22.03.2024 (aggiornamento)
UE: il presidente della Romania, Klaus Iohannis, al Consiglio Europeo di Bruxelles/Moldova: Parlamento vara Dichiarazione per l'integrazione europea
Newsroom, 22.03.2024, 21:04
UE – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha partecipato a Bruxelles alla riunione del Consiglio Europeo e al Vertice Euro allargato. Iohannis ha sottolineato che l’Ucraina deve rimanere una priorità nell’agenda europea, accogliendo con favore i recenti sviluppi riguardanti l’accordo per concederle ulteriore sostegno. Iohannis ha ribadito che la Romania rimane uno dei fedeli sostenitori dell’Ucraina, continuando a fornire assistenza, soprattutto a livello umanitario, militare e di transito dei cereali. Inoltre, il presidente della Romania ha sottolineato l’importanza di continuare il sostegno europeo fornito alla Repubblica di Moldova, a confronto con minacce ibride senza precedenti da parte della Federazione Russa, nel contesto preelettorale attraversato. D’altra parte, la Commissione Europea ha proposto oggi l’imposizione di tariffe aggiuntive alle importazioni di cereali dalla Russia e dalla Bielorussia, nel tentativo di impedire Mosca e Minsk di denaturare i mercati dell’UE, nonchè di calmare gli agricoltori europei che protestano contro le importazioni a basso costo. Secondo la Commissione, le nuove tariffe dovrebbero limitare anche la capacità della Russia di finanziare la guerra in Ucraina, nonchè di ridurre le vendite di cereali rubati al Paese invaso. Non in ultimo, i leader europei hanno adottato all’unanimità una dichiarazione più critica nei confronti di Israele, in cui chiedono una tregua umanitaria immediata. Inoltre, il Consiglio Europeo ha sollecitato allo Stato israeliano di non avviare un’operazione militare a Rafah, zona dove si è rifugiata gran parte della popolazione di Gaza.
Moldova – Il Parlamento di Chișinău ha adottato una Dichiarazione sull’integrazione europea della Repubblica di Moldova, in cui esprime la convinzione che solo l’adesione all’UE garantirà il suo futuro di Stato sovrano, neutrale e democratico. I deputati chiedono ai cittadini unità e solidarietà per il consolidamento del dialogo politico e sociale in nome dell’interesse nazionale e di questo obiettivo strategico: l’adesione all’UE. Nel documento viene sottolineato che da decenni l’Unione Europea è un “partner affidabile” della Repubblica di Moldova, alla quale ha fornito sostegno logistico e finanziario “disinteressato” per la soluzione dei problemi interni. Lo scorso dicembre, il Consiglio Europeo ha deciso di avviare i negoziati di adesione della Repubblica di Moldova all’UE.
Giustizia – Secondo una bozza di ordinanza varata dal Governo, i latitanti fuggiti dalla Romania saranno costretti a pagare le spese per il loro rimpatrio. I nuovi provvedimenti riguardano anche le persone indagate, ha precisato la ministra della Giustizia, Alina Gorghiu, spiegando che la legge prevede due situazioni: quando il latitante sfugge all’accusa o al processo, oppure quando il condannato sfugge all’esecuzione della pena. La Gorghiu ha sottolineato che lo Stato romeno ha pagato l’anno scorso oltre 10 millioni di lei (circa 2 milioni di euro) per riportare nel paese 800 condannati. Sulla lista dei latitani romeni più noti si ritrovano, tra gli altri, l’ex sindaco di Bucarest, il medico Sorin Oprescu, Alina Bica (ex capo della DIICOT), Mario Iorgulescu (figlio del presidente della Lega calcio), oppure il principe Paul Philippe (nipote del re Carlo II).
Elezioni – Il PSD e il PNL, i due partiti che formano la coalizione governativa in Romania, hanno convalidato i candidati che si ritroveranno sulla lista comune per le elezioni europee del prossimo 9 giugno. In cima alla lista, tra le 20 posizioni ritenute ammissibili, non si trova più l’indipendente Ramona Chiriac, capo della Rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest, la quale ha rinunciato alla candidatura per motivi personali. Nella maggior parte dei casi, entrambi i partiti mantengono in corsa deputati attuali, ma compaiono anche nuovi nomi. Da parte del PSD sono presenti, tra gli altri, l’ex primo ministro Mihai Tudose, Gabriela Firea, ex ministro della Famiglia, Gheorghe Cârciu, attuale segretario di stato per i Romeni nel Mondo, o gli eurodeputati Dan Nica e Victor Negrescu. Tra i candidati proposti dal PNL si annoverano Adina Vălean – attuale commissario europeo ai Trasporti, Virgil Popescu – ex ministro dell’Energia o gli eurodeputati Rareş Bogdan, Siegfried Mureşan, Dan Motreanu, Gheorghe Falcă o Daniel Buda. La lista sarà ultimata la prossima settimana. Oltre alle europee, il 9 giugno si terranno anche le elezioni amministrative. Sempre quest’anno sono previste le elezioni presidenziali a settembre e le politiche a dicembre.
Investimenti – Il Governo romeno ha firmato il contratto per la costruzione dell’Ospedale Regionale d’Urgenza di Craiova. Il progetto prevede un edificio di otto piani, oltre 800 posti letto per i pazienti ricoverati, 19 sale operatorie, 38 spazi per servizi diagnostici e terapeutici, nonché quasi 1.600 posti auto. La nuova struttura fornirà assistenza medica a cinque province della regione sud-occidentale della Romania, vale a dire Dolj, Olt, Gorj, Mehedinţi e Vâlcea. Con un investimento di oltre due miliardi di euro, l’ospedale utilizzerà le migliori pratiche in termini di efficienza energetica. E’ la terza unità medica di questo tipo, dopo quelle che verranno costruite a Iași e Cluj.
Mutamenti climatici – I mutamenti climatici rappresentano una verità indiscutibile e per questo sono necessarie misure immediate. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente, Mircea Fechet, partecipando a una conferenza organizzata a Bucarest in occcasione della Giornata Mondiale dell’Acqua e della Meteorologia. Per l’occasione, iI Ministro ha fatto riferimento anche al conflitto in corso vicino ai confini della Romania, con conseguenze anche a livello ambiente. Sul tavolo delle discussioni dell’evento di Bucarest anche le modalità per garantire l’accesso all’acqua potabile a tutte le persone, lo sviluppo sostenibile, la salute pubblica o la sicurezza alimentare.