21.02.2021 (aggiornamento)
Nato – Il Ministero romeno degli Esteri respinge le dichiarazioni del Ministero russo degli Esteri sulla prezenza militare alleata sul Fianco Est della NATO, che ritiene “innoportune e prive di qualsiasi fondamento”. Il dicastrero romeno ricorda, in un comunicato, che la presenza Nato negli stati alleati, che e il risultato delle decisioni adottate al vertice dai leader alleati e implementate dalle strutture alleate politiche e militari responsabili, e una reazione meramente difensiva davanti al comportamento sempre piu aggressivo della Federazione Russa nel Vicinato Orientale, soprattutto a partire dal 2014, quando il territorio ucraino Crimea e stato occupato illegalmente dalla Russia. “Questo comportamento continua a intensificarsi attualmente, nonostante i tentativi della Nato di avere un dialogo costruttivo”, ha aggiunto il Minisrero degli Esteri di Bucarest. La Russia ha chiesto, oggi, il ritiro delle truppe NATO dalla Romania e Bulgaria, come parte delle cosiddette garanzie di sicurezza sollecitate allOccidente. Il Ministero degli Esteri di Mosca afferma che desidera il ritiro delle truppe che chiama “straniere”, degli equipaggiamenti militari e degli armamenti dai Paesi ex-comunisti che non erano membri dellAlleanza Nord-Atlantica nel 1997. È il caso della Romania e della Bulgaria – ha precisato la diplomazia russa, anche se, notano gli analisti, simili pretese possono riguardare anche la Polonia o i Paesi Baltici.
România Internațional, 21.01.2022, 16:45
Nato – Il Ministero romeno degli Esteri respinge le dichiarazioni del Ministero russo degli Esteri sulla prezenza militare alleata sul Fianco Est della NATO, che ritiene “innoportune e prive di qualsiasi fondamento”. Il dicastrero romeno ricorda, in un comunicato, che la presenza Nato negli stati alleati, che e il risultato delle decisioni adottate al vertice dai leader alleati e implementate dalle strutture alleate politiche e militari responsabili, e una reazione meramente difensiva davanti al comportamento sempre piu aggressivo della Federazione Russa nel Vicinato Orientale, soprattutto a partire dal 2014, quando il territorio ucraino Crimea e stato occupato illegalmente dalla Russia. “Questo comportamento continua a intensificarsi attualmente, nonostante i tentativi della Nato di avere un dialogo costruttivo”, ha aggiunto il Minisrero degli Esteri di Bucarest. La Russia ha chiesto, oggi, il ritiro delle truppe NATO dalla Romania e Bulgaria, come parte delle cosiddette garanzie di sicurezza sollecitate allOccidente. Il Ministero degli Esteri di Mosca afferma che desidera il ritiro delle truppe che chiama “straniere”, degli equipaggiamenti militari e degli armamenti dai Paesi ex-comunisti che non erano membri dellAlleanza Nord-Atlantica nel 1997. È il caso della Romania e della Bulgaria – ha precisato la diplomazia russa, anche se, notano gli analisti, simili pretese possono riguardare anche la Polonia o i Paesi Baltici.
NATO — Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha dichiarato, oggi, che continuerà il dialogo con Mosca, ma ha chiesto alla Russia di ritirare le sue truppe ammassate al confine con l’Ucraina. Dopo discussioni che ha definito “oneste e sostanziose” a Ginevra, con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, Blinken ha dichiarato che la prossima settimana Washington presenterà a Mosca “idee” come risposte per iscritto. Dal canto suo, Lavrov ha confermato che gli Usa hanno promesso risposte per iscritto alle richieste di Mosca sull’architettura di sicurezza europea, seguite da un nuovo incontro allo stesso livello. Ieri, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha salutato l’annuncio del collega americano, Joe Biden, sul rafforzamento della presenza militare americana in Romania, sul fianco est della NATO, nel caso di un deterioramento della situazione di sicurezza. Il capo dello stato romeno ha dichiarato, allo stesso tempo, che il Partenariato strategico Romania-Francia sarà consolidato nella regione del Mar Nero, dopo l’annuncio dell’omologo Emmanuel Macron sulla disponibilità della Francia a inviare truppe sul territorio romeno nell’ambito delle missioni NATO. La Russia ha ammassato oltre 100.000 militari al suo confine con l’Ucraina, ma nega di pianificare un’invasione.
Covid – Sono 19.649 i contagi da Covid-19 segnalati nelle ultime 24 ore in Romania – un record dallinizio dellepidemia nel nostro Paese. Sempre oggi sono stati annunciati anche 49 decessi per Covid. Il ministro romeno della Salute, Alexandru Rafila, afferma che la mortalità per Covid è attualmente fino a dieci volte inferiore a quella registrata lo scorso ottobre, quando si registrava un numero simile di contagi. Il ministro ha aggiunto che fra breve sarà disponibile anche il trattamento antivirale innovativo. Daltra parte, poco più di 8 milioni di persone hanno ricevuto almeno la prima dose di vaccino anti-Covid in Romania e il tasso vaccinale della popolazione ammissibile di oltre 12 anni è pari al 47,5%. Lo ha reso noto il presidente del Comitato Nazionale di Coordinamento della Vaccinazione, Valeriu Gheorghiţă. Secondo lui, il tasso più alto di vaccinazione – il 56% – si è registrato nella fascia detà 50-59 anni. Il Ministero della Salute ha annunciato che il tasso di occupazione dei posti letto destinati ai pazienti Covid è attualmente del 22%, e ha precisato che le scuole potranno continuare lattività la prossima settimana.
Sciopero – Lo sciopero dei dipendenti dellAzienda per il Trasporto Pubblico di Bucarest continua oggi, nonostante il blocco dal tribunale. Tram, bus e autobus sono rimasti fermi anche se il tribunale aveva deciso, ieri, la ripresa immediata dellattività. Il tribunale deve pronunciarsi, oggi, anche in merito a una seconda sollecitazione del dellAzienda per il Trasporto Pubblico di Bucarest, che riguarda, però, lillegittimità dello sciopero. Il leader dei sindacalisti, Vasile Petrariu, ha condizionato la ripresa dei servizi di trasporto pubblico con le dimissioni del direttore dellazienda e ha chiesto aumenti salariali del 10%. Il direttore dellAzienda per il Trasporto Pubblico di Bucarest, Adrian Criţă, ha affermato che allinizio dellanno ha trasmesso al sindacato linvito alla negoziazione del Contratto Collettivo di Lavoro, ma non ha ricevuto alcuna risposta. Il sindaco della capitale Bucarest, Nicusor Dan, ritiene che la protesta sia di natura politica e chiede il rispetto della legge. Sempre oggi, i sindacalisti dellindustria dellalluminio hanno organizzato un comizio davanti alla sede del Governo. Essi richiamano lattenzione sulla grave situazione con cui si confronta questo settore, in seguito allacquisto di energia elettrica e di gas a prezzi molto alti. I sindacalisti ammoniscono che la riduzione della produzione sarà seguita da licenziamenti e dalla messa in cassa integrazione di migliaia di dipendenti del settore, ma anche di decine di migliaia di dipendenti delle compagnie che dipendono direttamente o indirettamente da questa industria.
Moneta — La moneta nazionale romena, il leu, si è apprezzata, oggi, rispetto all’euro, calcolato dalla Banca Centrale romena a 4,9449 lei, in calo di 0,03 bani rispetto alla quotazione precedente, di 4,9452 lei. Il leu ha perso terreno davanti al dollaro americano, quotato a 4,3614 lei, in crescita di 0,29 bani (+0,07 %) rispetto a ieri, quando si è attestato a 4,3585 lei. La moneta nazionale romena si è deprezzata anche rispetto al franco svizzero, calcolato dalla Banca Centrale a 4,7821, in crescita di 2,07 bani (0,43%), rispetto ai 4,7614 lei precedenti. Il prezzo del grammo d’oro è calato, oggi, di 22,07 bani (0,08%), fino a 257,2300 lei, dai 257,4507 lei precedenti.
Tennis — Qualificazione per la coppia romeno-tedesca Jaqueline Cristian/Andrea Petkovic, oggi, nel secondo round della prova femminile di doppio dell’Australian Open, dopo la vittoria contro la coppia romena Simona Halep/Gabriela Ruse in 2 set. Un’altra romena, Raluca Olaru, e la sua partner, la tedesca Anna-Lena Friedsam, sono state battute dalle cinesi Yifan Xu/Zhaoxuan Yang. Le uniche romene rimaste nella gara di singolo, Simona Halep si Sorana Cirstea, giocheranno, domani, nel terzo turno, contro Danka Kovinici (Montenegro) / Anastasia Pavliucenkova (Russia).