23.08.2017
Bucarest – Il presidente francese Emmanuel Macron effettua a partire da domani una visita ufficiale in Romania. Il leader francese avrà colloqui con il presidente Klaus Iohannis e con il premier Mihai Tudose. Alla fine dei colloqui, i due presidenti sosterranno una conferenza stampa comune, dopo di che visiteranno il Museo Nazionale dello Stato. Viene atteso un dialogo aperto tra i due capi di stato sullincremento dellinterscambio commerciale, ma anche sulla cooperazione nella stagione culturale Romania-Francia 2018-2019, un importante progetto culturale bilaterale. Un altro argomento che si annovera sullagenda è ladesione della Romania allo Spazio Schengen, nelle condizioni in cui i due presidenti hanno stabilito a giugno, lintensificazione del dialogo per ladozione al più presto di una decisione favorevole alladesione della Romania allo spazio di libera circolazione.
România Internațional, 23.08.2017, 16:38
Bucarest – Il presidente francese Emmanuel Macron effettua a partire da domani una visita ufficiale in Romania. Il leader francese avrà colloqui con il presidente Klaus Iohannis e con il premier Mihai Tudose. Alla fine dei colloqui, i due presidenti sosterranno una conferenza stampa comune, dopo di che visiteranno il Museo Nazionale dello Stato. Viene atteso un dialogo aperto tra i due capi di stato sullincremento dellinterscambio commerciale, ma anche sulla cooperazione nella stagione culturale Romania-Francia 2018-2019, un importante progetto culturale bilaterale. Un altro argomento che si annovera sullagenda è ladesione della Romania allo Spazio Schengen, nelle condizioni in cui i due presidenti hanno stabilito a giugno, lintensificazione del dialogo per ladozione al più presto di una decisione favorevole alladesione della Romania allo spazio di libera circolazione.
Bucarest — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha dichiarato che le proposte di modifica delle Leggi sulla Giustizia presentate oggi dal ministro Tudorel Toader rappresentano un attacco contro lo stato di diritto, indipendenza della Giustizia e lotta alla corruzione. Il capo dello stato ha affermato che la pressione sulla Giustizia sarebbe in totale contrasto con gli impegni assunti da Bucarest nel momento dell’adesione all’UE, nel 2007, e provocherebbe il mantenimento per un periodo illimitato del Meccanismo di Cooperazione e verifica, strumento con il quale la Commissione Europea sta monitorando il settore della Giustizia in Romania. Il presidente Johannis ha detto che sono necessari un dibattito pubblico e un punto di vista da parte dei magistrati. Secondo una delle modifiche proposte le nomine per le cariche direttive nel Pubblico Ministero saranno fatte dalla Sezione Procuratori del Consiglio Superiore della magistratura, su proposta del ministero della Giustizia, secondo una procedura trasparente, dalla quale viene eliminato il capo dello Stato. Il passaggio dell’Ispezione Giudiziaria al ministero della Giustizia e l’aumento dai tre a quattro anni della durata dei mandati alla direzione delle procure si annoverano tra i cambiamenti voluti dal ministro Toader. Il ddl sarà inviato al Governo e poi al Parlamento.
Bucarest – La Romania saluta lannuncio del presidente americano, Donald Trump di aumentare il numero delle truppe americane stanziate in Afganistan con circa 4.000 militari. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa nel Governo di Bucarest, Adrian Tutuianu. Egli ha precisato che la Romania potrebbe potenziare gli effettivi stanziati nella missione “Resolute Support” in Afganistan. In questo momento, nel Paese dellAsia centrale sono spiegati 626 militari romeni, Bucarest essendo il quarto contributore con truppe a livello dellAlleanza.
Bucarest – In Romania si compiono oggi 73 anni dalluscita del Paese dallalleanza con la Germania nazzista e il passaggio da parte delle Nazioni Unite nella Seconda Guerra mondiale. Il 23 agosto del 1944, Re Michele I-o ha disposto larresto delluomo forte in quel periodo, il maresciallo pro-Hitler Ion Antonescu e il ritorno del Paese alle alleanze tradizionali con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Impegnati nelloffensiva contro la Germania, centinaia di migliaia di militari romeni sono stati uccisi o feriti negli ultimi nove mesi di guerra. Secondo gli storici, il momento 23 agosto 1944 ha diminuito la guerra in Europa con almeno sei mesi ed ha salvato centinaia di migliaia di vite. Obbligato ad abdicare e ad esiliarsi nel 1947, quando la Romania si trovava, praticamente, sotto loccupazione delle truppe sovietiche ed era guidata da un Governo fantoccio comunista, Re Michele è tornato in patria solo dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989. Oggi ha letà di 95 anni è gravemente malato ed è rimasto lunico capo di stato del periodo della Seconda Guerra Mondiale ancora in vita.
Bucarest – La firma il 23 agosto del Patto Ribbentrop- Molotov ha consacrato il fatto che il nazzismo e il comunismo sono due forme di manifestazione delle stesse espressioni antidemocratiche, di odio e di intolleranza – afferma il presidente Klaus Iohannis, nel messaggio inviato in occasione della Giornata per la Commemorazione delle vittime del Fascismo e del Comunismo. Egli ha menzionato che il patto siglato tra il ministri degli Esteri nazzista, Joachim von Ribbentrop e sovietico Veaceslav Molotov ha rappresentato un atto odioso della storia rivolto contro il desiderio di pace e libertà dei romeni. Il presidente ha evocato le vittime dei regimi totalitari in Romania e nellEuropa del Xx simo secolo, come anche tutti coloro che hanno lottato per la libertà e per la difesa della dignità umana e si sono opposti al fascismo e al comunismo in tutte le sue forme. Ricordiamo che, dopo laccordo tra sovietici e nazzisti, in seguito ad un ultimatum, Mosca ha annesso nellestate del 1940 le provincie romene : Bessarabia, Bucovina e Herta. Allepoca, centinaia di migliaia di romeni si sono rifugiati mentre altre alcune decine di migliaia sono stati arrestati, fucilati o deportati in Siberia e Kazakistan.