21.02.2022
CAE – Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, partecipa oggi a Bruxelles alla riunione del Consiglio Affari Esteri, incentrata sulla situazione della sicurezza in prossimità dell’Ucraina e nella regione del Mar Nero. Il MAE indica in un comunicato che Bogdan Aurescu sosterrà la necessità di continuare gli sforzi volti a individuare una soluzione diplomatica all’attuale crisi, in concomittanza con l’ultimazione quanto più rapida di un ampio pacchetto di sanzioni come risposta ferma e credibile dell’UE in caso di escalation, in stretto coordinamento con gli USA, la Gran Bretagna e il Canada. Nel corso dell’ulteriore incontro dei ministri degli Esteri comunitari con l’omologo di Kiev, Dmytro Kuleba, Bogdan Aurescu ribadirà la solidarietà all’Ucraina e il sostegno alle sue aspirazioni europee ed euro-atlantiche, precisa il MAE. A Bruxelles, i ministri degli Esteri partecipano anche ad una riunione UE – Consiglio di Cooperazione del Golfo, e prendono parte all’esercitazione di cybersicurezza EU CyCLES.
România Internațional, 21.02.2022, 15:54
Ucraina – Il presidente russo Vladimir Putin e il leader americano Joe Biden hanno convenuto, per via di principio, di incontrarsi ad un vertice proposto dall’omologo francese Emmanuel Macron, a patto che la Russia non invada l’Ucraina nel frattempo. Lo ha riferito la Presidenza francese. Intanto, la Russia e l’Ucraina hanno continuato ieri ad accusarsi reciprocamente della responsabilità nella ripresa dei combattimenti nell’est separatista dell’Ucraina. Emmanuel Macron e Vladimir Putin hanno convenuto ieri, in un colloquio telefonico, di adoperare tutte le modalità necessarie per evitare l’escalation delle tensioni e per mantenere la pace, riferisce ancora la Presidenza francese. La crisi in Ucraina è discussa oggi dai ministri degli Esteri francese e russo, ma anche nel corso di una riunione straordinaria dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Gli osservatori dell’OSCE hanno notato negli ultimi giorni un aumento dei combattimenti tra i ribelli separatisti filorussi e l’esercito ucraino con centinaia di colpi d’artiglieria.
Coronavirus – L’epidemia COVID-19 sta registrando un notevole regresso in Romania per numero di nuovi contagi, calati la scorsa settimana del 30% rispetto alla precedente. In calo anche l’incidenza nelle province del Paese che restano, però, in zona rossa, con oltre 3 casi per mille abitanti. Invece, a Bucarest l’incidenza è indicata al 32,8. Oggi sono stati riferiti quasi 7.700 nuovi contagi, di oltre 4.000 in meno rispetto ad una settimana addietro. Si tratta del più basso bilancio giornaliero dall’inizio della quinta ondata della pandemia, oltre un mese fa. Nelle terapie intensive sono ricoverati 1.100 pazienti. La Romania aveva raggiunto il picco dei contagi da SARS-CoV-2 il 1 febbraio, quando erano stati riferiti 40.018 casi di infezione.
Trasporti – Da oggi sono entrate in vigore nuove regole per gli autotrasportatori merci che lavorano nei Paesi dell’Unione Europea. Le compagnie di trasporto dovranno far rientrare i camion ogni due mesi, il che comporta consumo di carburanti, inquinamento e tempo perso nelle dogane, soprattutto per le ditte con sedi nell’est europeo, la Romania compresa. Le istituzioni europee spiegano che le nuove misure, decise già due anni fa, sono state prese affinché i conducenti auto beneficiassero di più diritti.
Giustizia – Il ddl sullo scioglimento della Sezione speciale per l’indagine sui reati nella giustizia è all’ordine del giorno dei deputati, come prima camera del Parlamento di Bucarest che esamina la bozza in plenaria. La scorsa settimana, la Commissione Giuridica aveva dato luce verde al ddl, che prevede il trasferimento delle competenze della Sezione Speciale alle procure ordinarie, con le cause indagate da procuratori appositamente incaricati. Il Guardasigilli liberale, Cătălin Predoiu, ha dichiarato che lo scioglimento della Sezione Speciale è un obiettivo previsto dal programma governativo, con scadenza chiara, e potrebbe avere impatto negli iter di adesione della Romania all’Area Schengen. Il ministro assicura che il ddl è l’esito di una consultazione trasparente anche con i partner esterni.