21.10.2021
România Internațional, 21.10.2021, 18:19
Coronavirus – Sono 16.110 i nuovi contagi da Covid-19
rilevati in Romania nelle ultime 24 ore, nonchè 448 i decessi. Circa 1.800
persone restano ricoverate nelle terapie
intensive. La Romania ha chiesto aiuto alla Commissione Europea per il rapido
approvvigionamento degli ospedali con il farmaco tocilizumab, utilizzato nel
trattamento dei casi gravi di Covid-19. Inoltre, le autorità romene hanno
sollecitato team di specialisti per aiutare il personale sanitario impegnato in
prima linea. Da lunedì, invece, gli allievi romeni avranno due settimane di
vacanza, l’accesso alla maggior parte delle attività sarà condizionato dal
Green Pass, la mascherina diventa obbligatoria, mentre il traffico notturno
sarà vietato ai non vaccinati – sono solo alcune delle misure restrittive che
verranno applicate nel tentativo di contenere la pandemia di coronavirus. Dopo
aver discusso della situazione epidemiologica con diversi funzionari
governativi, il presidente Klaus Iohannis ha affermato che l’unica soluzione
per fermare la pandemia resta la vaccinazione. Tuttavia, fino al raggiungimento
di un tasso di vaccinazione appropiato, servono misure restrittive.
Politica – Il premier romeno designato, l’attuale
ministro della Difesa, Nicolae Ciuca, ha dichiarato che avrà negoziati con tutte
le forze responsabili per formare un governo che possa ottenere la fiducia del
Parlamento. Ciuca è stato proposto per la carica di primo ministro dal PNL e ha
ricevuto l’incarico di formare un nuovo governo da parte del presidente Klaus
Iohannis, in seguito alle consultazioni con tutti i partiti politici
parlamentari. Se la sua squadra esecutiva ottiene la fiducia del Parlamento, il
generale a riposo Ciuca (54 anni) diventerà il primo militare di carriera a
guidare un governo romeno post-comunista. Ciuca è entrato nel PNL un anno fa e
ha ottenuto un mandato di senatore alle elezioni del dicembre 2020. Per due
anni è stato ministro della Difesa nei governi guidati dai liberali Ludovic
Orban e Florin Cîţu. In precedenza, per quattro anni, ha guidato lo Stato
Maggiore dell’Esercito romeno, dopo aver partecipato a missioni internazionali
in Bosnia, Iraq e Afghanistan. È l’unico generale romeno ad aver guidato personalmente
una missione di combattimento nel dopoguerra, in Iraq, a maggio 2004. La sua
nomina arriva dopo che un recente sondaggio demoscopico sulla fiducia dei
romeni nelle istituzioni ha confermato l’Esercito al primo posto. Secondo lo studio,
condotto dal Laboratorio per l’Analisi della Guerra Informazionale e
Comunicazione Strategica, l’87% dei romeni afferma di avere fiducia nell’Esercito,
il 70% – nella Chiesa, il 67% – nei Servizi segreti e nell’Accademia Romena. Le
principali minacce contro la Romania sono considerate, da oltre il 40% degli
intervistati, la corruzione e l’incompetenza della classe politica.
La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo – Nella
Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, anche la Comunità Radiotelevisiva
Italofona riprende i suoi eventi in presenza, con una rosa di appuntamenti a
Roma, in programma dal 20 al 22 ottobre. L’agenda prevede la partecipazione dei
rappresentanti delle radio aderenti come ospiti della Giornata ProGrammatica,
in onda su Rai Radio 3. Il programma odierno include un cammino al Quirinale e
una serata Poetry Slam AnDANTE con moto – La vita Nuova, organizzato presso il
Monk, in collaborazione con l’Ambasciata di Svizzera in Italia, mentre
domani la Casa delle Letterature ospita
il convegno Infinito Dante. Il viaggio della rappresentante di Radio Romania
Internazionale a Roma è sponsorizzato dalla compagnia SERBAN & MUSNECI
ASSOCIATES.
UE – I capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea si
incontrano, domani e dopodomani, a Bruxelles per discutere del coordinamento
europeo nel contesto della pandemia di COVID-19, dell’agenda digitale
dell’Unione, dell’aumento dei prezzi dell’energia, della migrazione, della
politica commerciale europea e delle relazioni estere dell’UE. Lunedì, il presidente
della Romania, Klaus Iohannis, ha partecipato, assieme ad altri leader europei,
a una riunione in videoconferenza con il presidente del Consiglio Europeo,
Charles Michel, in preparazione dell’incontro di Bruxelles. Il capo di stato
romeno ha evidenziato la necessità di individuare rapidamente soluzioni
efficienti a breve termine per contenere degli effetti della crisi energetica.
Iohannis ha sottolineato l’importanza della diversificazione delle fonti di
approvvigionamento energetico, nonchè della riduzione della dipendenza da
fornitori terzi da fuori dell’Unione, e della
garanzia della sicurezza dell’approvvigionamento energetico.
Deficit – Tutti gli Stati membri dell’Ue hanno chiuso il
2020 con deficit pubblico. Lo ha annunciato, oggi, Eurostat, secondo cui i
valori più alti sono stati registrati in Spagna (11% del PIL), Grecia (10,1%
del PIL), Malta (9,7% del PIL), Italia (9,6% del PIL) e Romania (9,4% del PIL).
Secondo Eurostat, Danimarca e Svezia sono stati gli unici stati membri che lo
scorso anno hanno avuto un deficit inferiore alla soglia del 3% del PIL
prevista dal Patto di Stabilità. A livello dell’Unione Europea, il deficit
pubblico è aumentato in modo esplosivo, fino al 6,9% del PIL lo scorso anno, da
un deficit dello 0,5% del PIL nell’anno precedente.