22.04.2016
Bucarest — Liviu Dragnea, presidente del Partito Social Democratico (PSD), il piu‘ importante partito di sinistra in Romania, è stato condannato definitivamente dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia a due anni di reclusione con sospensione per frode elettorale nel fascicolo Referendum“. La decisone è definitiva. L’anno scorso, in prima sentenza, Dragnea aveva ricevuto la pena di un anno con sospensione . Secondo i procuratori, nel 2012, in qualita` di segretario generale del PSD, Liviu Dragnea ha coordinato un meccanismo complesso con l’obiettivo di cambiare in modo fraudolento i risultati sulla partecipazione al voto nel referendum per le dimissioni dell’ex presidente di destra Traian Basescu. I procuratori affermano che Dragnea ha usato tutti i mezzi a disposizione per determinare i rappresentanti del PSD a livello territoriale di portare anche illegalmente le persone alle urne affinche il referendum possa essere validato.Il referendum non e‘ stato validato a causa di mancanza di cvorum, mentre Traian Basescu e‘ rimasto al potere fino alla fine del mandato nel 2014. Liviu Dragnea si considera inncocente considerando la sentenza profondamente ingiusta. Egli ha dichiarato di non ritirarsi dalla carica di presidente dei social-democrtatici, gesto richiesto dagli oppositori politici, per non destabilizzare il partito alla vigilia delle delle elezioni locali che si svolgeranno il 5 giugno. Sempre quest’anno, a novembre, in Romania si svolgeranno anche le elezioni parlamentari.
România Internațional, 22.04.2016, 16:52
Bucarest — Liviu Dragnea, presidente del Partito Social Democratico (PSD), il piu‘ importante partito di sinistra in Romania, è stato condannato definitivamente dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia a due anni di reclusione con sospensione per frode elettorale nel fascicolo Referendum“. La decisone è definitiva. L’anno scorso, in prima sentenza, Dragnea aveva ricevuto la pena di un anno con sospensione . Secondo i procuratori, nel 2012, in qualita` di segretario generale del PSD, Liviu Dragnea ha coordinato un meccanismo complesso con l’obiettivo di cambiare in modo fraudolento i risultati sulla partecipazione al voto nel referendum per le dimissioni dell’ex presidente di destra Traian Basescu. I procuratori affermano che Dragnea ha usato tutti i mezzi a disposizione per determinare i rappresentanti del PSD a livello territoriale di portare anche illegalmente le persone alle urne affinche il referendum possa essere validato.Il referendum non e‘ stato validato a causa di mancanza di cvorum, mentre Traian Basescu e‘ rimasto al potere fino alla fine del mandato nel 2014. Liviu Dragnea si considera inncocente considerando la sentenza profondamente ingiusta. Egli ha dichiarato di non ritirarsi dalla carica di presidente dei social-democrtatici, gesto richiesto dagli oppositori politici, per non destabilizzare il partito alla vigilia delle delle elezioni locali che si svolgeranno il 5 giugno. Sempre quest’anno, a novembre, in Romania si svolgeranno anche le elezioni parlamentari.
Bucarest — In Romania, rappresentanti del Ministero delle Finanze e della Televisione pubblica (TVR) hanno avuto un incontro dopo che quest‘ultima e` stata ritirata la qualita` di membro dell’Unione Europea di Radio-Televisione (EBU) . Alla stesso tempo, la Romania perde il diritto di partecipare all’Eurofestival, che si svolgerà quest’anno a Stoccolma. Le decisioni arrivano come consequenza della situazione generata dal mancato pagamento dei debiti accumulati verso l’EBU dalla televisione pubblica romena negli ultimi 8 anni. Si tratta di una situazione senza precedenti a livello dell’EBU, la Televisione romena (TVR) essendo la prima esclusa dall’associazione. D’altra parte, anche l’esclusione di un paese dall’Eurofestival rappresenta sempre una prima. Recentemente, la direzione della televisione pubblica romena, che sta attraversando una grave situazione finanziaria, aveva informato che anche altre importanti competizioni come gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Rio potrebbero non essere trasmesse a causa della mancanza delle finanze.
Bucarest – Il premier romeno Dacian Cilos ha annunciato che il Governo intende “resettare” il quadro di lavoro e “riavviare” il processo di elaborazione di un ordinanza durgenza con lo scopo di ottenere non tanto il cambiamento della legge attuale sulla retribuzione ma un suo aggiustamento, con accento sulla griglia dei livelli retributivi, entro i limiti del buget. Ciolos ha discusso a Bucarest assieme al nuovo ministro del lavoro del lavoro, Dragos Paslaru, con sindacati e patronati sulla legge per la retribuzione nel settore pubblico. Secondo Paslaru, il Governo ha preparato una nuova variante dellordinanza per la retribuzione unitaria, che potrebbe essere adottata il primo giugno e applicata dal prossimo autunno. Secondo il ministro, gli stipendi bassi aumenteranno per primi, mentre poi saranno eliminate le inequità dal sistema anche per le persone che ricevono stipendi medi o alti. I leaders sindacali non sostengono liniziativa.
XXX — I rappresentanti di oltre 170 paesi si sono riuniti a New York, per firmare un accordo internazionale storico per la cessazione del riscaldamento globale raggiuno a Parigi l’anno scorso. Il documento entrera’ in vigore, pero’ nel momento sara’ ratificato da 55 paesi che rispondono di 55% della quantita di emissioni di gas con effetto serra, possibilmente nel 2017. Dalla tribuna dell’ONU, il presidente francese, Frncois Hollande ha chiamato all’attuazione dell’accordo che prevede il mantenimento sotto il livello di 2 gradi Celsius dell’aumento delle temperature globali
Londra — Il presidente americano, Barak Obama, si trova in visita ufficiale a Londra con lo scopo di covningere gli elettori britannici di non rinunciare all’appartenenza all’UE, prima del referendum del 23 giugno. Obama chiederà ai britannici di votare a favore della permanenza dell’UE, per mantenere il benessere del paese, il “rapporto speciale” con gli USA e la coesione dell’Occidente. Anteriormente il leader della Casa Bianca si e’ trovato in Arabia Saudita per partecipare ad riunione di cooperazione del Golfo.