23.06.2018
Bucarest — Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha annunciato, oggi, a Sibiu (città nel centro della Romania) che si candiderà di nuovo alla presidenza. Klaus Iohannis (59 anni) si trova al suo primo mandato di presidente, vinto a novembre 2014, quando è stato candidato dell’Alleanza Liberal-cristiana (l’opposizione di centro-destra). Dal 2000 al 2014, Iohannis è stato sindaco di Sibiu. Le prossime presidenziali si terranno nell’autunno del 2019, e, stando alla Costituzione, nessuno può ricoprire la carica di presidente della Romania per più di due mandati. Nella battaglia elettorale del 2019, il Partito Nazional-liberale (all’opposizione) sarà accanto a Klaus Iohannis. Lo ha affermato, oggi, il presidente dei liberali, Ludovic Orban, che ha salutato la decisione del capo dello stato di candidarsi ad un secondo mandato di presidente della Romania.
România Internațional, 23.06.2018, 16:48
Venezia — Rappresentanti dell’Amministrazione Presidenziale di Bucarest, del Parlamento e del Ministero della Giustizia hanno partecipato, a Venezia, alla sessione plenaria della Commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto, nota come la Commissione di Venezia. Uno dei punti sull’ordine del giorno di ieri ha riguardato la modifica delle leggi sulla giustizia in Romania. Il consigliere presidenziale Bogdan Dima ha affermato che il pacchetto legislativo ha molteplici deficienze e il suo contenuto può e deve essere migliorato in modo sostanzioso. Stando ad un comunicato della Presidenza, il capo dello stato, Klaus Iohannis, considera che l’adozione, quanto prima, di un’opinione interinale della Commissione di Venezia sia estremamente necessaria ed avrà un’importanza notevole per l’intero sistema giudiziario romeno. A Venezia è stato presente anche il presidente della Commissione parlamentare per le leggi sulla Giustizia, Florin Iordache, il quale ha dichiarato che le raccomandazioni della Commissione di Venezia sono state e restano molto importanti per la Romania e ha ribadito che le tre leggi sulla Giustizia sono concordi con gli standard della Commissione. Una delegazione della Commissione di Venezia è stata, di recente, a Bucarest, per un’analisi delle Leggi sulla Giustizia. La loro modifica, nella forma desiderata dalla coalizione al governo, PSD — ALDE, è criticata dall’Opposizione di destra, dalle associazioni dei magistrati e da numerose voci della società civile.
Bucarest — Il PSD, numero uno della coalizione al governo in Romania, continuerà a sostenere il suo presidente, Liviu Dragnea, in tutti gli incarichi politici che ricopre, alla presidenza del Partito e della Camera dei Deputati, dopo la sua condanna a tre anni e sei mesi di reclusione con esecuzione, al giudizio di primo grado, per istigazione ad abuso d’ufficio. Liviu Dragnea ha dichiarato che porterà a termine i suoi obiettivi, tra cui l’attuazione del programma di governo. La decisione dei vertici del PSD è criticata dall’Opposizione. Il presidente PNL, Ludovic Orban, ha dichiarato che i liberali cercheranno di convincere un numero quanto maggiore di parlamentari della maggioranza a votare la mozione di sfiducia contro il governo. Lunedi’, nella plenaria del Parlamento, sarà letta la mozione di sfiducia inoltrata dall’opposizione rappresentata dal Partito Naziona-Liberale, l’Unione Salvate Romania e dal Partito Movimento Popolare e intitolata La destituzione del Governo Dragnea-Dăncilă, un’urgenza nazionale!”, mentre mercoledi’ sarà esaminata e sottoposta al voto.
Washington — L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato il progetto di risoluzione proposto da Chişinău, accanto a 10 Paesi, tra cui anche la Romania, il quale chiede il ritiro delle truppe russe e della munizione dalla Transnistria, regione separatista della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania). Il progetto è stato adottato con 64 si’, 15 no e 83 astensioni. Tra chi ha votato contro, la delegazione della Federazione Russa, la quale considera che il documento minerà i negoziati sulla regolamentazione del conflitto in Transnistria. Il premier moldavo Pavel Filip ha salutato la decisione storica di New York. Anche il Ministero degli Esteri di Bucarest ha salutato l’adozione della risoluzione, sottolineando il contributo della Romania. Nella regione separatista si trovano circa 1000 militari russi dell’ex 14esimo Esercito sovietico, che sorvegliano i depositi di armamento e munizioni, e 500 militari delle truppe di pace dislocate nella zona di sicurezza vicino al Dniester. Nella regione ci sono anche truppe sobordinate al regime separatista di Tiraspoli, che contano circa 15.000 militari. La Transnistria è uscita dall’autorità di Chisinau nel 1992, in seguito ad un conflitto armato.
Bucarest — Il 24 giugno è la “Giornata Universale della camicia tradizionale romena — chiamata “IA”. L’ia è parte emblematica del costume tradizionale romeno e simbolo internazionale della cultura romena. La Giornata è stata proclamata il 21 gennaio del 2013 su proposta della comunità on line “La Blouse Roumaine”. Lo stesso anno, in concomitanza con la festa prescristiana delle Sânziene – personaggi mitologici di cui si crede portino fertilità e prosperità – “La Blouse Roumaine” ha organizzato la prima Giornata Universale dell’IA, che viene festeggiata attualmente in oltre 50 Paesi. Nella capitale romena Bucarest, ma anche nel resto del Paese si svoglono in questa occasione mostre e fiere dedicate alla camicia tradizionale romena. Nel 2018, la Giornata viene festeggiata a Roma, Berlino, Budapest, Chisinau, Istanbul, Londra, Madrid, Parigi, Roma, Varsavia, Vienna, Pechino e Washington. Tra gi eventi organizzati dall’Istituto Culturale Romeno a Roma, tramite l’Accademia di Romania in Roma, il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest, il Comune di Bucarest, tramite CREART — il Centro di Creazione, Arte e Tradizione, e l’Ambasciata della Romania in Italia, in partenariato con Biblioteche di Roma, Associazione Culturale Romeno-Italiana PROPATRIA e la Filiale Italia della Lega degli Studenti Romeni all’Esteri, laboratori degli artigiani romeni, la mostra etnografica romena “Femminilità e decorazione” e la presentazione dell’emissione filatelica “L’Ia romena, unità nello spirito”, realizzata da Romfilatelia. (traduzione di Adina Vasile)