23.11.2024
Elezioni: domenica 24 novembre, i cittadini romeni sono chiamati alle urne per il primo turno delle presidenziali/ Referendum: abitanti della capitale convocati al referendum promosso dal sindaco generale Nicuşor Dan
23.11.2024, 17:04
Elezioni – Domani si svolge in Romania il primo turno delle elezioni presidenziali, con oltre 18 milioni di elettori attesi a votare nei quasi 19.000 seggi elettorali organizzati in tutto il paese. All’estero i romeni hanno potuto votare da venerdì in uno dei 950 seggi elettorali organizzati dalle autorità. 12 ore prima dell’apertura dei seggi elettorali interni, avevano votato circa 180mila romeni della diaspora, di cui oltre 4mila attraverso il voto per corripsondenza. La maggiorparte degli elettori romeni ha votato in Gran Bretagna, Moldova, Germania, Italia, Spagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Austria. In corsa per la carica di capo dello Stato si sono iscritti 13 candidati, 9 proposti da partiti politici e 4 indipendenti. Dal punto di vista ideologico, nella competizione sono rappresentate tutte le correnti, da quella socialdemocratica a quella liberale, dai filo-europei centristi ai nazionalisti populisti e sovranisti. Il 1 dicembre, Festa Nazionale della Romania, si svolgeranno anche le elezioni politiche, mentre a giugno sono state organizzate simultaneamente le amministrative e le europee.
Referendum – I cittadini di Bucarest con diritto di voto sono attesi domani alle urne per un referendum promosso dal sindaco generale Nicuşor Dan. Gli abitanti della capitale dovranno rispondere a due domande che riguardano la distribuzione dei fondi tra il Comune Generale ed i municipi dei 6 rioni, nonché sul rilascio dei permessi di costruzione nel perimetro della Capitale. Nel contempo, su iniziativa del PSD, è stata aggiunta, attraverso un emendamento, una terza domanda, relativa alla lotta contro l’uso della droga nell’ambiente scolastico. Per la convalida della consultazione è necessaria la presenza del 30% degli elettori. D’altra parte, le schede elettorali validamente espresse devono rappresentare almeno il 25% del numero delle persone aventi diritto di voto.
Schenghen – I ministri dell’Interno di Romania, Bulgaria, Austria e Ungheria, insieme alla commissaria europea, Ylva Johansson, hanno concordato a Budapest, per l’adesione di Romania e Bulgaria allo spazio Schengen anche con le frontiere terrestri, a partire dal prossimo 1° gennaio. La decisione finale sarà presa durante la riunione dei ministri dell’Interno dell’UE, il 12 dicembre, a Bruxelles. Dal 2022, l’Austria si oppone all’estesnione della zona europea di libera circolazione. A marzo Vienna ha accettato l’adesione parziale a Schengen per Sofia e Bucarest, con le frontiere aeree e marittime, stabilendo una road map per una possibile estensione anche con i confini terrestri. L’accordo pubblicato ieri prevede controlli per un periodo di sei mesi per ridurre al minimo il potenziale cambiamento che potrebbe verificarsi nelle rotte migratorie.
NATO-USA – Il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha incontrato, in Florida il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo il portavoce dell’Alleanza Nord Atlantica, rispreso dalla FP e Reuters, i due hanno esaminato una serie di temi relativi alla sicurezza globale che l’Alleanza deve affrontare. L’incontro di Rutte con Trump precede il Consiglio NATO-Ucraina convocato la prossima settimana, dopo che la Russia ha lanciato giovedì un missile balistico ipersonico a medio raggio contro una struttura militare nella città ucraina di Dnipro. L’azione è stata descritta da Mosca come una risposta ai primi attacchi ucraini con missili ATACMS americani e Storm Shadow britannici contro obiettivi militari collocati sul territorio russo.