21.11.2023 (aggiornamento)
Recovery: Commissione Europea, via libera a modifica Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza della Romania/MO: riunione a porte chiuse del Parlamento romeno dedicata ai recenti sviluppi in Israele
România Internațional, 21.11.2023, 18:56
PNRR – La Commissione Europea ha approvato la modifica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza della Romania. Lo ha annunciato a Bucarest il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Adrian Câciu, precisando che nella forma modificata è stato eliminato il limite del 9,4% del PIL per le somme stanziate al sistema pensionistico pubblico. L’eliminazione di questo tetto era stata annunciata anche dal primo ministro Marcel Ciolacu. D’altra parte, il piano modificato della Romania dà una forte priorità alla transizione verde, assegnando oltre il 44% dei fondi, rispetto al 41% del piano originale, alle misure che sostengono gli obiettivi climatici. Nel contempo, lo stanziamento dei fondi per la transizione digitale aumenta dal 20,5 al 21,8%. All’inizio di dicembre, in occasione della riunione dei ministri delle Finanze europei, sarà approvata la revisione del PNRR e successivamente il Consiglio dell’Unione Europea emetterà una nuova decisione attuativa.
MO – Senatori e deputati romeni hanno seguito, nel corso di una sessione plenaria congiunta, un film messo a disposizione dalle forze armate israeliane sugli attacchi del gruppo Hamas del 7 ottobre. Le immagini non sono state modificate e più parlamentari hanno abbandonato l’aula, dichiarandosi scioccati dalle atrocità commesse contro la popolazione civile israeliana. Al termine della riunione a porte chiuse e senza accesso ai media, l’ambasciatore d’Israele a Bucarest, Reuven Azar, ha dichiarato che il suo Paese ha il dovere di sradicare tutte le capacità militari del gruppo Hamas e di garantire che questa organizzazione terroristica non rappresenterà più una minaccia. Azar ha ringraziato ancora una volta il Parlamento romeno, il primo a livello mondiale ad adottare all’unanimità una risoluzione che condanna Hamas e che ribadisce il sostegno al diritto di Israele di difendersi.
Diplomazia – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha iniziato oggi una visita ufficiale in Senegal, ultima tappa del tour africano di 10 giorni. In programma, tra l’altro, una visita all’Associazione senegalese per la protezione dei bambini con deficit mentali di Dakar, che riceverà sostegno da parte della Romania. Domani, il presidente Iohannis si recherà nell’isola di Gorée, patrimonio dell’UNESCO, ex avamposto della tratta di schiavi, dove ha previsti incontri con le autorità locali. Secondo il corrispondente di Radio Romania, giovedì sono previsti i colloqui ufficiali con il suo omologo Macky Sall, durante i quali sarranno firmati una serie di documenti. Sempre giovedì, Iohannis partecipa all’inaugurazione della Casa delle Nazioni Unite in Senegal nonchè a una mostra di maschere tradizionali. Il capo dello stato incontrerà anche alcuni giovani senegalesi che hanno studiato in Romania. Le tappe precedenti del tour africano della coppia presidenziale romena sono state Kenya, Tanzania e Capo Verde.
Pensioni – La bozza della nuova legge sul sistema pensionistico pubblico ha ricevuto il via libera dalla Camera dei Deputati di Bucarest, con ruolo decisionale. Il documento, che entrerà in vigore all’inizio del prossimo anno, prevede un aumento del punto pensione del 13,8% a partire dal 1° gennaio, seguito da una seconda crescita dal 1° settembre. Secondo l’opposizione, la legge creerà nuove iniquità per alcune categorie sociali, mentre gli aumenti promessi non hanno anche una fonte di finanziamento. Nei prossimi due giorni, il ddl, potrà essere contestato alla Corte Costituzionale, dopodiché sarà inviato al presidente per la promulgazione.
Frontex – Due navi della Guardia costiera romena sono tornate nelle loro basi dopo le missioni internazionali svolte nel Mediterraneo. Le navi hanno preso parte all’operazione congiunta THEMIS 2023, organizzata sotto gli auspici FRONTEX. L’obiettivo principale dell’operazione è stato di fornire sostegno alle autorità italiane nella sorveglianza e nel controllo delle frontiere marittime dell’UE, nonché nella ricerca e nel salvataggio di persone in pericolo ai confini marittimi dell’ UE.
Moldova – La Repubblica di Moldova (paese ex sovietico, a maggioranza romenofona) continuerà a proteggere il suo spazio informativo indipendentemente dalle decisioni o le risposte di Mosca. Lo ha dichiarato il Ministero degli Affari Esteri a Chisinau, dopo che la Russia ha imposto un divieto d’ingresso sul suo territorio per diversi funzionari moldavi. In precedenza, la diplomazia di Mosca aveva inviato una ferma protesta contro la cosiddetta persecuzione politica della stampa in lingua russa in Moldova. Nel mese di ottobre, la Moldova ha bloccato 31 portali Internet, la maggior parte controllati dalla Russia, tra cui quelli delle agenzie stampa TASS e Interfax, dell’emittente radio Sputnik e dei quotidiani Izvestia e Komsomolskaia Pravda. Secondo Chisinau, si tratta di portali internet che trasmettono informazioni «in grado di generare tensioni sociali o conflitti» che «controllati dalle autorità di uno Stato coinvolto in un conflitto militare e riconosciuto come aggressore».
Gaudeamus – Inizia domani a Bucarest la Fiera internazionale del libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania. L’evento celebra anche 95 anni dalla prima trasmissione di Radio Romania, 30 edizioni della fiera del libro più longeva del Paese, nonchè oltre 140 edizioni nazionali e locali che hanno contribuito in modo significativo alla strutturazione del mercato nazionale del libro. Quasi 200 partecipanti proporranno oltre 500 eventi editoriali. La fiera chiude i battenti il 26 novembre.