22.12.2018
Rivoluzione – Numerose cerimonie hanno commemorato oggi a Bucarest e in altre città del Paese gli eroi della Rivoluzione anticomunista del 1989. Il 22 dicembre è considerato il giorno in cui il regime è crollato, con i rivoluzionari che hanno occupato la sede del Comitato Centrale del Partito comunista e la fuga in elicottero del dittatore Nicolae Ceausescu e della consorte Elena. A Bucarest, le manifestazioni sono iniziate al Monumento della Piazza della Rivoluzione, per continuare alla sede di Radio Romania, della tv pubblica e del Palazzo delle Poste. Secondo il Patriarcato Ortodosso, nelle chiese e nei monasteri sono state celebrate delle messe alla memoria degli eroi della Rivoluzione. Più di 1000 persone sono rimaste uccise e oltre 3.000 ferite negli scontri avvenuti in quei giorni in Romania, l’unico Paese dell’est europeo in cui il cambiamento del regime è stato segnato dalla violenza e il cui leader è stato giustiziato.
România Internațional, 22.12.2018, 16:03
Rivoluzione – Numerose cerimonie hanno commemorato oggi a Bucarest e in altre città del Paese gli eroi della Rivoluzione anticomunista del 1989. Il 22 dicembre è considerato il giorno in cui il regime è crollato, con i rivoluzionari che hanno occupato la sede del Comitato Centrale del Partito comunista e la fuga in elicottero del dittatore Nicolae Ceausescu e della consorte Elena. A Bucarest, le manifestazioni sono iniziate al Monumento della Piazza della Rivoluzione, per continuare alla sede di Radio Romania, della tv pubblica e del Palazzo delle Poste. Secondo il Patriarcato Ortodosso, nelle chiese e nei monasteri sono state celebrate delle messe alla memoria degli eroi della Rivoluzione. Più di 1000 persone sono rimaste uccise e oltre 3.000 ferite negli scontri avvenuti in quei giorni in Romania, l’unico Paese dell’est europeo in cui il cambiamento del regime è stato segnato dalla violenza e il cui leader è stato giustiziato.
Marcia – Centinaia di persone si sono riunite oggi a Piazza della Vittoria di Bucarest, per un’azione intitolata sulle reti sociali 22 dicembre – la nostra Rivoluzione, dopo di che si sono dirette in marcia verso la Piazza dell’Università. Gli organizzatori hanno precisato che l’azione è volta a commemorare le vittime del dicembre 1989. Loro hanno creduto nella libertà ai tempi più bui della Romania, hanno aggiunto gli organizzatori in riferimento alle vittime della Rivoluzione anticomunista.
Presidenza Consiglio UE – Presente al vertice quadrilaterale Romania – Bulgaria – Serbia – Grecia di Belgrado, la premier Viorica Dancila ha presentato le priorità del semestre romeno di presidenza del Consiglio dell’UE, con particolare riguardo alla politica di coesione. Durante la presidenza di turno che la Romania ricoprirà a partire dal 1 gennaio 2019, dobbiamo rispondere a numerose sfide, forse uniche per l’UE finora. Sono pienamente convinta che potremo delineare insieme un futuro vicino ai cittadini, ha detto la premier romena, evidenziando anche il sostegno concesso all’integrazione europea dei Balcani Occidentali. A Belgrado, i quattro premier hanno discusso anche della cooperazione nel settore energetico, infrastruttura, turismo e sport.
Fiscalità – Il governo PSD-ALDE di Bucarest ha adottato ieri l’ordinanza d’urgenza sulle misure fiscali annunciate nei giorni scorsi dal ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici. Le misure sono contestate dal presidente Klaus Iohannis, dai partiti parlamentari di destra, dalle banche e dalle grandi compagnie energetiche e di comunicazioni. Invece, il PSD, numero 1 della coalizione governativa, considera che le misure consentiranno lo sviluppo dell’economia romena. Le misure prevedono un tetto applicabile alle tariffe per gas ed energia elettrica per i consumatori casalinghi nei prossimi tre anni, nonchè la riduzione delle commissioni per i fondi pensionistici privati dal 2,5% all’1%. Un’altra misura interessa la tassazione delle banche a seconda dell’evoluzione dell’indice Robor, il riferimento nella concessione dei mutui che, almeno nell’ultimo anno, ha subito delle fluttuazioni a scapito sia delle compagnie che delle persone fisiche. Inoltre, il governo ha dato il via libera alla creazione di un fondo sviluppo e investimenti per un valore di circa 10 miliardi di euro, che sosterrà i progetti di sviluppo delle comunità locali e delle università. Sempre dal 1 gennaio, tutti i dipendenti statali riceveranno annualmente due salari come indennità di mensa.
Analisi Borsa – L’Autorità di Vigilanza Finanziaria esaminerà le transazioni avvenute il 19 dicembre alla Borsa di Bucarest, in quanto si sospetta un abuso di mercato. In caso di inosservanza della legge, l’Autorità adotterà delle misure che verranno rese pubbliche. Il 19 dicembre, la Borsa ha registrato un calo record, soprattutto per le azioni delle banche e delle compagnie energetiche, in seguito all’annuncio del ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici, sulle misure fiscali adottate successivamente dal Governo.
Disoccupazione – A fine novembre, il tasso della disoccupazione in Romania era del 3,3%, in calo rispetto al mese precedente e inferiore al livello registrato alla fine dello stesso mese del 2017. L’Agenzia Nazionale Occupazionale informa che, a fine novembre, si contavano oltre 289.000 disoccupati, di cui più di 57.000 ricevevano l’indennità. La maggioranza dei senza lavoro era in età compresa tra i 40 e i 49 anni.
Eurobarometro – Il 52% dei romeni ha un’immagine positiva sull’UE, rispetto alla media comunitaria del 43%. Lo rileva un Eurobarometro, stando al quale la metà dei romeni si fida dell’UE, considerando di aver anche voce nell’Unione. Il 56% dei romeni ha una percezione positiva sull’economia europea, mentre il 48% si dichiara ottimista sulla situazione del mercato del lavoro. Inoltre, 20 anni dopo l’introduzione della moneta unica, il sostegno all’Unione economica e monetaria e all’euro si riconferma ad un livello record: tre quarti degli intervistati nell’eurozona sono a favore della moneta unica. D’altra parte, la migrazione resta la principale preoccupazione all’interno dell’UE, e viene menzionata per due volte in più rispetto al terrorismo.