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20.12.2017

Bucarest – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha definito come discutibili alcuni aspetti della bozza della Finanziaria per il 2018. Il capo dello stato ha precisato di aver discusso col premier Mihai Tudose prima della presentazione della bozza, senza avere delle vertenze sui fondi stanziati allEsercito e allinfrastruttura. Intanto, il Parlamento continua i dibattiti sulla Finanziaria. Dopo accese discussioni, ieri sono stati approvati, nella forma proposta dalle commissioni competenti, i fondi destinati a due ministeri e altre sette istituzioni. La Finanziaria si basa su una crescita economica del 5,5%, un tasso di cambio medio di 4,55 lei per un euro, un reddito medio mensile di 2.614 lei (565 euro) e un deficit di bilancio stimato al 2,97% del PIL. Nel 2018, le priorità sono la sanità, listruzione e linfrastruttura. Lopposizione parlamentare di destra ha criticato le misure della coalizione governativa PSD-ALDE, valutando la costruzione del bilancio come rischiosa, in grado di aumentare il debito pubblico.



Bucarest — Il Senato di Bucarest, come camera decisionale, ha adottato mercoledì il ddl che modifica l’organizzazione giudiziaria. Quello relativo al funzionamento del Consiglio Superiore della Magistratura sarà sottoposto al voto giovedì, dopo che, mercoledì, si è svolta una prima parte dei dibattiti per articoli. Lunedì, il Senato ha adottato, sempre come camera decisionale, la legge sullo statuto dei giudici e procuratori. I cambiamenti che la maggioranza PSD-ALDE vuole apportare alle leggi sulla giustizia sono contestati con veemenza dall’opinione pubblica e dall’Opposizione. Inoltre, centinaia di magistrati hanno protestato davanti ai tribunali di Bucarest e di altre città contro questo processo che ritengono non trasparente. E’ per la prima volta negli ultimi anni che i magistrati esprimono in questo modo il disaccordo nei confronti di misure adottate dal potere legislativo.

20.12.2017
20.12.2017

, 20.12.2017, 15:58



Bucarest – Il Senato e la Camera dei deputati di Bucarest si riuniranno domani in seduta comune solenne dedicata al 28esimo anniversario della Rivoluzione del 1989 che ha portato al crollo del regime comunista. Timişoara ha celebrato oggi il giorno in cui, esattamente 28 anni fa, si autodichiarava la prima città libera dal comunismo. Il 20 dicembre 1989, gli operai di Timisoara sono scesi in sciopero, lesercito si è ritirato nelle caserme, mentre i manifestanti aspettavano anche le altre città ad affiancarsi a loro. Avviata dallopposizione degli abitanti di Timişoara verso una misura abusiva delle autorità locali, la Rivoluzione è subito dilagata nellintero Paese, raggiungendo lapice il 22 dicembre con la fuga della coppia dittatoriale Nicolae ed Elena Ceauşescu. Dal 16 al 25 dicembre, oltre 1.000 persone sono rimaste morte e quasi 3.400 ferite. I procuratori militari hanno dichiarato che, a partire dalla serata del 22 dicembre 1989, cè stata una diversione militare, la principale causa dei numerosi decessi, danni fisici e distruzioni.



Bucarest – I poliziotti romeni hanno protestato oggi davanti alla sede del Ministero dellInterno, scontenti principalmente dello scarso finanziamento del sistema di ordine pubblico, e chiedendo le dimissioni del ministro Carmen Dan. Denunciate anche la mancanza di logistica e la situazione ritenuta disastrosa di alcune sedi, ma anche il deficit di personale di circa 20.000 poliziotti. Il Ministero dellInterno ha precisato in un comunicato che esaminerà le rivendicazioni dei poliziotti, che saranno discusse nel corso di un futuro incontro.



Bucarest – Migliaia di trasportatori hanno protestato davanti alla sede del governo di Bucarest, sollecitando le modifiche legislative promesse dal ministro dei Trasporti, Felix Stroe. Si tratta dellabolizione della parola “ripetutamente” dalla legge 38/2003, introdotta nel 2015, affinchè gli organi di controllo possano prendere delle misure volte a sradicare lattività senza autorizzazione e licenza nel campo del trasporto stradale di persone – taxi, noleggio auto e servizi regolari e occasionali. Nella forma attuale della legge, va dimostrato per primo il carattere ripetuto della contravvenzione, prima che venissero prese le misure legali. Il Comune di Bucarest ha annunciato ieri delle misure volte e eliminare la cosiddetta pirateria e a fermare lattività delle ditte di trasporto prive di autorizzazione. I rappresentanti della Confederazione degli Operatori e dei Trasportatori Autorizzati di Romania spiegano che il resto del Paese continua ad essere leso a causa della concorrenza sleale, cosicchè le proteste andranno avanti. In Romania, dove i trasporti stradali forniscono il 4,7% del PIL allanno, si contano 110.000 trasportatori. Si tratta di servizi taxi e noleggio auto, ma anche di trasporto persone tramite servizi regolari e occasionali.



Lussemburgo – La Corte di Giustizia dellUE ha deciso che Uber, il servizio di messa in contatto con conducenti non professionisti, è una società di trasporti che va regolamentata ai sensi della legislazione comunitaria. Prima della sentenza, i rappresentanti di Uber hanno espresso la fiducia che la decisione non avrà impatto sul modo in cui opera in Europa. In Romania, il servizio Uber è attivo da tre anni e conta più di 450.000 utenti, di cui 350.000 a Bucarest. La Romania è il secondo mercato come dimensioni nellEuropa centro-orientale, dopo la Polonia, e il quinto nellUE. Il Consiglio Generale del Comune di Bucarest ha adottato martedì un progetto che modifica il regolamento del servizio taxi.



Bucarest – LIstituto Nazionale di Statistica di Bucarest ha rivisto al rialzo al 4,8% la crescita economica per lo scorso anno, dello 0,1% in più rispetto alla variante provvisoria. LIstituto precisa in un comunicato che, nel 2016, modifiche più importanti del contributo alla crescita del PIL, tra le due stime, sono state registrate dallindustria, dal +0,4% al +1,3%, ledilizia, dal +0,1% al +0,7%, e le attività professionali, scientifiche e tecniche, nonchè dei servizi amministrativi e di supporto, dal +0,5% al +0,1%.



Bucarest — La Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) ha firmato, mercoledì, due accordi di prestito, ciascuno per un valore di 80 milioni di euro, con la BERS e la BEI, per l’interconnessione elettrica con la confinante Romania. Il ministro dell’Economia e dell’Infrastruttura di Chisinau, Octavian Calmîc, ha dichiarato che il progetto è volto ad aumentare la sicurezza energetica della Moldova e ad inserire il Paese nel mercato regionale dell’energia. Il progetto, che presuppone la costruzione di una stazione elettrica e di una linea elettrica aerea, sarà implementato entro il 2020.

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