23.07.2022 (aggiornamento)
Caldo – L’ondata canicolare persisterà anche domani nel sud della Romania, con indice di calore che supererà la soglia critica di 80 unità. Il centro, il nord-est, le zone montane e più ristrettamente il resto del territorio, saranno interessati da un’instabilità atmosferica in crescita, con nuvolamenti, temporali, grandine, scariche elettriche e piogge torrenziali che porteranno oltre 20-35 litri/ mq. Le temperature minime saranno comprese tra gli 11 e i 23 gradi e le massime tra i 30 e i 41 gradi, con punte nel sud. Anche a Bucarest permane l’ondata di calore, con una temperatura massima verso i 40 gradi e possibili fenomeni specifici all’instabilità atmosferica nella seconda metà della giornata.
România Internațional, 23.07.2022, 18:41
Caldo – L’ondata canicolare persisterà anche domani nel sud della Romania, con indice di calore che supererà la soglia critica di 80 unità. Il centro, il nord-est, le zone montane e più ristrettamente il resto del territorio, saranno interessati da un’instabilità atmosferica in crescita, con nuvolamenti, temporali, grandine, scariche elettriche e piogge torrenziali che porteranno oltre 20-35 litri/ mq. Le temperature minime saranno comprese tra gli 11 e i 23 gradi e le massime tra i 30 e i 41 gradi, con punte nel sud. Anche a Bucarest permane l’ondata di calore, con una temperatura massima verso i 40 gradi e possibili fenomeni specifici all’instabilità atmosferica nella seconda metà della giornata.
Incendi – I vigili del fuoco hanno lavorato per estinguere, nel giro di 24 ore, 174 incendi di vegetazione, che hanno colpito quasi 800 ettari. L’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza richiama l’attenzione che, dall’inizio del periodo canicolare, 2.000 ettari di vegetazione secca e fondo forestale sono stati colpiti dai roghi. A causa dell’ondata persistente di calore, oltre 1.500 persone hanno sollecitato assistenza alle strutture di pronto soccorso e idratazione aperte nelle province del paese. Gli Ispettorati per le Situazioni di Emergenza hanno svolto anche missioni per trasportare acqua potabile, per uso domestico o per gli animali nelle zone avvolte dal caldo eccessivo.
Aiuto umanitario Slovenia – Il Governo romeno concederà aiuto umanitario di emergenza alla Slovenia per estinguere i roghi boschivi. La decisione è stata presa nel corso della riunione del Comitato Nazionale per le Situazioni di Emegenza, convocata oggi dal premier Nicolae Ciucă, in seguito alla sollecitazione inviata dalle autorità di Lubiana tramite il Meccanismo Europeo di Protezione Civile. In Slovenia sono stati inviati tre aerei antincendio in dotazione alle Forze Aeree romene. Missioni all’estero per estinguere gli incendi si sono svolte anche in Grecia e Macedonia.
Attacco missilistico al porto di Odessa – L’Alto Rappresentante per gli Affari esteri dell’UE, Josep Borrell, ha condannato fermamente oggi l’attacco russo al porto ucraino di Odessa e ha criticato Mosca per l’aggressione contro un obiettivo cruciale per l’esportazione di cereali. Colpire un obiettivo cruciale per l’esportazione di grano un giorno dopo la firma degli accordi di Istanbul è particolarmente riprovevole e dimostra ancora una volta il totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni internazionali, ha scritto in un tweet Josep Borrell. Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha condannato inequivocabilmente l’attacco missilistico al porto di Odessa, riferiscono l’AFP e Reuters. Le autorità ucraine hanno riferito oggi un attacco russo al porto commerciale di Odessa, punto chiave per l’esportazione dei cereali attraverso il Mar Nero. L’accordo di Istanbul, firmato sotto gli auspici della Turchia e dell’ONU, prevede un corridoio marittimo per attenuare la crisi alimentare generata dal blocco russo sui porti ucraini al Mar Nero.
Esercitazione Breeze 22 – Dal 14 al 25 luglio, tre navi delle Forze Navali Romene partecipano all’esercitazione Breeze 22, organizzata e guidata dalle Forze Navali della confinante Bulgaria nelle sue acque territoriali, nelle acque internazionali del Mar Nero e nel porto bulgaro di Burgas. Breeze 22 riunisce mezzi navali e aerei e ufficiali di stato maggiore di Albania, Belgio, Francia, Georgia, Grecia, Italia, Lettonia, Polonia, Turchia e USA. L’iniziativa è volta principalmente a consolidare l’interoperabilità tattica tra il personale navale e le unità partecipanti, tramite esercizi di procedure operative di guerra convenzionale e non convenzionale e di contrasto alle minacce asimmetriche.
Coronavirus – Il Ministero della Salute ha riferito oggi 6.484 nuovi contagi da SARS-CoV-2, di 906 in meno rispetto al giorno precedente. Il maggior numero si verifica nella capitale Bucarest e nelle province di Sibiu, Timiş e Ilfov. Nelle strutture sanitarie sono ricoverati 2.745 pazienti, di 109 in più rispetto al giorno precedente, con 170 nelle terapie intensive. Riferiti anche sette decessi associati al COVID-19. In riferimento all’immunizzazione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea che servono nuovi vaccini per fermare i contagi. L’OMS ha precisato che i vaccini hanno salvato milioni di vite, ma non hanno anche ridotto in maniera decisiva la trasmissione del virus. L’Organizzazione si appella agli scienziati di sviluppare nuovi vaccini, in grado di ridurre i contagi. In caso contrario, permane il rischio di nuove varianti di virus contro le quali i vaccini siano meno efficienti.
Vaiolo delle scimmie – L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato oggi il vaiolo delle scimmie emergenza sanitaria globale. Finora sono stati rilevati quasi 16.000 casi, di cui cinque mortali, in 75 paesi, molti in Europa, dove la malattia non è endemica, secondo quanto riferisce EFE. La decisione è stata annunciata dal direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, due giorni dopo la riunione di un comitato di esperti per discutere la possibile proclamazione dell’emergenza sanitaria. Il comitato ha scelto di non proclamare lo stato di emergenza durante una prima riunione svoltasi a giugno e lo stesso è accaduto anche questa volta, in quanto gli esperti non sono riusciti a raggiungere un consenso totale, ha spiegato Tedros Ghebreyesus, ma il direttore generale ha deciso di dichiarare l’emergenza, in seguito al numero notevole e crescente dei casi in varie regioni del mondo.