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23.03.2022 (aggiornamento)

NATO – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa domani alla riunione straordinaria dei capi di Stato e di Governo dei Paesi Nato, organizzata presso la sede dellAlleanza a Bruxelles – informa lAmministrazione Presidenziale di Bucarest. La riunione è stata convocata nel contesto dellaggressione militare illegale dellesercito russo contro lUcraina e dellaumento significativo dei rischi e delle minacce alla sicurezza regionale, europea ed euro-atlantica. Durante lincontro, i leader alleati affronteranno limpatto della crisi attuale sulla situazione di sicurezza sul Fianco Orientale della NATO, compreso il Mar Nero, nonché sullintera area euro-atlantica. Nel contesto, il segretario generale Jens Stoltenberg ha dichiarato, oggi, che i leader della NATO riaffermeranno il loro sostegno allUcraina al vertice di Bruxelles. Secondo Stoltenberg, saranno prese misure per consolidare il Fianco Orientale, mentre quattro battaglioni NATO saranno inviati in Romania, Bulgaria, Slovacchia e Ungheria. “Gli alleati sono uniti nel sostenere il coraggioso popolo ucraino. (…) Putin deve porre fine a questa guerra e partecipare alla vera diplomazia”, ​​ha aggiunto Stoltenberg. Egli ha sottolineato che “la Russia deve capire che una guerra atomica non si può vincere e smetterla con le minacce nucleari”.

23.03.2022 (aggiornamento)
23.03.2022 (aggiornamento)

, 23.03.2022, 19:42



Recovery – Il ministro romeno degli Investimenti e dei Progetti europei, Dan Vîlceanu, ha dichiarato che la Romania presenterà altre due richieste di pagamento tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di circa 6 miliardi di euro. La somma sarà divisa in due tranches da tre miliardi ciascuna, che Bucarest chiederà a Bruxelles a maggio e ottobre. Vîlceanu afferma che non ci sono problemi nel raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per ottenere fondi europei. Entro la fine di questo mese, dei 24 obiettivi, sette sono stati raggiunti e gli altri sono in via di raggiungimento – ha precisato il ministro, ascoltato nella commissione di specialità del Senato. La somma totale assegnata dallUnione Europea alla Romania attraverso il PNRR è di 29,2 miliardi di euro, soldi che saranno investiti in riforme e investimenti.



Ucraina – Si sta aggravando la crisi umanitaria nelle città ucraine assediate dallesercito russo. Stando alle autorità, Mariupol è stata in gran parte distrutta dai bombardamenti. Al momento il numero delle vittime è sconosciuto, però le stime precedenti indicavano migliaia di civili morti. I sopravvissuti sono rimasti senza cibo, acqua, energia elettrica e riscaldamento, e quasi 100.000 vogliono andar via, precisano le autorità di Kiev. I tentativi di aprire corridoi umanitari sono falliti, in quanto non è stato rispettato il cessate il fuoco. Le autorità ucraine parlano di catastrofe umanitaria anche a Kherson, a causa del blocco dellesercito russo. Le agenzie stampa notano che le truppe russe sono in stallo su quasi tutti i fronti e persino spinte indietro dopo alcuni combattimenti, anche nei pressi di Kiev. Stando alla Reuters, i russi hanno fatto certi progressi nel sud e nellest. Intanto, proseguono anche i negoziati, di cui il presidente Volodymyr Zelensky ha spiegato stamattina che stanno registrando dei passi in avanti. Oggi, in un discorso in video collegamento al Parlamento francese, il presidente dellUcraina ha chiesto lintensificazione degli sforzi dei Paesi europei per “difendere la libertà comune” e costringere la Russia ad accettare la pace. Sempre oggi, in un discorso al Parlamento di Tokyo, Zelensky ha invitato il Giappone ad aumentare la pressione delle sanzioni contro la Russia, introducendo un embargo commerciale sulle merci russe. Nei video collegamenti con il Congresso americano, il Bundestag, la Knesset o il Parlamento di Roma, Zelensky ha sollecitato ai politici di impegnarsi per fermare la guerra che sta per distruggere il suo Paese.



Rifugiati – LAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati intende aprire un ufficio a Iasi, nel nord-est della Romania. La filiale fornirà assistenza agli ucraini costretti ad abbandonare il loro Paese a causa della guerra. Le persone o le aziende che vogliono aiutare i rifugiati ucraini che entrano in Romania possono effettuare trasferimenti di denaro direttamente allIspettorato Generale per le Situazioni di Emergenza, in un conto speciale, annuncia lEsecutivo di Bucarest. La Romania è il secondo Paese ad accogliere i rifugiati dalla zona di conflitto, dopo la Polonia. Dallinizio della guerra, più di mezzo milione di ucraini sono entrati in Romania, oltre 2.000.000 hanno attraversato il confine con la Polonia e quasi 370.000 si sono rifugiati in Moldova. LOrganizzazione Mondiale della Sanità sottolinea che circa 500.000 rifugiati hanno bisogno di cure mediche perché soffrono di vari disturbi, tra cui anche malattie mentali. La guerra in Ucraina ha generato la più grande ondata di rifugiati in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale.



Energia – LUE chiede agli Stati membri di assicurarsi entro novembre il 90% delle scorte di gas per il prossimo inverno e sta valutando la possibilità di limitare i prezzi per gas ed elettricità. Secondo France Presse, la proposta della Commissione Europea mira alla riduzione di due terzi degli acquisti di gas russi. Anche lAgenzia Internazionale per lEnergia prepara una serie di misure per ridurre la dipendenza dal gas russo, ha affermato il segretario allEnergia degli Stati Uniti Jennifer, Granholm, che presiede una riunione dei ministri dellEnergia degli Stati membri dellAgenzia e dei Paesi partner. Il tema dellincontro è la sicurezza energetica e laccelerazione della transizione verso lenergia pulita. A Bucarest, il ministro Virgil Popescu, ha annunciato che la Romania avrà dal prossimo inverno gas naturale ottenuto anche da altre fonti, compreso il Mar Nero. Si tratta dello sfruttamento di un perimetro da parte della compagnia petrolifera Black Sea Oil & Gas. Il progetto, avviato due anni fa, è quasi operativo e si stima che entro fine anno porterà il 10% del fabbisogno di gas a livello nazionale.



Covid – Sono 4.521 i nuovi contagi da SARS-CoV-2 rilevati in Romania nella ultime 24 ore, 619 in meno rispetto al giorno precedente. Lo ha annunciato il ministero della Salute di Bucarest, secondo cui, dallinizio della pandemia, due anni fa, in Romania sono stati registrati oltre 2,8 milioni di casi di infezione e sono morte circa 65.000 persone. Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, raccomanda ai romeni di continuare a osservare le misure di protezione anti-COVID, in particolare luso delle mascherine protettive nelle aree affollate e sui mezzi di trasporto, ma afferma che lintroduzione delle restrizioni, dopo che sono state revocate il 9 marzo, eccede l’abilitazione e il potere dellistituzione che dirige. I rappresentanti dellOrganizzazione Mondiale della Sanità ritengono che molti Paesi europei abbiano revocato troppo bruscamente le misure anti-COVID e che ora stanno affrontando un aumento significativo del numero di casi. Tra i Paesi menzionati si annoverano il Regno Unito, l’Irlanda, la Grecia, il Cipro, la Francia, Italia e Germania.



Economia – In Romania, la maggior parte degli imprenditori (circa il 94%) ritiene che il conflitto tra Russia e Ucraina sarà seguito da una crisi economica, mentre 6 dirigenti dazienda su 10 hanno addirittura deciso di rimandare gli investimenti fino al chiarimento della situazione. Lo rilevano i dati di un sondaggio condotto dal Consiglio Nazionale delle PMI in Romania. Il 77% degli imprenditori afferma che, nel prossimo periodo aumenteranno i prezzi dei propri prodotti e servizi. Secondo lo studio, la maggior parte delle aziende romene non ha rapporti commerciali con Russia e Ucraina e quelle poche che hanno avuto le hanno interrotte.



Misure contro aumento prezzi – Il Governo di Bucarest è alla ricerca di nuove soluzioni per sostenere la popolazione e leconomia di fronte ai recenti aumenti dei prezzi. Si tratta di una serie di misure che riguardano lenergia, il carburante, il cibo o altri prodotti e beni. I provvedimenti riguardano anche le aziende colpite dalle sanzioni imposte alla Russia. Secondo il premier romeno, Nicolae Ciuca, una decisione dovrebbe essere presa la prossima settimana, dopo discussioni con i membri della Commissione Europea.



Giustizia – LAlta Corte di Cassazione e Giustizia della Romania ha stabilito in via definitiva che lex presidente romeno Traian Basescu ha collaborato con la polizia segreta del regime comunista – la Securitate. La Corte Suprema ha respinto, come infondato, il ricorso, mantenendo la decisione presa a settembre 2019 e pronunciata dalla Corte dAppello di Bucarest, che aveva ammesso la segnalazione del Consiglio Nazionale per lo Studio degli Archivi della Securitate. Secondo CNSAS, Traian Băsescu ha fornito note informative che avrebbero portato allarresto di un collega della Marina. Risulta, inoltre, dagli atti presentati al tribunale che Băsescu aveva un ufficiale di collegamento nominato dallex Securitate e che ha fornito due note informative manoscritte. Secondo CNSAS, durante la collaborazione con la Securitate, Băsescu ha fornito informazioni, denunciando attività contrarie al regime comunista totalitario, come lintenzione di recarsi allestero e relazioni con i cittadini stranieri. Băsescu ha smentito la sua collaborazione con la Securitate e ora, dopo la decisione del tribunale, ha annunciato che inizierà le “procedure legali” presso la CEDU.







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