22.10.2019
Romania-Giappone – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, accompagnato dalla consorte Carmen, ha partecipato, a Tokyo, alla cerimonia di proclamazione dell’imperatore Naruhito del Giappone. Naruhito ha proclamato ufficialmente la sua salita al trono alla presenza di oltre 180 alte cariche straniere, tra cui il Principe Carlo, erede della corona britannica, Re Filippo VI di Spagna e la regina Letizia. Il presidente Iohannis ha partecipato anche al banchetto imperiale che ha fatto seguito alla cerimonia. Ieri, il capo dello stato romeno ha incontrato il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, il presidente della Finlandia, Sauli Niinisto, e oggi l’omologo lettone, Egils Levits. L’imperatore Naruhito ha assunto le prerogative imperiali dal 1 maggio scorso, in seguito alla decisione del padre, l’Imperatore Akihito, di abdicare.
România Internațional, 22.10.2019, 16:57
MCV – La ministra della Giustizia, Ana Birchall, ha dichiarato che il rapporto MCV sulla Romania è uno critico e, in tal senso, convocherà d’urgenza la competente commissione nazionale per la stesura di un piano d’azione comune. Nell’ambito della relazione di valutazione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica, la Commissione Europea ha criticato oggi la Romania per aver dovuto esprimere, in diverse occasioni, le sue preoccupazioni sullo stato di diritto. Nel documento si legge che le evoluzioni relative alla riforma nel campo della giustizia e la lotta alla corruzione in Romania nei primi mesi del 2019, hanno destato serie preoccupazioni per l’Esecutivo comunitario. La CE ha espresso rammarico per il fatto che, dal precedente rapporto MCV, pubblicato a novembre 2018, le autorità di Bucarest non hanno attuato le raccomandazioni relative alla revisione delle leggi sulla giustizia, e non hanno seguito quelle volte a fermare l’entrata in vigore delle modifiche ai Codici penale e di procedura penale. Le istituzioni chiave in Romania devono dimostrare un fermo impegno per l’indipendenza della magistratura e la lotta alla corruzione e garantire l’efficacia delle garanzie nazionali e del sistema di controllo e di equilibrio. Deplorando il fatto che la Romania non abbia attuato le raccomandazioni aggiuntive formulate a novembre 2018, la CE continuerà a seguire da vicino l’evoluzione della situazione attraverso il Meccanismo di Cooperazione e Verifica, si legge nel comunicato della Commissione. La Romania viene monitorata in materia di giustizia e affari interni dal 2007, quando è entrata a far parte dell’UE.
Schengen – Il futuro ingresso a Schengen di Croazia, Bulgaria e Romania renderebbe l’Unione europea più attrezzata per proteggere questo spazio comune di libera circolazione. Lo ha dichiarato a Strasburgo il Commissario europeo per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos. La Commissione Europea ha deciso oggi che Zagabria riunisce i criteri tecnici per entrare a Schengen. Avramopoulos ha ricordato che oltre 400 milioni di cittadini dell’UE possono ora circolare liberamente, senza controlli ai confini, in 22 Paesi dell’UE e in quattro Paesi non-UE associati. Il commissario europeo ha sottolineato che lo spazio Schengen è la più grande area di libera circolazione al mondo. Previsto inizialmente per marzo del 2011, l’ingresso di Romania e Bulgaria è stato ripetutamente rimandato a causa dell’opposizione di alcuni stati membri, che hanno invocato la mancanza di riforme nel campo della giustizia.
Politica – Dopo le consultazioni svolte la scorsa settimana, il primo ministro designato, il leader liberale Ludovic Orban, ha programmati colloqui con i leader di ALDE, USR, PMP, UDMR e Pro Romania, che hanno votato la sfiducia al gabinetto di minoranza presieduto dalla socialdemocratica Viorica Dancila. Stando a Orban, i partner di discussioni sarebbero disposti a sostenere un governo monocolore liberale. Ludovic Orban ha precisato che la lista con le proposte di ministri e il programma di governo sarà pronta entro venerdì e che la direzione del Parlamento si riunirà la prossima settimana per stabilire il calendario delle audizioni, in vista dell’investitura prevista per mercoledi prossimo. La Romania ha bisogno al più presto di un governo legittimo, con la piena capacità di esercitare l’autorità, ha detto il premier designato.
Giustizia – In seguito a quanto trapelato nei media, la Direzione Nazionale Anticorruzione ha deciso di verificare alcuni progetti finanziati da fondi europei che, qualche anno fa, ha visto coinvolta un’impresa controllata dal leader dell’USR, Dan Barna, candidato alle elezioni presidenziali di novembre. Lo hanno confermato fonti giudiziarie per Radio Romania. Barna ha dichiarato che metterà a disposizione dei procuratori anticorruzione tutte le informazioni che possiede. La scorsa settimana, anche il Dipartimento Antifrode del governo ha avviato dei controlli collegati a Barna, considerati dal leader dell’USR come azioni politiche. Problemi anche per la premier in carica, Viorica Dăncilă, candidata socialdemocratica alle presidenziali. Il ministro dei Trasporti nel suo gabinetto, Răzvan Cuc, è stato accusato dall’ex direttrice della compagnia di bandiera Tarom, Mădălina Mezei, di averle sollecitato di tenere a terra gli aerei nel giorno in cui si votava la sfiducia contro il governo PSD, per impedire ad alcuni parlamentari di partecipare al voto. La Mezei è stata ascoltata dal DNA come testimone. Il ministro Cuc sta tenendo in considerazione l’idea di sporgere denuncia contro l’ex direttrice della Tarom per aver indotto in errore gli inquirenti.
Esercitazione – Dal 21 al 27 ottobre, più di 1.000 militari e nove bastimenti delle forze navali romene e di alcuni alleati della NATO partecipano alla FALL STORM 19, una delle esercitazioni più importanti organizzate nel sud-est della Romania, comprese le acque territoriali e internazionali del Mar Nero. Le esercitazioni mirano ad aumentare l’interoperabilità e a migliorare la capacità di pianificazione e di guida delle forze a livello multinazionale e interistituzionale. Nella FALL STORM 19, oltre alle Forze Navali, sono coinvolte le forze Aeree e Terrestri dell’esercito romeno.
Turismo – Il 31 luglio 2019, in Romania si contavano 38 hotel 5 stelle, due in più rispetto all’anno precedente. Lo rilevano i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, indicando che oltre il 75% degli alberghi erano classificati a 3 e 4 stelle. Come capienza totale di alloggio, la maggior parte si trova in hotel, agriturismi e ostelli. Secondo l’INS, come aree turistiche, la maggiore disponibilità di alloggio si trova nella capitale Bucarest, nei capoluoghi provinciali, sul litorale del Mar Nero, nelle località montane e termali, nonchè nel Delta del Danubio.