20.12.2024 (aggiornamento)
Parlamento: Senato e Camera dei Deputati, riunioni in sessioni separate per l'inizio della nuova legislatura/ Romania-Ungheria: incontro dei premier Marcel Ciolacu e Viktor Orban a Bucarest/ Difesa: il premier portoghese, Luis Montenegro, visita le truppe del suo paese alla Guarnigione Caracal, in Romania
Newsroom, 20.12.2024, 19:20
Parlamento – Le due Camere del nuovo Parlamento romeno si sono riunite oggi, in sessioni separate, per l’apertura del prossimo quadriennio legislativo. 465 parlamentari – 331 deputati e 134 senatori – saranno attivi nel nuovo Legislativo. D’altra parte, sono sette i partiti rappresentati nelle due Camere, quattro pro-europei – PSD, PNL, USR, UDMR – e tre sovranisti – AUR, SOS Romania e POT. Vi si aggiungono i rappresentanti delle 19 minoranze nazionali. Al Senato, il presidente senior è il socialdemocratico Ioan Stan, parlamentare dal 2000, il quale ha dichiarato che il nuovo Legislativo darà priorità alla sicurezza dei cittadini, allo sviluppo economico e al consolidamento dell’equilibrio sociale. Alla Camera dei Deputati, presidente senior è diventato Seres Dénes dell’UDMR, parlamentare dal 1992. “È il momento di agire insieme, per proteggere i valori fondamentali della democrazia, superando ogni tipo di differenza politica”, ha sottolineato Dénes.
Romania-Ungheria – Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, è stato ricevuto a Bucarest dal suo omologo, Marcel Ciolacu. Il premier romeno ha sottolineato il ruolo “decisivo” svolto dall’Ungheria nell’adesione della Romania anche con le frontiere terrestri all’Area Schengen. “Si tratta di un risultato eccellente che non era possibile senza l’impegno decisivo durante la presidenza ungherese dell’UE”, ha sottolineato Marcel Ciolacu, aggiungendo che l’Ungheria è uno dei partner commerciali più importanti della Romania. Dal canto suo, Viktor Orban ha detto di credere che “inizia una nuova era di collaborazione” tra la Romania e l’Ungheria. “L’Ungheria vuole continuare e approfondire la collaborazione con la Romania”, ha dichiarato il primo ministro ungherese. Il 22 novembre i due premier avevano discusso a o ha incontrato a Budapest del processo di integrazione della Romania in Schengen. La visita a Budapest si è svolta nel contesto in cui l’Ungheria ricopre fino al 31 dicembre la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea.
Difesa – Il primo ministro portoghese, Luis Montenegro, accompagnato da rappresentanti della direzione del Ministero della Difesa, ha effettuato oggi una visita di lavoro in Romania, presso la guarnigione di Caracal (sud), dove sono di stanza truppe del suo paese. Secondo un comunicato del Ministero della Difesa, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Gheorghiţă Vlad, ha incontrato gli esponenti portoghesi per discutere alcuni aspetti essenziali riguardanti la situazione della sicurezza, la cooperazione bilaterale nel campo della difesa e le opportunità di addestramento congiunto. Il generale Vlad ha evidenziato il consolidamento delle relazioni tra Romania e Portogallo quest’anno, sottolineando il prezioso contributo delle truppe portoghesi al rafforzamento della capacità di reazione della NATO in Romania.
Codice Forestale – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha promulgato la legge sul Codice Forestale, adottata il 17 dicembre dalla Camera dei Deputati, con ruolo decisionale. In questo modo viene stabilito il quadro giuridico per la lotta digitalizzata contro il taglio illegale delle foreste. Le strade forestali saranno videosorvegliate, con sistemi tecnici di monitoraggio per agevolare l’individuazione di furti e tagli illegali. Vengono introdotti nuovi reati forestali: la falsificazione di dati informatici di carattere forestale e la falsificazione di dichiarazioni informatiche saranno punite con pene reclusive da 1 a 5 anni. Il nuovo Codice Forestale prevede, tra l’altro, l’istituzione del Registro Forestale Nazionale per la registrazione delle proprietà forestali, nel quale saranno inclusi tutti i proprietari di Romania.
Rivoluzione 1989 – 35 anni fa, il 20 dicembre, Timisoara (ovest) diventava la prima città libera dal comunismo in Romania. La folla riunita nel centro del capoluogo scandiva “Libertà!” e “Abbasso Ceaușescu!”. La fine del regime totalitario era vicina. Decine di persone sono state uccise a Timișoara e successivamente bruciate nel crematorio di Bucarest, per cancellare le tracce dei crimini. Nei giorni successivi, la rivoluzione anticomunista si diffuse a Bucarest e in tutto il Paese, culminando, il 22 dicembre, con la fuga della coppia dittatoriale Nicolae ed Elena Ceauşescu. Tre giorni dopo, i due furono giustiziati, al termine di un processo sommario. Durante la Rivoluzione del 1989, oltre 1.000 persone hanno perso la vita, mentre circa 3.000 sono rimaste ferite negli scontri avvenuti nell’unico paese dell’Europa orientale in cui il cambio di regime è avvenuto con la violenza.