21.12.2018
UE – Dal 1 gennaio l’Austria, un partner serio e positivo, consegna alla Romania la presidenza di turno del Consiglio UE. Lo ha dichiarato a Bucarest il presidente Klaus Iohannis, in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Il capo dello stato ha sottolineato l’ottimo coordinamento istituzionale e il sostegno austriaco per una transizione efficace della presidenza di turno. D’altra parte, Iohannis ha salutato gli ottimi risultati ottenuti dall’Austria durante il suo semestre di presidenza. Dal canto suo, il cancelliere austriaco ha ringraziato il presidente romeno per la tutela della democrazia e dello stato di diritto, affermando che il capo dello stato è un garante dei due valori. Nell’incontro con la premier Viorica Dancila, Kurz ha affrontato temi prioritari dell’agenda europea, tra cui il futuro dell’UE, nonchè il rapporto bilaterale tra i due Paesi.
România Internațional, 21.12.2018, 17:43
UE – Dal 1 gennaio l’Austria, un partner serio e positivo, consegna alla Romania la presidenza di turno del Consiglio UE. Lo ha dichiarato a Bucarest il presidente Klaus Iohannis, in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Il capo dello stato ha sottolineato l’ottimo coordinamento istituzionale e il sostegno austriaco per una transizione efficace della presidenza di turno. D’altra parte, Iohannis ha salutato gli ottimi risultati ottenuti dall’Austria durante il suo semestre di presidenza. Dal canto suo, il cancelliere austriaco ha ringraziato il presidente romeno per la tutela della democrazia e dello stato di diritto, affermando che il capo dello stato è un garante dei due valori. Nell’incontro con la premier Viorica Dancila, Kurz ha affrontato temi prioritari dell’agenda europea, tra cui il futuro dell’UE, nonchè il rapporto bilaterale tra i due Paesi.
Rivoluzione – Numerose cerimonie commemoreranno domani gli eroi della Rivoluzione del 1989. A Bucarest si terranno delle cerimonie alla sede di Radio Romania, uno dei punti bollenti della Rivoluzione, nonchè alla tv pubblica e al Palazzo delle Poste. Oggi, le manifestazioni dedicate agli eroi della Rivoluzione anticomunista del 1989 sono continuate con una seduta solenne del Parlamento. Alla sede di Radio Romania si è svolta una cerimonia militare e religiosa. 29 anni fa, la rivolta è scoppiata a Timisoara per dilagare in tutto il Paese e culminare, il 22 dicembre, a Bucarest, dove i manfestanti hanno preso d’assalto la sede del comitato centrale del Partito comunista, provocando la fuga del dittatore Nicolae Ceausescu e della moglie Elena. I due sono stati catturati e fucilati nel giorno di Natale. Più di 1000 persone sono rimaste uccise e oltre 3.000 ferite negli scontri avvenuti in quei giorni in Romania, l’unico Paese dell’est europeo in cui il cambiamento del regime è stato segnato dalla violenza.
Giustizia – L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia continua a sospendere l’esecuzione delle pene per ex cariche istituzionali condannate per reati di corruzione. Si tratta, tra l’altro, dell’ex ministro dello Sviluppo Regionale, Elena Udrea, dell’ex capo della Direzione per l’Investigazione dei reati di criminalità organizzata e terrorismo, Alina Bica, entrambe incarcerate in Costa Rica dall’inizio di ottobre, dell’ex capo del Fisco, Serban Pop, degli ex ministri e parlamentari socialdemocratici Dan Şova e Constantin Niţă o dell’ex capo della Federazione di pugilato, Rudel Obreja. Tutti sono stati condannati per reati di corruzione. La Corte Costituzionale ha deciso che la composizione dei collegi di cinque giudici che avevano pronunciato le senteze, non è stata il risultato della procedura legale.
Corte Costituzionale – Il presidente Klaus Iohannis non ha rispettato le attribuzioni costituzionali nel momento in cui non ha preso atto delle dimissioni di due ministri e non ha constatato la vacanza delle cariche. Così la Corte Costituzionale di Romania (CCR) ha motivato l’esistenza di un conflitto giuridico di natura costituzionale tra governo e presidente. Allo stesso tempo, il premier non puo rinominare la stessa persona per la stessa carica, allo stesso Ministero, precisa la motivazione. La CCR conclude che, per la soluzione del conflitto, il presidente romeno dovrebbe rispondere al più presto alle proposte inoltrate dalla premier. Il 7 dicembre, la premier Dancila ha annunciato che il governo ha segnalato alla CCR il fatto che il presidente non ha preso una decisione sulla nomina dei nuovi titolari, dei Trasporti e dello Sviluppo regionale. In precedenza, Klaus Iohannis, aveva rifiutato le prime proposte ai due ministeri, invocando l’inidoneità.
Romania – Russia – La Romania resta aperta al dialogo con la Russia sui temi che non contravvengono alle sanzioni internazionali. Lo ha dichiarato a Radio Romania il ministro degli Esteri, Teodor Melescanu, spiegando che uno dei temi della presidenza romena del Consiglio UE sarà di conseguire lo statuto del Mar Nero come zona prioritaria per l’Unione, in materia di sicurezza ed economia. Ultimamente, siamo fortemente preoccupati della crescente presenza militare della Russia sul Mar Nero e ai confini orientali dell’UE e della NATO. Per questo motivo, uno dei temi che affronteremo durante il nostro semestre di presidenza sarà quello della regione del Mar Nero, di modo che anche a livello dell’UE risulti chiaramente che la zona rappresenta un tema prioritario, ha dichiarato Teodor Melescanu.
Difesa – Una nuova seduta del Consiglio Supremo di Difesa si terrà il 28 dicembre, per esaminare la richiesta del ministro della Difesa, Gabriel Leş, relativa a certe cariche dirigenziali nell’Esercito. Lo ha annunciato la Presidenza. Nei giorni scorsi, Gabriel Leş ha annunciato che il mandato del capo di Stato Maggiore, Nicolae Ciuca, non sarà prolungato. Durante la sua precedente seduta, svoltasi il 19 dicembre, il Consiglio ha approvato il piano di dotazione dell’esercito per il periodo 2019-2018, nonchè gli effettivi di forze e mezzi che la Romania invierà in missioni internazionali l’anno prossimo.
Moldova – La Commissione Europea sollecita alla Moldova della azioni concrete ed immediate per contrastare la corruzione, il riciclaggio di denaro e la migrazione illegale. In caso contrario, l’accordo che consente la libera circolazione dei cittadini moldavi negli stati UE potrebbe essere sospeso. Radio Chisinau informa che il Ministero degli Esteri e dell’Integrazione Europea di Chisinau ha preso nota della valutazione della CE, sottolineando che il rappoprto riflette anche gli sviluppi positivi raggiunti in base alle raccomandazioni ricevute lo scorso anno. Il 28 aprile 2014, la Moldova diventava il primo Paese del Parteneriato Orientale ad aver ottenuto la liberalizzazione dei visti per l’UE.
Albergo di ghiaccio – Il 23 dicembre, in riva al lago Balea, nei Carpazi Meridionali, a 2034 metri di altitudine, sarà inaugurato l’unico albergo di ghiaccio allestito in Romania, diventato ormai tradizione nel Paese. Frozen Love è il tema scelto quest’anno per la decorazione delle 16 camere e del ristorante con 60 posti, per promuovere l’amore e la passione per la natura. Sarà lanciato anche un profumo ispirato a questo tema. Le prenotazioni, per coloro che intendono sperimentare l’alloggio a -2 gradi, sono state già fatte da alcuni mesi, i turisti di Gran Bretagna annoverandosi, anche quest’anno, tra i più appassionati. L’albergo è costruito ogni inverno a partire dal 2005, dai blocchi di ghiaccio prelevati dal lago Balea.