22.12.2021 (aggiornamento)
Rivoluzione 1989 — Gli eroi della Rivoluzione anticomunista romena del dicembre 1989 sono stati commemorati anche oggi, a 32 anni dal crollo del comunismo in Romania, con messe religiose, cerimonie militari e deposizioni di fiori nei cimiteri, ai monumenti e alle croci commemorative nell’intero Paese. 32 anni fa, Bucarest diventava lepicentro delle manifestazioni anticomuniste, culminate con la fuga del dittatore Nicolae Ceausescu. Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha trasmesso un messaggio in occasione della Giornata della Vittoria della Rivoluzione Romena e della Libertà. “Dicembre 1989 ha aperto la strada del nostro Paese verso la democrazia, ha consentito lintegrazione nella NATO, ladesione allUe, la firma del Partenariato Strategico con gli Usa e ha permesso alla Romania di diventare un fornitore di sicurezza regionale. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la nostra Rivoluzione anticomunista”, ha affermato il capo dello stato. Iohannis ha definito vergognoso il fatto che in 32 anni nessuno sia stato chiamato a rispondere davanti alla legge per le vittime di quella orrenda strage e ha sottolineato che la Giustizia romena non può avere pace fino a quando i colpevoli per le vittime della repressione non saranno identificati e non risponderanno penalmente.
România Internațional, 22.12.2021, 18:51
PNRR — Il Governo romeno ha dato il via libera all’ordinanza d’urgenza sull’utilizzo del prestito di circa 15 miliardi di euro concesso dalla Commissione Europea nell’ambito del Recovery Plan. La Romania beneficia tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di circa 29 miliardi di euro, di cui circa 14 miliardi come grant e circa 15 miliardi come prestiti. La CE metterà a disposizione della Romania un prefinanziamento del 13% del prestito (circa 2 miliardi di euro), dopo l’entrata in vigore dell’Accordo. Il prestito sarà utilizzato per finanziare il deficit del bilancio di stato e refinanziare il debito pubblico governativo, a seconda delle spese dal bilancio per l’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti nel PNRR. Il prestito sarà concesso in 10 tranche entro la fine del 2026.
Covid, PLF – Quasi 200.000 persone hanno compilato moduli dingresso in Romania dal lancio dellapplicazione fino a mercoledì sera, la maggioranza sullAeroporto Internazionale Henri Coandă di Bucarest. Dal 20 dicembre, tutte le persone che arrivano in Romania sono tenute a compilare il modulo digitale dingresso (PLF), documento già adottato da 18 Paesi Ue. Daltra parte, sono 851 i nuovi contagi da Covid-19 e 62 i decessi segnalati in 24 ore in Romania, di cui 18 avvenuti prima dellintervallo di riferimento. Sono 2.830 i pazienti Covid ricoverati attualmente nelle strutture sanitarie specializzate, tra cui 62 bambini. Nelle terapie intensive stanno attualmente 491 pazienti Covid, di cui 43 in possesso del Green Pass. 7,7 milioni di persone hanno completato finora il ciclo vaccinale nel nostro Paese.
Green Pass, protesta — Sono 2 le persone fermate dalla polizia e quasi 200 le persone multate, tra organizzatori e partecipanti alla protesta dei sostenitori dell’AUR, partito parlamentare ultranazionalista e promotore della corrente antivaccinista, contro l’intento delle autorità di introdurre l’obbligo di Green Pass sul lavoro. La protesta è degenerata in atti vandalici. Una delle persone fermate ha forzato il portone d’ingresso nel perimetro del Palazzo del Parlamento, mentre l’altra è sospetta di aver vandalizzato 4 auto. L’indagine continua, per identificare tutti i manifestanti violenti. Le multe sono stata inflitte per distruzione, uso illegale di oggetti pericolosi e violazione della legge sulle riunioni pubbliche. Un’altra indagine riguarda il modo di agire dei gendarmi dopo che non sono riusciti a impedire l’accesso dei manifestanti nel perimetro del Palazzo del Parlamento. Secondo il Ministero dell’Interno, una parte dei manifestanti sono entrati con l’aiuto dei rappresentanti dell’AUR aventi diritto d’accesso.
Fascicolo Colectiv” — Il processo nel fascicolo Colectiv” è giunto alla fine, dopo ben 6 anni dal tragico incidente nel club bucarestino, in seguito al quale sono morti oltre 60 giovani. La sentenza definitiva è attesa l’anno prossimo. Per tutti gli imputati, l’ex sindaco del rione 4 della capitale, funzionari del Comune, i patron del club, due vigili, due esperti pirotecnici e i rappresentanti della ditta di fuochi d’artificio, il Pubblico Ministero ha chiesto il massimo delle pene, mentre i difensori hanno chiesto l’assoluzione. Inizialmente, gli imputati avevano ricevuto pene massime di 8 anni di reclusione. Una delle conclusioni dei tre giorni di udienze è che la tragedia nel club Colectiv potrebbe ripetersi in qualsiasi momento, nel contesto in cui migliaia di operatori economici non sono in possesso di autorizzazioni da parte dell’Ispettorato per Situazioni d’Emergenza.