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21.01.2022 (aggiornamento)

Nato – Il Ministero romeno degli Esteri respinge le dichiarazioni del Ministero russo degli Esteri sulla prezenza militare alleata sul Fianco Est della NATO, che ritiene “innoportune e prive di qualsiasi fondamento”. Il dicastrero romeno ricorda, in un comunicato, che la presenza Nato negli stati alleati, che e il risultato delle decisioni adottate al vertice dai leader alleati e implementate dalle strutture alleate politiche e militari responsabili, e una reazione meramente difensiva davanti al comportamento sempre piu aggressivo della Federazione Russa nel Vicinato Orientale, soprattutto a partire dal 2014, quando il territorio ucraino Crimea e stato occupato illegalmente dalla Russia. “Questo comportamento continua a intensificarsi attualmente, nonostante i tentativi della Nato di avere un dialogo costruttivo”, ha aggiunto il Minisrero degli Esteri di Bucarest. La Russia ha chiesto, oggi, il ritiro delle truppe NATO dalla Romania e Bulgaria, come parte delle cosiddette garanzie di sicurezza sollecitate allOccidente. Il Ministero degli Esteri di Mosca afferma che desidera il ritiro delle truppe che chiama “straniere”, degli equipaggiamenti militari e degli armamenti dai Paesi ex-comunisti che non erano membri dellAlleanza Nord-Atlantica nel 1997. È il caso della Romania e della Bulgaria – ha precisato la diplomazia russa, anche se, notano gli analisti, simili pretese possono riguardare anche la Polonia o i Paesi Baltici.

21.01.2022 (aggiornamento)
21.01.2022 (aggiornamento)

, 21.01.2022, 18:03

Nato – Il Ministero romeno degli Esteri respinge le dichiarazioni del Ministero russo degli Esteri sulla prezenza militare alleata sul Fianco Est della NATO, che ritiene “innoportune e prive di qualsiasi fondamento”. Il dicastrero romeno ricorda, in un comunicato, che la presenza Nato negli stati alleati, che e il risultato delle decisioni adottate al vertice dai leader alleati e implementate dalle strutture alleate politiche e militari responsabili, e una reazione meramente difensiva davanti al comportamento sempre piu aggressivo della Federazione Russa nel Vicinato Orientale, soprattutto a partire dal 2014, quando il territorio ucraino Crimea e stato occupato illegalmente dalla Russia. “Questo comportamento continua a intensificarsi attualmente, nonostante i tentativi della Nato di avere un dialogo costruttivo”, ha aggiunto il Minisrero degli Esteri di Bucarest. La Russia ha chiesto, oggi, il ritiro delle truppe NATO dalla Romania e Bulgaria, come parte delle cosiddette garanzie di sicurezza sollecitate allOccidente. Il Ministero degli Esteri di Mosca afferma che desidera il ritiro delle truppe che chiama “straniere”, degli equipaggiamenti militari e degli armamenti dai Paesi ex-comunisti che non erano membri dellAlleanza Nord-Atlantica nel 1997. È il caso della Romania e della Bulgaria – ha precisato la diplomazia russa, anche se, notano gli analisti, simili pretese possono riguardare anche la Polonia o i Paesi Baltici.



NATO – Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha dichiarato, oggi, che continuerà il dialogo con Mosca, ma ha chiesto alla Russia di ritirare le sue truppe ammassate al confine con lUcraina. Dopo discussioni che ha definito “oneste e sostanziose” a Ginevra, con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, Blinken ha dichiarato che la prossima settimana Washington presenterà a Mosca “idee” come risposte per iscritto. Dal canto suo, Lavrov ha confermato che gli Usa hanno promesso risposte per iscritto alle richieste di Mosca sullarchitettura di sicurezza europea, seguite da un nuovo incontro allo stesso livello. Ieri, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha salutato lannuncio del collega americano, Joe Biden, sul rafforzamento della presenza militare americana in Romania, sul fianco est della NATO, nel caso di un deterioramento della situazione di sicurezza. Il capo dello stato romeno ha dichiarato, allo stesso tempo, che il Partenariato strategico Romania-Francia sarà consolidato nella regione del Mar Nero, dopo lannuncio dellomologo Emmanuel Macron sulla disponibilità della Francia a inviare truppe sul territorio romeno nellambito delle missioni NATO. La Russia ha ammassato oltre 100.000 militari al suo confine con lUcraina, ma nega di pianificare uninvasione.



Covid – Sono 19.649 i contagi da Covid-19 segnalati nelle ultime 24 ore in Romania – un record dallinizio dellepidemia nel nostro Paese. Sempre oggi sono stati annunciati anche 49 decessi per Covid. Il ministro romeno della Salute, Alexandru Rafila, afferma che la mortalità per Covid è attualmente fino a dieci volte inferiore a quella registrata lo scorso ottobre, quando si registrava un numero simile di contagi. Il ministro ha aggiunto che fra breve sarà disponibile anche il trattamento antivirale innovativo. Daltra parte, poco più di 8 milioni di persone hanno ricevuto almeno la prima dose di vaccino anti-Covid in Romania e il tasso vaccinale della popolazione ammissibile di oltre 12 anni è pari al 47,5%. Lo ha reso noto il presidente del Comitato Nazionale di Coordinamento della Vaccinazione, Valeriu Gheorghiţă. Secondo lui, il tasso più alto di vaccinazione – il 56% – si è registrato nella fascia detà 50-59 anni. Il Ministero della Salute ha annunciato che il tasso di occupazione dei posti letto destinati ai pazienti Covid è attualmente del 22%, e ha precisato che le scuole potranno continuare lattività la prossima settimana.



Sciopero — La capitale romena Bucarest è stata paralizzata anche oggi dallo sciopero dei sindacalisti dellAzienda per il Trasporto Pubblico di Bucarest che hanno deciso di continuare la protesta iniziata ieri, sebbene il Tribunale di Bucarest l’abbia dichiarata illegale e abbia disposto la ripresa immediata dell’attività. Oggi è stato il secondo giorno in cui tram, bus e autobus sono rimasti fermi nella capitale romena. I sindacalisti hanno ignorato sia la decisione, immediatamente esecutiva, della giustizia, di oggi, che quella di sospensione dello sciopero di ieri. I dipendenti dellAzienda per il Trasporto Pubblico di Bucarest scesi in sciopero chiedono le dimissioni del dirigente, ma anche incrementi salariali, e affermano che non rinunceranno allo sciopero finchè non saranno risolte le loro rivendicazioni. Il sindaco della capitale, Nicusor Dan, ritiene la protesta di natura politica e chiede il rispetto della legge. Il sindaco ha chiesto alla Procura di applicare con urgenza le misure necessarie nei confronti delle persone che hanno organizzato lo sciopero. Il ministro della Giustizia, Cătălin Predoiu, ha ammonito che ignorare una decisione del tribunale è molto grave e innaccettabile.


Moneta – La moneta nazionale romena, il leu, si è apprezzata, oggi, rispetto alleuro, calcolato dalla Banca Centrale romena a 4,9449 lei, in calo di 0,03 bani rispetto alla quotazione precedente, di 4,9452 lei. Il leu ha perso terreno davanti al dollaro americano, quotato a 4,3614 lei, in crescita di 0,29 bani (+0,07 %) rispetto a ieri, quando si è attestato a 4,3585 lei. La moneta nazionale romena si è deprezzata anche rispetto al franco svizzero, calcolato dalla Banca Centrale a 4,7821, in crescita di 2,07 bani (0,43%), rispetto ai 4,7614 lei precedenti. Il prezzo del grammo doro è calato, oggi, di 22,07 bani (0,08%), fino a 257,2300 lei, dai 257,4507 lei precedenti.



Tennis – Qualificazione per la coppia romeno-tedesca Jaqueline Cristian/Andrea Petkovic, oggi, nel secondo round della prova femminile di doppio dellAustralian Open, dopo la vittoria contro la coppia romena Simona Halep/Gabriela Ruse in 2 set. Unaltra romena, Raluca Olaru, e la sua partner, la tedesca Anna-Lena Friedsam, sono state battute dalle cinesi Yifan Xu/Zhaoxuan Yang.








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