23.12.2015
Bucarest — Le manifestazioni dedicate ai 26 anni passati dalla rivoluzione del 1989 sono continuate oggi con cerimonie militari e religiose alla memoria dei militari caduti per difendere il maggiore aeroporto del Paese – Otopeni (a nord di Bucarest). Il 23 dicembre 1989, 40 militari, la maggior parte soldati di leva, e otto civili sono stati fucilati — per una grave confusione delle autorità del tempo — dalle truppe che difendevano l’aeroporto, anche se erano stati convocati per rafforzare la difesa dell’aeroporto. Dopo una lunga e difficile indagine, i comandanti che allora si trovavano sul posto sono stati condannati al carcere. Il massacro di Otopeni, le cui circostanze sono rimaste ancora oggi poco chiare, è ritenuto uno dei più sanguinosi avvenimenti della Rivoluzione di Bucarest.
România Internațional, 23.12.2015, 19:20
Bucarest — Le manifestazioni dedicate ai 26 anni passati dalla rivoluzione del 1989 sono continuate oggi con cerimonie militari e religiose alla memoria dei militari caduti per difendere il maggiore aeroporto del Paese – Otopeni (a nord di Bucarest). Il 23 dicembre 1989, 40 militari, la maggior parte soldati di leva, e otto civili sono stati fucilati — per una grave confusione delle autorità del tempo — dalle truppe che difendevano l’aeroporto, anche se erano stati convocati per rafforzare la difesa dell’aeroporto. Dopo una lunga e difficile indagine, i comandanti che allora si trovavano sul posto sono stati condannati al carcere. Il massacro di Otopeni, le cui circostanze sono rimaste ancora oggi poco chiare, è ritenuto uno dei più sanguinosi avvenimenti della Rivoluzione di Bucarest.
Bucarest — Il Governo di Bucarest ha deciso oggi di rinviare l’applicazione dei provvedimenti della Legge sull’insolvenza delle persone fisiche fino al 31 dicembre 2016. Il rinvio di un anno dell’entrata in vigore della legge è stato deciso nel contesto in cui una parte del meccanismo di applicazione non è ancora pronto, e le norme metodologiche di implementazione non sono state ancora adottate. L’atto normativo, approvato dal parlamento a maggio e che doveva entrare in vigore il 26 dicembre, è stato creato allo scopo di sostenere i romeni con debiti a superare le difficoltà finanziarie. La legge sull’insolvenza delle persone fisiche prevede che ogni cittadino che non riesce più a pagare i propri debiti, possa ristrutturarli in base ad un piano di ripresa finanziaria per un periodo di cinque anni.
Bucarest — La Romania deve spendere quasi 1,2 miliardi di euro per portare a compimento i progetti europei iniziati, ma che non possono essere ultimati con soldi provenienti dall’esercizio finanziario 2007-2013. Secondo il Ministero dei Fondi Europei di Bucarest, si tratta di 617 progetti. Inoltre, per migliorare il tasso di assorbimento dei fondi europei, la Romania rinvierà 84 progetti. Questi verranno essere di nuovo divisi per tappe, di modo che possano essere ultimati da fondi europei relativi al periodo di programmazione 2014-2020. Bucarest ha tempo fino a giugno 2016 per convincere Bruxelles ad accettare una nuova suddivisione per tappe dei lavori.
Bucarest — La maggior parte dei lavoratori stranieri attivi in Romania provengono dall’Italia, 1.490 persone, mentre al secondo posto si piazzano quelli della Turchia, 1.020 persone — secondo i dati resi pubblici dell’Ispezione del Lavoro di Bucarest. Altri lavoratori stranieri — centinaia di persone — provengono da Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona), Ungheria, Bulgaria, Cina, Francia e Germania. Gli stranieri lavorano in Romania in ristoranti, call-center, trasporti stradali o consulenza.
Chişinău — A Chişinău, il premier designato della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), Ion Sturza, continua le consultazioni con i partiti parlamentari, alla fine di un anno in cui sono stati cambiati tre premier. Dopo un primo round di colloqui, i liberal-democratici hanno annunciato che sosterranno la candidatura di Ion Sturza alla carica di premier. Nell’attuale contesto politico, le sue chance di essere accettato come capo dell’esecutivo sono minime, dicono gli analisti, dopo che il Partito Democratico e i 14 deputati che hanno lasciato lunedì il Partito dei Comunisti hanno dichiarato che non sosterranno un governo presieduto da Ion Sturza. Neanche i socialisti voteranno l’esecutivo; loro chiedono elezioni anticipate. Noto imprenditore, Ion Sturza afferma di voler creare un governo tecnico ed ha a disposizione 14 giorni per convincere il legislativo a dargli il voto di investitura.
Bucarest — Il premier romeno Dacian Cioloş ha premiato oggi la nazionale di pallamano femminile della Romania per la performance ottenuta al Campionato Mondiale in Danimarca. Lui ha ringraziato le atlete per quello che hanno fatto per la Romania, dicendo che con la loro performance hanno portato molta gioia nell’anima dei romeni. La nazionale femminile di pallamano della Romania ha vinto domenica la medaglia di bronzo al Campionato Mondiale in Danimarca. Nella piccola finale, le romene hanno sconfitto la Polonia ed hanno ottenuto così la prima medaglia mondiale dopo 10 anni e la prima di bronzo nella storia. Alla competizione in Danimarca, Cristina Neagu è stata dichiarata la migliore inter e la più valorosa tennista del torneo. La Romania è l’unica equipe ad aver partecipato a tutte le edizioni del Campionato Mondiale, a cominciato dal 1957, ed ha vinto una medaglia d’oro (1962) e due d’argento (1973, 2005). (traduzione di Gabriela Petre)