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21.04.2018

Bucarest — L’Ambasciata di Palestina a Bucarest ha trasmesso che guarda con preoccupazione l’intento del governo romeno di trasferire l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Stando all’ambasciatore, l’azione trasgredisce il diritto internazionale ed è contraria alla posizione dello stato romeno per quanto riguarda la soluzione del conflitto israeliano-palestinese. Dal canto suo, la Commissione Europea ricorda che tutte le ambasciate degli stati membri sono a Tel Aviv, in conformità ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Lo spostamento dell’Ambasciata di Romania in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme si trova in un processo di valutazione e analisi che è appena iniziato, ha precisato, venerdì, il Ministero degli Esteri di Bucarest, aggiungendo che la procedura includerà consultazioni con tutte le istituzioni e le persone competenti in materia. Le precisazioni del MAE sono arrivate dopo che l’Amministrazione Presidenziale ha annunciato che il presidente Klaus Iohannis non è stato informato o consultato in merito all’intento del governo di avviare tale processo. La reazione della presidenza è stata una conseguenza dell’annuncio fatto, giovedì, dal leader PSD, il principale partito della coalizione governativa, Liviu Dragnea, stando al quale il governo ha siglato un memorandum relativo all’avvio delle procedure per il trasferimento dell’Ambasciata a Gerusalemme. Dragnea ha detto che questo gesto avrebbe un importante valore simbolico per uno stato influente e forte, come è Israele, e che la Romania deve spostare la sua ambasciata, dopo che anche gli USA hanno annunciato che faranno lo stesso. La presidenza romena ritiene però che, in questa tappa, un’azione del genere rappresenti una trasgressione del diritto internazionale rilevante. Il leader PNL, all’opposizione, Ludovic Orban, ha ricordato che una decisione legata allo spostamento dell’Ambasciata di Romania a Gerusalemme può essere presa solo dal presidente del Paese ed ha chiesto al governo di rinunciare a qualsiasi iniziativa istituzionale in tal senso.

21.04.2018
21.04.2018

, 21.04.2018, 17:08

Bucarest — L’Ambasciata di Palestina a Bucarest ha trasmesso che guarda con preoccupazione l’intento del governo romeno di trasferire l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Stando all’ambasciatore, l’azione trasgredisce il diritto internazionale ed è contraria alla posizione dello stato romeno per quanto riguarda la soluzione del conflitto israeliano-palestinese. Dal canto suo, la Commissione Europea ricorda che tutte le ambasciate degli stati membri sono a Tel Aviv, in conformità ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Lo spostamento dell’Ambasciata di Romania in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme si trova in un processo di valutazione e analisi che è appena iniziato, ha precisato, venerdì, il Ministero degli Esteri di Bucarest, aggiungendo che la procedura includerà consultazioni con tutte le istituzioni e le persone competenti in materia. Le precisazioni del MAE sono arrivate dopo che l’Amministrazione Presidenziale ha annunciato che il presidente Klaus Iohannis non è stato informato o consultato in merito all’intento del governo di avviare tale processo. La reazione della presidenza è stata una conseguenza dell’annuncio fatto, giovedì, dal leader PSD, il principale partito della coalizione governativa, Liviu Dragnea, stando al quale il governo ha siglato un memorandum relativo all’avvio delle procedure per il trasferimento dell’Ambasciata a Gerusalemme. Dragnea ha detto che questo gesto avrebbe un importante valore simbolico per uno stato influente e forte, come è Israele, e che la Romania deve spostare la sua ambasciata, dopo che anche gli USA hanno annunciato che faranno lo stesso. La presidenza romena ritiene però che, in questa tappa, un’azione del genere rappresenti una trasgressione del diritto internazionale rilevante. Il leader PNL, all’opposizione, Ludovic Orban, ha ricordato che una decisione legata allo spostamento dell’Ambasciata di Romania a Gerusalemme può essere presa solo dal presidente del Paese ed ha chiesto al governo di rinunciare a qualsiasi iniziativa istituzionale in tal senso.



Bucarest — Nuove proteste dei sindacati romeni del settore ferroviario avranno luogo, lunedì, a Bucarest. Venerdì, più di 2.000 membri sindacali hanno protestato davanti alla sede del Ministero dei Trasporti e al Governo. Dumitru Costin, leader del Blocco Nazionale Sindacale, considera che lo sciopero generale sia l’unica soluzione. I sindacati delle ferrovie vogliono che sia adottato lo statuto del ferroviere, che garantirà loro certi diritti salariali, soluzioni per la ripresa della compagnia CFR-Merci, ma soprattutto investimenti per la manutenzione e lo sviluppo della rete ferroviaria. Sulla rete ferroviaria romena, la settima come lunghezza in Europa, sono imposte più di 700 restrizioni di velocità, mentre i 1200 treni della CFR-Viaggiatori sono formati di soli 300 vagoni. Il ministro dei Trasporti, Lucian Şova, ha trasmesso, in un comunicato, che sostiene la promozione dello statuto del personale ferroviario e che una priorità è l’aumento degli investimenti.



Bucarest — La piattaforma Romania 100, creata dall’ex premier tecnocrate Dacian Ciolos e da persone a lui vicine, ritiene che tramite le modifiche proposte al Codice penale e a quello di procedura penale la coalizione governativa PSD-ALDE si prepara per trasformare la Romania in quello che definisce un paradiso penale”, con un totale disprezzo per le vittime della criminalità. Le persone più importanti nello stato fanno leggi con dedica per sé stesse, accusa Romania 100, facendo riferimento ai problemi in giustizia con cui si confrontano il leader PSD, Liviu Dragnea, e il capo dell’ALDE, Calin Popescu Tariceanu. La Piattaforma Romania 100 richiama l’attenzione sul fatto che le modifiche proposte mettono in pericolo la posizione della Romania nell’UE. Anche il PNL e l’USR, all’opposizione, criticano gli intenti della maggioranza PSD — ALDE in merito ai codici. La coalizione afferma però che lo scopo è di far concordare i codici penale e di procedura penale con le decisioni della Corte Costituzionale, della Corte Europea dei Dirittti dell’Uomo e con la Direttiva Europea nel settore. Le modifiche saranno analizzate a cominciare dal 2 maggio.



Bucarest — Il ministro della Difesa di Bucuresti, Mihai Fifor, ha annunciato oggi che l’Esercito Romeno sarà dotato, entro la fine dell’anno, dei primi 36 mezzi corazzati Piranha. Stando a Fifor, 31 saranno prodotti in Svizzera e 5 saranno assemblati presso la Fabbrica Meccanica di Bucarest. Gli altri veicoli, fino a quasi 230, saranno prodotti sempre nella Fabbrica Meccanica di Bucarest, ha precisato il ministro. Le dichiarazioni sono state fatte ad Arad (ovest), in occasione di una cerimonia dedicata alla Giornata delle Forze Terrestre. La Romania stanzia alla Difesa, già dal 2017, il 2% del PIL.



XXX — L’UE ha salutato ciò che ha definito “una tappa positiva, molto attesa”, dopo che la Corea del Nord ha annunciato oggi di sospendere i suoi test nucleari e con missili intercontinentali. Il capo della diplomazia europea, Federica Mogherini, ha affermato che la decisione dimostra il desiderio di Pyongyang di “rispettare i propri obblighi internazionali” e di agire in conformità alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. L’annuncio fatto dal leader di Pyongyang, Kim Jong Un, è stato salutato dagli USA, dalla Cina e dalla Russia. La decisione di congelare il programma di armamento nucleare e con missili è stata presa una settimana prima dell’incontro di Kim Jong Un con il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in. Seguirà un incontro del leader nord-coreano con il presidente americano Donald Trump, a fine maggio o inizio giugno.



Bucarest — Romania-Svizzera, 2-0, dopo il primo giorno dello spareggio per la promozione nel Gruppo Mondiale di Fed Cup, incontro che si svolge a Cluj (nord-ovest della Romania). Oggi la migliore tennista romena e leader mondiale nel tennis femminile, Simona Halep, ha sconfitto Viktorija Golubic per 2-1 nei set, mentre Irina Begu ha battuto Timea Bacsinzky per 2-0. Domani, Halep incontrerà Timea Bacsinzky, mentre Begu – Viktorija Golubic. Nel doppio, Simona Halep e Irina Begu giocheranno contro la coppia Patty Schnyder/Jil Teichman. L’equipe che risulterà vincitrice all’incontro di Cluj giocherà dalla prossima stagione nel primo Gruppo Mondiale. Nella classifica per nazioni della Fed Cup, la Romania si piazza al decimo posto, mentre la Svizzera al sesto.

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