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22.11.2024

Elezioni: iniziato il voto all'estero per il primo turno delle presidenziali in Romania/Schengen: accordo a Budapest tra i ministri dell'Interno di Romania, Bulgaria, Austria e Ungheria, insieme alla commissaria europea, Ylva Johansson, sull'ingresso di Romania e Bulgaria nell'area di libera circolazione anche con le frontiere terrestri dal 1° gennaio

22.11.2024
22.11.2024

22.11.2024, 16:56

Elezioni – E’ iniziato il voto all’estero per il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania. Si sta già votando in Nuova Zelanda, Australia, Giappone e Corea del Sud. Secondo l’Autorità Elettorale Permanente, finora sono andati alle urne decine di migliaia di elettori della diaspora, che si aggiungono agli oltre 4.200 che hanno già votato per corrispondenza. Le votazioni all’estero si svolgeranno per tre giorni, dal 22 al 24 novembre. Nel paese, i romeni potranno votare per il prossimo presidente domenica dalle ore 7 alle 21. Il voto potrà essere prorogato solo nel caso in cui ci saranno ancora elettori nel seggio elettorale. Quasi 19.000 seggi elettorali sono organizzati nel Paese e 950 all’estero. Il numero più alto di seggi elettorali all’estero si trova in Italia – 158. Seguono Spagna – 147 e Gran Bretagna – 107. In lizza per la massima carica nello stato ci sono 13 candidati: 10 sostenuti dai partiti politici e 3 indipendenti. Sempre domenica, a Bucarest, sarà organizzato un referendum locale su tre questioni relative ai problemi amministrativi – la distribuzione delle entrate fiscali, il rilascio dei permessi di costruzione, nonché la lotta contro il consumo di stupefacenti. Per la convalida del referendum, è necessaria un’affluenza del 30%.

 

Schengen – I ministri dell’Interno di Romania, Bulgaria, Austria e Ungheria, insieme alla commissaria europea, Ylva Johansson, hanno concordato, a Budapest, che la Romania e la Bulgaria possano aderire all’Area Schengen anche con le frontiere terrestri a partire dal prossimo 1° gennaio. La decisione finale sarà presa durante la riunione dei ministri dell’Interno dell’Unione Europea il mese prossimo, a Bruxelles. “La Romania è un garante della sicurezza in Europa e l’ingresso del nostro Paese nello spazio Schengen rafforzerà lo spazio di libera circolazione”, ha sottolineato il ministro Cătălin Predoiu. Presente a Budapest, il primo ministro Marcel Ciolacu ha accolto con soddisfazione l’accordo raggiunto dai ministri degli Interni  per la piena adesione della Romania allo spazio Schengen. Anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha accolto con soddisfazione l’esito favorevole dei colloqui informali svoltisi a Budapest. “Nel 2025, lo spazio Schengen diventerà più forte”, ha scritto il capo della Commissione in un post sui social. Anche la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha accolto con soddisfazione “l’evoluzione positiva legata alla piena adesione allo spazio Schengen di Romania e Bulgaria”. La Romania e la Bulgaria hanno aderito parzialmente a Schengen a fine marzo, attraverso l’eliminazione dei controlli alle frontiere aeree e marittime. Tuttavia, i controlli ai confini terrestri sono rimasti in vigore a causa del veto dell’Austria, motivato dalle preoccupazioni di Vienna sull’immigrazione clandestina.

 

Energia – Il Governo di Bucarest ha adottato la Strategia Energetica Nazionale per i prossimi 10 anni, fino al 2035, con la prospettiva del 2050. Si tratta del primo documento programmatico di questo tipo approvato dal Governo negli ultimi 17 anni. Il documento stabilisce indicazioni chiare per lo sviluppo del settore, ovvero sicurezza energetica, energia pulita, efficienza energetica, accessibilità e competitività economica, mercati efficienti, innovazione e digitalizzazione. Stando al Ministero dell’Energia di Bucarest, adottando questa strategia, la Romania dimostra un chiaro impegno per un futuro energetico sicuro, accessibile e pulito. La Romania mira a proteggere le infrastrutture critiche, ridurre la dipendenza dalle importazioni attraverso l’utilizzo delle proprie risorse nonchè digitalizzare il settore.

 

Difesa – La firma dell’accordo con gli Stati Uniti per l’acquisto degli aerei F-35 rappresenta un passo in avanti decisivo per la Romania nella direzione di una difesa nazionale moderna, efficiente e ben collegata con i nostri partner internazionali. Lo ha dichiarato il premier Marcel Ciolacu, presente alla cerimonia di firma del Protocollo relativo al lancio del programma di transizione delle Forze Aeree Romene ai caccia F-35 di quinta generazione. Il documento è stato firmato dal ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, e dall’ambasciatrice degli Stati Uniti a Bucarest, Kathleen Kavalec.

 

Difesa – Militari americani che fanno parte del 57/o reggimento di artiglieria, stanno svolgendo un’esercitazione di difesa aerea a corto raggio in Romania, con l’obiettivo di consolidare e difendere lo spazio aereo della NATO. Secondo il tenente colonnello Andre Ruff, “si tratta di un’esercitazione di routine, puramente difensiva, che sostiene le capacità di difesa antiaerea della Romania e dà fiducia ai cittadini attraverso misure di difesa visibili e integrate”. L’esercitazione “Southern Shield”, iniziata il 14 novembre e coordinata dal Comando delle Forze Armate americane in Europa, in collaborazione con le strutture militari romene, dimostra il fermo impegno degli Stati Uniti nei confronti della Romania e della NATO, indica il Ministero della Difesa in un comunicato.

 

CPI – Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che continuerà a difendere il Paese in ogni modo. L’affermazione fa seguito alla decisione della Corte Penale Internazionale di emettere un mandato di arresto nei suoi confronti per crimini di guerra e contro l’umanità. Netanyahu considera la decisione della Corte un atto antisemita, mentre il presidente di Israele e il capo del Parlamento l’hanno qualificata come un attacco alla giustizia e alla verità. Il presidente americano uscente Joe Biden ha definito “scandalosi” i mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale nei confronti di Netanyahu e del suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. Sempre ieri, la stessa corte ha emesso un mandato d’arresto anche nei confronti del capo dell’ala militare di Hamas, Mohammed Deif, sempre per crimini di guerra e contro l’umanità. A Bucarest, il Ministero degli Affari Esteri afferma che non è possibile mettere sullo stesso piano Israele, una democrazia, assieme a organizzazioni terroristiche come Hamas o Hezbollah. “Nel contesto attuale in Medio Oriente, in cui tutti gli sforzi devono avere come obiettivo la ricerca di soluzioni politiche, qualsiasi iniziativa deve mirare un accordo per il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e la limitazione della crisi umanitaria a Gaza”, precisa il Ministero degli Esteri romeno.

 

Meteo – In Romania le temperature segneranno un calo rispetto al giorno precedente, più accentuato nelle regioni meridionali e sudorientali, con valori inferiori alla media stagionale. Le temperature massime di domani oscileranno tra -2 e 10 gradi, mentre le minime tra -10 e 1 grado. Diverse province del centro-est sono interessate da un’allerta gialla per intensificazioni del vento e nevicate nelle zone alte. A causa del maltempo, il traffico stradale e aereo è stato interrotto oggi in diverse zone del Paese. Le manovre nei porti sul Mar Nero sono state sospese.

 

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