21.08.2016
România Internațional, 21.08.2016, 17:14
Bucarest – 24 persone che intendevano entrare illegalmente, a piedi, in Romania dalla Serbia (sud-ovest) sono state fermate ieri notte dalla polizia romena di confine. Secondo le prime informazioni, le persone fermate – 13 adulti e 11 bambini — sono emigranti di origine turca. La polizia di confine ricorda che le autorità romene hanno aumentato le misure di sicurezza al confine con la Serbia dopo che, questa settimana, piccoli gruppi di emigranti hanno provato due volte ad attraversare illegalmente il confine. D’altra parte, la migrazione illegale ai confini della Romania ha registrato un calo significativo, di oltre il 40%, nei primi sette mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2015. Quasi 600 cittadini stranieri hanno tentato di attraversare illegalmente i confini del Paese dall’inizio dell’anno, rispetto ai mille dello scorso anno. Cento di loro sono stati affidati alle autorità di confine degli stati vicini, in base ai protocolli e agli accordi esistenti. Sul numero totale delle persone implicate nella migrazione illegale, la maggior parte erano organizzati in gruppi, accompagnati da più di 30 guide, cittadini romeni e stranieri, che sono stati fermati pure loro dalla polizia di confine. Sono state individuate azioni illegali, sia all’entrata che all’uscita dal Paese, di persone provenienti da Paesi lontani come Pakistan, Afghanistan, Iraq o Sudan, ma anche di cittadini moldavi, russi, turchi o albanesi.
Bucarest — L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest analizza lunedì la proroga del mandato di custodia cautelare nei confronti dell’ex vicegovernatore della Banca Centrale della Romania, Bogdan Olteanu. A fine luglio, Olteanu è stato accusato dai procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione di traffico d’influenza dopo che, nel 2008, in qualità di presidente della Camera dei Deputati da parte del Partito Nazionale Liberale, ha sollecitato ed ha ricevuto da un imprenditore la somma di un milione di euro e sostegno elettorale in cambio alla nomina di una certa persona nella carica di governatore del Delta del Danubio. Olteanu è il primo esponente della Banca Centrale fermato dai procuratori e l’indagine riguarda la sua attività di prima di diventare vicegovernatore, nel 2009.
Bucarest — Il premier Dacian Cioloş farà giovedì una visita ufficiale in Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona). La visita giunge nel contesto in cui, all’inizio del mese, il Governo romeno ha approvato lo stanziamento, il 24 agosto, della prima tranche di 60 milioni di euro dell’assistenza finanziaria rimborsabile di 150 milioni di euro alla Moldova. Le due parti hanno concordato su una serie di obblighi che la Moldova si è assunta per ricevere questa prima tranche, tra cui stabilire una road map per raggiungere un accordo con il FMI, avviare un pacchetto legislativo per il miglioramento dell’ambiente d’affari, lanciare un’analisi sistemica delle vulnerabilità del sistema bancario e stabilire un calendario legislativo per correggerle — ha precisato il portavoce del governo, Liviu Iolu. E’ stato inoltre chiesto di realizzare un piano di presentazione e aggiornamento della strategia di riforma della giustizia e della strategia nazionale anticorruzione della Moldova.
Sarajevo — Il più atteso thriller romeno dell’anno, “Cani” di Bogdan Mirică, ha vinto due premi al Festival di Sarajevo, uno dei più importanti eventi del genere in Europa. Sabato sera, al galà di chiusura, Gheorghe Visu è stato insignito del trofeo Heart of Sarajevo, assegnato al miglior attore. La pubblicazione francese Télérama paragona il sessantenne Visu, la cui filmografia include oltre 40 ruoli, con i protagonisti degli western americani di una volta. La pellicola romena è stata insignita anche della menzione speciale della giuria. Dal 23 settembre, il film “Cani” sarà proiettato sui grandi schermi della Romania e nei prossimi mesi parteciperà a festival del Canada, Danimarca, Israele, Italia, Portogallo, Svezia e Spagna.
Brasile — I maratonisti Marius Ionescu e Nicolae Soare e il lottatore Albert Saritov rappresentano oggi la Romania nell’ultimo giorno dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Dopo due settimane di gare, la delegazione della Romania si piazza al 45-esimo posto nella classifica per medaglie, con una d’oro vinta dalla squadra femminile di spada, una d’argento, ottenuta dai tennisti Florin Mergea e Horia Tecău nel doppio maschile e due di bronzo, aggiudicate dal sollevatore di pesi Gabriel Sîncrăian e dall’equipaggio femminile di canottaggio di 8 + 1. I risultati alle Olimpiadi hanno determinato il presidente del Comitato Olimpico e Sportivo Romeno, Alin Petrache, ad annunciare le sue dimissioni. Al bilancio deludente in Brasile si aggiunge lo scandalo di corruzione scoppiato nel Paese, dove la Polizia sta indagando sull’attività della compagnia che ha fornito l’abbigliamento dela squadra olimpica romena, sospettata di contraffazione di un marchio. Gli atleti si sono lamentati che le divise si sono rovinate dopo pochi giorni e che il colore è rimasto impresso sulla pelle. La compagnia Pax Creative, che ha fornito gli abbiglimenti ufficiali degli atleti romeni per le Olimpiadi di Rio 2016, è stata fondata dall’ex presidente COSR, Octavian Morariu, attualmente membro nel Comitato Internazionale Olimpico, e dal segretario generale in carica, Ioan Dobrescu. (tr. G.P.)