22.04.2023
Visita – Il presidente romeno Klaus Iohannis effettua oggi una visita ufficiale in Cile, la prima di questo livello negli ultimi 10 anni, al fine di rafforzare la collaborazione politica, gli scambi economici, consolidare la cooperazione settoriale tra i due Paesi e incoraggiare i contatti interumani. La cooperazione in piano multilaterale, gli aspetti legati al clima di sicurezza nel vicinato dei due Paesi, il consolidamento della democrazia a livello globale, la difesa dei diritti umani e la lotta ai mutamenti climatici, compresa leducazione climatica, sono temi all’ordine del giorno. Nel prossimo periodo, la Romania inaugurerà il primo lettorato di lingua romena in America Latina, presso l’Università di Cile, con il sostegno dellIstituto della Lingua Romena. In precedenza, Iohannis si è recato in Brasile e dopo la visita in Cile andrà in Argentina.
Estradizione – Lex presidente del consiglio provinciale di Neamţ (nord-est), il socialdemocratico Ionel Arsene, non sarà estradato dallItalia in Romania, dove dovrà scontare una pena detentiva di sei anni e otto mesi per atti di corruzione. Un tribunale italiano ha respinto la richiesta di estradizione delle autorità romene. Il politico è fuggito dalla Romania poco prima che fosse pronunciata la sentenza definitiva. Ha scelto di andare in Italia, dove hanno trovato rifugio anche altri romeni condannati dalla giustizia romena. La corrispondente di Radio Romania a Roma precisa che in Italia lestradizione è condizionata dal cosiddetto requisito della “doppia incriminazione”. Ciò significa che latto che è l’oggetto del procedimento penale per il quale si chiede lestradizione deve essere considerato reato sia nel diritto penale italiano che in quello straniero.
Romania-Italia – Il Segretario di Stato per gli Affari Strategici presso il Ministero degli Affari Esteri romeno, Iulian Fota, ha effettuato una visita in Italia, dove ha intrattenuto colloqui con Maria Tripodi, Segretario di Stato presso il Ministero degli Affari Esteri e del Commercio Internazionale dellItalia. Secondo un comunicato stampa trasmesso dal Ministero romeno, i due funzionari hanno affrontato temi come il consolidamento della cooperazione bilaterale, il deterioramento della situazione della sicurezza regionale a seguito dellaggressione della Russia contro lUcraina, le misure per rafforzare la sicurezza nella regione del Mar Nero, il rafforzamento della posizione della NATO sul fianco orientale, il proseguimento del sostegno allUcraina, nonché alla Repubblica di Moldova e alla Georgia. Sono state affrontate anche le sfide alla sicurezza nei Balcani occidentali, in Medio Oriente e in Africa e le azioni allinterno della NATO e dellUE per contrastarle. In tale contesto, il Segretario di Stato romeno ha ringraziato lItalia per il suo contributo al rafforzamento della posizione di deterrenza e difesa della NATO in Romania e della sicurezza nel Mar Nero e nei Balcani occidentali. Fota si è recato anche al Comando Congiunto NATO di Napoli, dove si sono svolti incontri con il capo del comando, lammiraglio Stuart Munsch, e con il suo vice, il tenente generale Stephen Kelsey. Le discussioni hanno evidenziato il fatto che la sicurezza della Romania è garantita e che ogni centimetro del territorio nazionale è e sarà difeso, si rileva nel comunicato citato.
Profughi – Circa 212.800 persone, cittadini romeni e stranieri, con oltre 57.600 mezzi di trasporto, hanno espletato, venerdì, le formalità di controllo alle frontiere sia in entrata che in uscita – informa lIspettorato Generale della Polizia di Frontiera (IGPF) della Romania. Secondo un comunicato inviato oggi ai media, 92.051 persone sono entrate in Romania, di cui 7.793 cittadini ucraini. A partire dal 10 febbraio 2022, due settimane prima che lesercito russo invadesse il loro Paese, più di un milione di cittadini ucraini sono entrati in Romania. La maggior parte ha proseguito verso i paesi dellEuropa occidentale, ma oltre centomila hanno scelto di rimanere qui. Il governo di Bucarest ha deciso che le persone che ospitano rifugiati dallUcraina riceveranno le somme relative alle spese di vitto e alloggio solo per il periodo rimanente fino alla fine di questo mese. Successivamente, verranno applicate nuove disposizioni, approvate tramite ordinanza d’urgenza. Pertanto, a partire dal 1° maggio, le persone che arrivano in Romania dalla zona di conflitto in Ucraina riceveranno una somma forfettaria mensile per quattro mesi per coprire i loro bisogni immediati, vitto e alloggio. I soldi saranno stanziati dal bilancio degli ispettorati per le situazioni di emergenza. Dopo i quattro mesi, il sostegno finanziario coprirà solo le spese di alloggio fino alla fine dellanno, e i rifugiati sono incoraggiati a registrarsi presso le agenzie per limpiego per avere accesso a tutte le misure di sostegno per loccupazione o in caso di disoccupazione, valide anche per i cittadini romeni.
Sciopero – In Romania, i sindacati dellistruzione hanno iniziato a raccogliere firme per avviare uno sciopero generale, dato che le loro richieste non sono state risolte. Secondo un comunicato inviato sabato ai media, la decisione di ricorrere a questa forma estrema di protesta è tanto più giustificata in quanto, attraverso la bozza di Ordinanza dUrgenza relativa ad alcune misure fiscali e di bilancio, la proroga di alcune scadenze, nonché per la modifica e il completamento di alcuni documenti normativi, che devono essere discussi nella coalizione di governo PSD-PNL-UDMR, lEsecutivo intende prendere decisioni con un ulteriore impatto negativo per i dipendenti dellistruzione. Fino allinizio dello sciopero generale, la Federazione dei Sindacati Liberi nellEducazione (FSLI), la Federazione dei Sindacati nellEducazione (FSE) Spiru Haret e la Federazione Sindacale Nazionale (FNS) Alma Mater torneranno a picchettare la sede del governo il 25 e 26 aprile, mentre il 10 maggio organizzeranno una marcia di protesta dove sono attesi oltre 15.000 iscritti al sindacato.
Ucraina – “Il piano del presidente russo Vladimir Putin per dividere la comunità euro-atlantica è fallito. Sosterremo lUcraina finché sarà necessario” – ha affermato il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, il quale ha partecipato a una nuova riunione del Gruppo di contatto per lUcraina, organizzata a Ramstein, in Germania. Secondo un comunicato del Ministero della Difesa romeno, Tîlvăr ha trasmesso il sostegno della confinante Romania al diritto allautodifesa dellUcraina. Nel contesto dellincontro, il ministro romeno ha sostenuto la necessità di appoggiare gli Stati della zona del Mar Nero esposti a minacce ibride, attacchi informatici e azioni di propaganda e disinformazione della Federazione Russa, come la Repubblica di Moldova e la Georgia.
Europei di Lotta – La romena Alexandra Nicoleta Anghel ha vinto la medaglia doro agli Europei di lotta in Croazia, a Zagabria, nella categoria 72 chili, dopo aver sconfitto nella finale la turca Buşe Cavusoglu Tosun. Per Anghel si tratta del più importante risultato della sua carriera, dopo il bronzo europeo ottenuto nel 2018 a Kaspiisk (Russia) e il bronzo mondiale vinto lo scorso anno a Belgrado. Anghel ha vinto a Zagabria anche il secondo titolo continentale per la Romania, dopo quello vinto da Andreea Beatrice Ana, alla categoria 55 chili. Finora la delegazione romena ha ottenuto quattro medaglie, tutte nelle prove femminili, due doro e due di bronzo, vinte da Cătălina Axente nella categoria 76 chili e da Kriszta Tunde Incze nella categoria 65 chili.
România Internațional, 22.04.2023, 16:39