22.02.2015
Bucarest — Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, farà una visita lunedì a Parigi, dove incontrerà il collega francese, Laurent Fabius. Secondo il Ministero degli Esteri, il principale obiettivo della visita è il consolidamento e la diversificazione del dialogo politico e diplomatico fra Romania e Francia, in vista della riconferma degli impegni assunti dai due Paesi nel Partenariato Strategico bilaterale e nella relativa road-map. L’agenda della visita include anche colloqui con Michaëlle Jean, il segretario generale dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia e con il commissario generale francese agli investimenti, Louis Schweitzer. Tra gli argomenti in agenda: la cooperazione bilaterale, temi di attualità dell’agenda europea e di sicurezza, incluse le evoluzioni nel vicinato orientale, con accento sulla situazione in Ucraina e sull’iter europeo della Moldova, ma anche altri temi dell’agenda internazionale.
România Internațional, 22.02.2015, 16:07
Bucarest — Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, farà una visita lunedì a Parigi, dove incontrerà il collega francese, Laurent Fabius. Secondo il Ministero degli Esteri, il principale obiettivo della visita è il consolidamento e la diversificazione del dialogo politico e diplomatico fra Romania e Francia, in vista della riconferma degli impegni assunti dai due Paesi nel Partenariato Strategico bilaterale e nella relativa road-map. L’agenda della visita include anche colloqui con Michaëlle Jean, il segretario generale dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia e con il commissario generale francese agli investimenti, Louis Schweitzer. Tra gli argomenti in agenda: la cooperazione bilaterale, temi di attualità dell’agenda europea e di sicurezza, incluse le evoluzioni nel vicinato orientale, con accento sulla situazione in Ucraina e sull’iter europeo della Moldova, ma anche altri temi dell’agenda internazionale.
Bruxelles — La Romania assicura il 4% dell’intera produzione agricola dell’UE, piazzandosi all’ottavo posto dopo Francia, Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna, Olanda e Polonia, Paesi i cui settori agricoli producono più di 10 miliardi di euro all’anno. Secondo i dati resi pubblici dall’Eurostat, tre quarti della produzione agricola della Romania è vegetale, mentre a livello dell’intera Unione Europea, le colture di cereali, frutta e verdura rappresentano poco più del 50%. Per quanto riguarda invece i prodotti di origine animale, carne e latte, la Romania si piazza sotto la media europea.
Washington — L’operazione militare americana Atlantic Resolve sarà estesa in Romania e Bulgaria a cominciare da fine marzo, sullo sfondo dell’aumento delle tensioni nella regione. Lo ha reso noto il comandante delle forze militari degli USA in Europa, il generale Ben Hodges. Lanciata lo scorso aprile nei Paesi Baltici e in Polonia, l’operazione rappresenta un modo per dimostrare l’impegno della NATO nel contesto in cui la regione si confronta con nuove sfide per quanto riguarda la sicurezza. L’inserimento di Romania e Bulgaria in questa operazione porta anche un aumento, dai 900 attuali a 1.900, del numero di militari che partecipano alle esercitazioni militari Atlantic Resolve. Gli USA dispongono di 29 mila soldati di stanza permanentemente in Germania, Italia e Belgio, però Washington ha aumentato il numero dei soldati temporaneamente distaccati nella regione per trasmettere un segnale alla Russia e ai partner nella NATO, scrivono le agenzie di stampa.
Kiev — Il presidente romeno Klaus Iohannis farà una visita ufficiale in Ucraina, il 17 marzo, quando incontrerà il collega Petro Poroshenko. L’annuncio è stato fatto nel giorno in cui in Ucraina si svolgono marce in occasione di un anno dalla rivoluzione proeuropea che ha determinato l’allontanamento del presidente pro-russo Viktor Ianukovici dal potere e un’avvicinamento dell’ex repubblica sovietica all’UE. Numerosi leader stranieri, incluso il presidente della CE, Donald Tusk, ma anche migliaia di persone semplici, si sono riuniti nella Piazza dell’Indipendenza di Kiev. D’altra parte, almeno tre persone sono state uccise nell’esplosione di una bomba durante una marcia a Harkov. La crisi politica in Ucraina si è amplificata a novembre 2013, mentre le proteste nella Piazza dell’Indipendenza — conclusesi con oltre 100 morti — sono culminate a febbraio 2014 con l’allontanamento dal potere di Viktor Ianukovici, che si era rifugiato in Russia. Ulteriormente, a Kiev è stata insediata un’amministrazione pro-occidentale, la Russia ha annesso la penisola di Crimea, mentre nell’est dell’Ucraina è scoppiato un conflitto separatista, costato la vita di oltre 5.700 morti.
(traduzione di Gabriela Petre)