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23.02.2017


23.02.2017
23.02.2017

, 23.02.2017, 16:34


Bucarest – A Bucarest, alla presenza del capo dell stato Klaus Iohannis, hanno prestato giuramento i quattro nuovi ministri proposti dal premier Sorin Grindeanu nel primo rimpasto dallinsediamento del Governo di sinistra isediato lo scorso dicembre. Si tratta dei ministeri della Giustizia, Economia, Affari e Piccole e Medie Imprese e dei Fondi Europei. Inizialmente erano attese nomine solo per Giustizia e Affari – cariche rimaste vacanti sullo sfondo della crisi politica provocata dal tentativo dellEsecutivo di modificare, tramite decreto governativo i Codici Penali e di operare una grazia collettiva. Ieri, il partito maggioritario, il PSD ha deciso di effettuare quattro cambiamenti nella struttura del Gabinetto, approvati allunanimità nellambito della riunione direttiva del Partito. Tudorel Toader ex giudice alla Corte Costituzionale è stato nominato per il Ministero della Giustizia, avendo come priorità, secondo il premier, leliminazione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica e lapplicazione delle decisioni della Corte a livello dei Codici Penali. Alla guida del ministero per le Piccole e Medie Imprese e stato proposto Alexandru Petrescu, il quale ha rinunciato al ministero dellEconomia, dove torna Mihai Tudose, il quale ha già occupato questa carica nel gabinetto Ponta. Rovana Plumb è stata proposta come ministro delegato per i fondi europei, il premier Grindeanu spiegando che per il settore ce bisogno di una persona con esperienza governativa e politica, e che Rovana Plumb adempie alle due condizioni.



Bucarest – Il presidente romeno, Klaus Iohannis ha annunciato che domani promulgerà le due leggi tramite cui, allinizio della settimana, la Camera dei Deputati ha respinto il decreto governativo numero 13 che modificava i Codici Penali, approvando quello che lo abroga – il Decreto governativo numero 14. Lintenzione dellEsecutivo di modificare la Legislazione Penale, depenalizzando parzialmente labuso dufficio ha provocato le più ampie manifestazioni dal crollo del comunismo. Le manifestazioni anti decreto sono iniziate il 31 gennaio, data delladozione del decreto governativo 13 e sono continuate ogni giorno anche dopo la sua abrogazione. Ricordiamo che lordinanza è stata criticata dal capo dello stato, dai partiti di opposizione, dalle principali istituzioni giudiziarie interne e dai partners esterni dellUE e della NATO.



Bucarest – In Romania gli sforzi del sistema giudiziario devono essere sostenuti dalla stabilità del quadro legislativo ha dichiarato a Bucarest, il procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione, Laura Codruta Kovesi, nella presentazione del rapporto di attività della Direzione per il 2016. Lidea è stata sottolineata anche dal capo dello stato, Klaus Iohannis, secondo cui la legislazione ha spesso carenze nel settore Giustizia ed è necessaria una consultazione reale del settore gudiziario. Egli ha dichiarato che sosterrà il consolidamento dello stato di diritto, sottolineando che il ruolo della DNA è uno essenziale nel contrasto della corruzione e il rispetto della Legge. Secondo il rapporto, nel 2016, i dati indicano una crescita dellefficicienza dellattività della DNA. Sono state rinviate a giudizio circa 1300 persone, 870 essendo condannate, tra cui tre ministri, 6 senatori, 11 deputati, 16 magistrati e 20 direttori di compagnie nazionali. Più di un quarto degli incolpati sono stati accusati di abuso dufficio, con pregiudizi per oltre 260 milioni di euro. Il recupero dei danni causati dai reati ha rappresentato stata una componente importante. Sono state prese misure assicuratorie per oltre 760 milioni di euro



Bucarest – Il governo di sinistra di Bucarest ha approvato tramite un decreto governativo la crescita degli stipendi per il personale non didattico del settore Istruzione, a partire da questo mese. Secondo lEsecutivo della misura beficieranno 53.000 persone, con stipendi che oscileranno dai 1450 lei (circa 320 euro) fino a 2.000 lei (440 euro) a prescindere dallanzianità nel campo del lavoro. Lo sforzo finanziario è di circa 90 milioni di lei (20 milioni di euro) somma assicurata dal bilancio stanziato al Ministero dellIstruzione. La decisione è stata presa dopo le consultazioni avute dal Premier Sorin Grindeanu e dal ministro dellEducazione, Pavel Nastase, con i rappresentanti dei sindacati, ha precisato il Governo.




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