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22.12.2014

Bucarest — 25 anni fa, il 22 dicembre del 1989, la fuga della coppia di dittatori, Nicolae ed Elena Ceausescu da Bucarest, sotto la pressione delle centinaia di migliaia di manifestanti, segnava il crollo della dittatura comunista in Romania. I due sono stati ulteriomente, catturati e, dopo un breve processo, giustiziati il 25 dicembre. Scoppiata il 16 dicembre del 1989 a Timisoara (nell’ovest della Romania), la rivoluzione anticomunista si è propagata rapidamente nella capitale Bucarest e nelle grandi città. Oltre 1000 persone sono morte e quasi 3.400 ferite. La Romania è l’unico Paese dell’Est Europa dove il crollo del regime comunista è avvenuto con spargimento di sangue e in cui i leader comunisti sono stati giustiziati.

22.12.2014
22.12.2014

, 22.12.2014, 16:19

Bucarest — 25 anni fa, il 22 dicembre del 1989, la fuga della coppia di dittatori, Nicolae ed Elena Ceausescu da Bucarest, sotto la pressione delle centinaia di migliaia di manifestanti, segnava il crollo della dittatura comunista in Romania. I due sono stati ulteriomente, catturati e, dopo un breve processo, giustiziati il 25 dicembre. Scoppiata il 16 dicembre del 1989 a Timisoara (nell’ovest della Romania), la rivoluzione anticomunista si è propagata rapidamente nella capitale Bucarest e nelle grandi città. Oltre 1000 persone sono morte e quasi 3.400 ferite. La Romania è l’unico Paese dell’Est Europa dove il crollo del regime comunista è avvenuto con spargimento di sangue e in cui i leader comunisti sono stati giustiziati.



Bucarest — Il neo presidente romeno, Klaus Iohannis, ha avuto, oggi, un colloquio con il premier Victor Ponta, sulle priorità del governo, l’attualità politico-economica e le prospettive della collaborazione istituzionale tra la Presidenza e il Governo. Il presidente Iohannis ha annunciato che, a breve, convocherà per consultazioni i partiti politici, per decidere insieme gli obiettivi paese da assumersi e un calendario con tappe e azioni. Klaus Iohannis ha prestato, ieri, giuramento come presidente della Romania, nella seduta congiunta solenne del Senato e della Camera. Il neo capo dello stato ha dichiarato di essere grato e onorato delle fiducia che i cittadini gli hanno dato eleggendolo come presidente. Iohannis ha promesso ai romeni un cambiamento profondo della società, un paese senza corruzione, con una classe politica riformata.



Bucarest — La Finanziaria 2015, adottata, ieri, dal Parlamento di Bucarest, è costruita su un deficit dell’1,8% del Pil, un’inflazione del 2,2% e una crescita economica del 2,5%. Il premier Victor Ponta ha precisato che la Finanziaria prevede misure di crescita economica, di creazione di posti di lavoro, di aumento delle pensioni, degli assegni per i bambini e delle indennità per disabilità. Il capo dell’Esecutivo ha precisato che l’anno prossimo non aumenteranno le tasse e imposte, sarà mantenuta l’aliquota unica del 16% per l’imposta sui redditi e la lotta all’evasione fiscale continuerà. Sempre ieri, il Parlamento ha adottato anche la bozza della previdenza sociale 2015.



Bruxelles — La Commissione Europea ha adottato i primi due programmi operativi 2014-2020 per la Romania, che puntano sull’aumento della competitività e l’assistenza tecnica nell’implementazione dei fondi europei. Lo si legge in un comunicato inviato, oggi, dall’Esecutivo europeo. I due programmi rappresentano un investimento totale di 1,53 miliardi di euro nell’economia reale della Romania. Si tratta del Programma Operativo Assistenza Tecnica, per un valore di 251 milioni di euro, di cui 212 milioni rappresentano il contributo europeo, e del Programma Operativo per la Competitività, un investimento di 1,58 miliardi di euro, di cui 1,32 miliardi contributo europeo. Il Programma di Assistenza Tecnica è volto a sostenere gli sforzi dell’Amministrazione di aumentare il tasso di assorbimento dei fondi europei e il Programma per la Competitività si propone di incentivare l’innovazione che risponde ai bisogni reali dell’economia. Stando al commissario europeo per le Politiche Regionali, Corina Cretu, la rapida adozione di questi programmi è un forte segnale di sostegno che la Commissione trasmette alla Romania.



Chisinau — La Moldova importerà gas naturali dalla Romania attraverso il gasdotto Iassi-Ungheni, dopo che il contratto di compravendita è stato firmato, lunedi’, a Chisinau. I rifornimenti di gas romeno all’ex repubblica sovietica inizierà il 1 gennaio del 2015, e il suo prezzo sarà di 277 dollari/mille metri cubi, con 55 dollari in meno rispetto al gas russo. Attualmente, la Moldova compra gas naturali solo dalla Russia. Lungo 43 km, il gasdotto Iaşi-Ungheni è stato inaugurato ufficialmente ad agosto. La sua capacità è di 1,5 miliardi di metri cubi, superiore al consumo annuo della Moldova.



Chisinau – I partiti proeuropei della confinante Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona) continuano i negoziati sulla formazione di una coalizione di governo. Il Partito Liberale-Democratico, il Partito Democratico e il Partito Liberale hanno ottenuto 55 dei 101 seggi del nuovo Legislativo, un numero sufficiente per formare una maggioranza parlamentare in vista della votazione del governo, ma insufficiente per votare il presidente o per modificare o cambiare la Costituzione. Le politiche in Moldova si sono tenute il 30 novembre, e il futuro legislativo di Chisinau è obbligato a riunirsi entro al massimo un mese, ossia entro il 30 dicembre.



Bruxelles — Tre giovani romeni beneficeranno dei grant destinati ai ricercatori ad inizio carriera concessi dal Consiglio Europeo della Ricerca. Ciascuno dei grant ha un valore fino a 2 milioni di euro. In base alle somme concesse, i ricercatori scelti svolgeranno in Europa attività di ricerca per 5 anni. I progetti selezionati coprono un’ampia gamma di temi, tra cui i capi di abbigliamento di materiali tessili elettronici, alimentati con il calore del corpo o il contrasto delle infiammazioni causate dal cancro. Creato nel 2007, il Consiglio Europeo della Ricerca è la prima agenzia dell’Ue dedicata al supporto della ricerca scientifica di frontiera. Finora, attraverso questi programmi sono stati finanziati oltre 4.500 ricercatori di alto livello in diverse tappe della loro carriera.


(traduzione di Adina Vasile)

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