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20.09.2023

Sviluppo sostenibile – La Romania ha già raggiunto il 62% dei target nazionali nell’implementazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, intervenendo al Vertice dedicato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, svoltosi a margine dell’Assemblea Generale dell’ONU di New York. Iohannis ha aggiunto che la Romania ha compiuto dei progressi notevoli per quanto riguarda gli obiettivi associati alla tutela ambientale e alla limitazione dei cambiamenti climatici. Il presidente ha attirato l’attenzione che, nei sette anni rimasti fino al 2030, la comunità internazionale deve intensificare la cooperazione, poichè le azioni generatrici di risultati non sono possibili senza unità, solidarietà e forte impegno in sede multilaterale. Inoltre, Klaus Iohannis ha trasmesso ai partecipanti che la Romania è un loro partner nella costruzione di una società e di un’economia sostenibile.

20.09.2023
20.09.2023

, 20.09.2023, 16:37

Sviluppo sostenibile – La Romania ha già raggiunto il 62% dei target nazionali nell’implementazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, intervenendo al Vertice dedicato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, svoltosi a margine dell’Assemblea Generale dell’ONU di New York. Iohannis ha aggiunto che la Romania ha compiuto dei progressi notevoli per quanto riguarda gli obiettivi associati alla tutela ambientale e alla limitazione dei cambiamenti climatici. Il presidente ha attirato l’attenzione che, nei sette anni rimasti fino al 2030, la comunità internazionale deve intensificare la cooperazione, poichè le azioni generatrici di risultati non sono possibili senza unità, solidarietà e forte impegno in sede multilaterale. Inoltre, Klaus Iohannis ha trasmesso ai partecipanti che la Romania è un loro partner nella costruzione di una società e di un’economia sostenibile.



Misure fiscali – Il Governo di Bucarest esamina, in prima lettura, il pacchetto di misure fiscali volto a ridurre le spese di bilancio. Il gabinetto Ciolacu intende adottare il documento nei prossimi giorni per assumere ulteriormente la responsabilità davanti al Parlamento, e contiene una serie di misure volte a migliorare la lotta all’evasione, nonchè a ridurre la spesa statale. Secondo l’opposizione, le modifiche fiscali proposte avranno effetti negativi sull’economia, sugli imprenditori e sulle libere professioni. Nel contesto, il primo ministro ha dichiarato che la Romania lamenta il più alto tasso di evasione dellUnione Europea, pari ad oltre il 10% del Prodotto Interno Lordo.



Politica – La Camera dei Deputati di Bucarest ha bocciato la mozione semplice inoltrata dall’opposizione contro il ministro della Salute, il socialdemocratico Alexandru Rafila. Il documento, firmato da 56 rappresentanti dell’USR e del partito la Forza della Destra, è stato esaminato lunedì nella Camera. I promotori criticano il ministro per il modo in cui gestisce il sistema sanitario, soprattutto per quanto riguarda la creazione di nuovi ospedali, la mancanza di nuove norme per l’applicazione della legge sulle infezioni nosocomiali e per aver distrutto il programma nazionale anti-cancro. Dal canto suo, il ministro ha respinto tutte le accuse, accusando i firmatari di demagogia.



Difesa – La situazione della sicurezza al confine tra Romania e Ucraina è stata esaminata dal ministro della Difesa, Angel Tîlvăr con il suo omologo americano, Lloyd Austin, durante un incontro organizzato alla base militare di Ramstein, in Germania. Il ministro Tîlvăr ha ringraziato il segretario Austin per la decisione statunitense di schierare aerei F-16 in Romania, per missioni NATO di Air Policing nella zona. Il ministro ha ribadito anche la preoccupazione delle autorità romene a causa dell’intensificazione degli attacchi della Federazione Russa contro le infrastrutture civili e portuali ucraine ai confini con la Romania, azioni che mettono in pericolo anche i cittadini romeni residenti nella zona. Angel Tîlvăr ha presentato le misure adottate a livello nazionale per aumentare la sicurezza al confine con l’Ucraina – informa il Ministero della Difesa di Bucarest.



Ucraina – La Romania partecipa alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia, in qualità di stato interveniente, all’esaminazione del caso inoltrato dall’Ucraina contro la Federazione Russa con l’accusa di genocidio. Secondo un comunicato del Ministero degli Affari Esteri di Bucarest, per ragioni di efficienza e di buona amministrazione della giustizia, considerando le posizioni giuridiche simili nel caso, nonchè il numero elevato di intervenienti, la Romania, insieme a Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo e Svezia presenteranno una posizione comune. Il Ministero sottolinea che la partecipazione alle procedure riflette l’importanza attribuita dalla Romania al rispetto della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio, così come la fiducia nel ruolo della Corte Internazionale di Giustizia, il principale organo giudiziario dell’ONU.



Nucleare – Il governo del Canada puo contribuire con fino a 3 miliardi di dollari al finanziamento della construzione di nuovi reattori nucleari tipo CANDU alla centrale di Cernavodă (sud-est della Romania). Lo informa il Ministero dell’Energia di Bucarest, dopo l’incontro a Ottawa tra i ministri Sebastian Burduja e Jonathan Wilkinson. Secondo la fonte, a Cernavoda saranno costruiti due nuovi reattori nucleari CANDU (Canada Deuterium Uranium) in grado di aggiungere 1.400 megawatt al sistema energetico nazionale. In queste condizioni, il progetto assume un ruolo essenziale per la sicurezza energetica della Romania, rafforzando il suo potenziale di diventare un hub energetico nella zona. I nuovi reattori aiuteranno inoltre la Romania a evitare circa otto milioni di tonnellate di emissioni di carbonio all’anno e le permetterebbero di raggiungere l’obiettivo di eliminare gradualmente il carbone dalla produzione di elettricità entro il 2032. Sia il Canada che la Romania si sono impegnati a raggiungere zero emissioni entro il 2050, un obiettivo in cui l’energia nucleare ha un ruolo essenziale.



Nave – Una forte esplosione si è verificata stamani su una nave battente bandiera del Togo mentre si trovava nel Mar Nero, vicino al porto romeno di Sulina. L’Autorità portuale precisa che, su richiesta del capitano della nave, tutti i 12 membri dell’equipaggio sono stati portati in salvo a Sulina. All’operazione di salvataggio dell’equipaggio della nave commerciale hanno partecipato anche rappresentanti della Guardia Costiera e dell’Agenzia per la Salvaguardia della vita umana sul mare. Per ora non si conoscono le cause dell’esplosione. La possibilità che sia stata causata da una mina marina sarà accertaata dal Ministero della Difesa – ha precisato la Capitaneria. Lo Stato Maggiore delle Forze Navali ha deciso di inviare a Sulina una nave militare specializzata nel rilevamento di mine marine. Sulina si trova vicino al confine della Romania con l’Ucraina.




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