dati al controllo dei documenti di viaggio.


Feste Natalizie – Il ministero dellInterno romeno ha annunciato una serie di misure speciali per il mantenimento dellordine pubblico durante le Feste Natalizie. Secondo la fonte, in questo periodo, saranno impegnati circa 24.500 tra poliziotti, gendarmi, guardie di frontiera, vigili del fuoco e dipendenti di altre strutture. La Polizia Stradale agirà con 290 autovelox e con dispositivi che segnalano il consumo di alcol o altrer sostanze proibite. Poiché le autorità aspettano una nuova ondata di turisti nelle località montane della Valle di Prahova (centro-sud), sono state formate anche squadre specializzate di gendarmi di montagna.




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