21.01.2016
Bucarest — Il partenariato strategico con gli USA, l’appartenenza alla NATO e all’UE restano i principali pilastri sui quali si costruisce la politica estera della Romania. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, alla riunione con i capi delle missioni diplomatiche accreditati a Bucarest. Lui ha detto che la migrazione, il terrorismo e l’instabilità sono le più visibili e maggiori sfide e che nel 2016 si dovrà individuare una risposta in merito. Iohannis ha aggiunto che la Romania mantiene il suo obiettivo di aderire a Schengen, sebbene attualmento lo spazio di libera circolazione sia messo in dubbio. Secondo il capo dello stato, il 2015 ha portato in Romania l’inizio di un nuovo modo di fare politica e il 2016 dovrà consolidare nella vita politica il dialogo, l’apertura nei confronti della società civile, la responsabilità e il professionalismo nelle relazioni istituzionali.
România Internațional, 21.01.2016, 18:59
Bucarest — Il partenariato strategico con gli USA, l’appartenenza alla NATO e all’UE restano i principali pilastri sui quali si costruisce la politica estera della Romania. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, alla riunione con i capi delle missioni diplomatiche accreditati a Bucarest. Lui ha detto che la migrazione, il terrorismo e l’instabilità sono le più visibili e maggiori sfide e che nel 2016 si dovrà individuare una risposta in merito. Iohannis ha aggiunto che la Romania mantiene il suo obiettivo di aderire a Schengen, sebbene attualmento lo spazio di libera circolazione sia messo in dubbio. Secondo il capo dello stato, il 2015 ha portato in Romania l’inizio di un nuovo modo di fare politica e il 2016 dovrà consolidare nella vita politica il dialogo, l’apertura nei confronti della società civile, la responsabilità e il professionalismo nelle relazioni istituzionali.
Parigi — Il premier Dacian Cioloş ha esortato a Parigi i capi di 60 compagnie francesi a investire in Romania, affermando che il nostro Paese è stabile dal punto di vista politico e prevedibile per quanto riguarda le politiche economiche e legislative. Nel secondo giorno della sua visita ufficiale a Parigi, il capo dell’Esecutivo di Bucarest ha sottolineato che la Romania è probabilmente l’unico Paese dell’Europa centrale ed orientale in cui non esistono parti estremisti, nazionalisti che potrebbero avere reazioni imprevedibili nelle decisioni politiche o nelle politiche economiche. Il premier Cioloş ha ricordato che, dopo riforme difficili applicate subito dopo l’inizio della crisi economica, nel periodo 2009-2011, la Romania ha registrato crescita economica anno dopo anno. Mercoledì, al pranzo con il presidente François Hollande e con il suo omologo Manuel Valls, il premier Dacian Cioloş ha sostenuto l’intensificazione della collaborazione economica bilaterale.
Bruxelles — Il ministro della Difesa romeno, Mihnea Motoc, si è incontrato a Bruxelles con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Secondo un comunicato del Ministero, per l’occasione, Motoc ha sottolineato l’importanza che bisogna prestare attenzione alla situazione di sicurezza nella regione estesa del Mar Nero. Motoc ha inoltre assicurato che nel 2016 la Romania manterrà il suo impegno in merito alla partecipazione alla missione “Resolute Support” in Afghanistan, con quasi 650 militari. I due esponenti hanno inoltre discusso dell’applicazione del Piano di aumento della capacità operativa della NATO e dell’agenda del prossimo vertice dell’Alleanza in programma a Varsavia il prossimo luglio. Sempre al Quartiere Generale dell’Alleanza, il ministro Motoc si è incontrato con il presidente del Comitato Militare della NATO, il generale Petr Pavel, si legge ancora nel comunicato.
XXX — Il caso della famiglia mista romeno-norvegese Bodnariu e il sistema di tutela dell’infanzia in Norvegia saranno discussi fra circa tre settimane nel Parlamento Europeo. Lo ha reso noto l’eurodeputato romeno Daniel Buda, dopo che sono state ultimate le procedure tramite cui 40 suoi colleghi — rappresentanti di Romania, Germania, Cipro, Polonia, Rep. Ceca, Slovenia, Bulgaria, Belgio, Malta e Spagna — hanno sollecitato il dibattito. Nel frattempo, una delegazione parlamentare romena si è recata in Norvegia (Paese che non è membro dell’UE), dove i servizi sociali hanno deciso di prendere in affido i cinque bambini della famiglia, con età comprese fra 4 mesi e 10 anni, per presunte percosse inflitte loro dai genitori. La delegazione ha in programma, tra l’altro, incontri con i membri delle commissioni del Parlamento norvegese e con i rappresentanti del Ministero degli Esteri e del Ministero dei Bambini, dell’Uguaglianza e dell’Inserimento Sociale. In segno di solidarietà con la coppia Bodnariu, in più città della Romania e all’estero si sono svolte manifestazioni.
XXX — La Romania si piazza al 59esimo posto nella classifica “L’indice della democrazia”, realizzata da The Economist Intelligence Unit. Il nostro Paese che è sceso di un posto rispetto al 2014 si piazza nella categoria delle democrazie funzionali, ma imperfette, con carenze significative della governance, una cultura insufficientemente sviluppata e una bassa partecipazione politica. Secondo il rapporto, il numero delle democrazie totali è calato a 20. Paesi come la Francia e il Giappone sono usciti da questa categoria.
Bucarest — L’investitura del nuovo Esecutivo della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) è un passo in avanti nella direzione della stabilità politica. Lo afferma, in un comunicato, il Governo di Bucarest, aggiungendo che la Romania ribadisce la sua piena apertura allo sviluppo del Partenariato Strategico bilaterale e all’accelleramento dei progetti in via di svolgimento e riafferma il suo intento di sostenere tutti gli sforzi delle autorità di Chişinău per l’implementazione dell’agenda europea e delle riforme. La reazione giunge dopo che mercoledì il Parlamento moldavo ha votato a favore dell’investitura del Governo di coalizione, dichiarato pro-occidentale, presieduto da Pavel Filip. Scontenti della corruzione e dell’inefficacia della classe politica, migliaia di manifestanti hanno preso d’assalto il Parlamento subito dopo il voto, chiedendo elezioni anticipate.
Canberra — Il romeno Horia Tecău e l’olandese Jean-Julien Rojer, n.2 WTA e principali favoriti nel doppio maschile, hanno debuttato bene al torneo di tennis Australian Open, il primo di Grande Slam dell’anno. La coppia romeno-olandese ha sconfitto quella formata da Martin Klizan (Slovacchia) e Sergej Stahovski (Ucraina). Tecău e Rojer incontreranno nella prossima partita la coppia Benjamin Becker (Germania) / Dominic Thiem (Austria). Sempre oggi, il romeno Florin Mergea e l’indiano Rohan Bopanna, favoriti n.4, si sono qualificati nel secondo turno, dopo la vittoria ottenuta contro gli australiani Omar Jasika / Nick Kyrgios. Loro incontreranno nella prossima tappa i cechi Lukas Dlouhy e Jiri Vesely. Nella prima partita del doppio femminile la coppia Irina Begu/Monica Niculescu, testa di serie n.9 è stata sconfitta da quella formata da Dominika Cibulkova / Kirsten Flipkens (Slovacchia / Belgio). Nel singolo femminile Alexandra Dulgheru, n.61 WTA, incontra la tedesca Angelique Kerber, favorita n.7 , nel secondo turno. (traduzione di Gabriela Petre)