20.09.2017
Bucarest — Due persone hanno perso la vita, colpite dai fulmini nell’Est della Romania, dove circa 1600 abitazioni sono rimaste senza corrente elettrica in seguito a una tempesta. In quasi tutto il Paese sono in vigore codici ariancione e giallo a causa del maltempo con rovesci e instabilità atmosferica. Nelle zone con codice arancione, circa 4.000 vigili del fuoco sono pronti a intervenire. Nelle zone a rischio le scuole sono state chiuse oggi in anticipo, Bucarest compresa, dove gli abitanti sono stati consigliati di restare nelle loro abitazioni dopo l’entrata in vigore del codice. Le autorità temono manifestazioni meteo simili a quelle di domenica, in seguito alle quali 8 persone hanno perso la vita e quasi 140 sono state ferite in seguito a una tempesta di violenza estrema che ha colpito la parte occidentale del Paese. Nelle prossime 24 ore, le temperature saranno in ribasso in tutto il Paese con addensamenti e piogge nell’ovest, centro, nel nord ma anche in montagna. Oltre gli 1800 metri sono possibili anche nevicate . Sono previste anche intensificazioni del vento con raffiche che potranno superare i 50-500km/ora. Le massime oscileranno tra i 12 e i 27 gradi.
România Internațional, 20.09.2017, 18:08
New York — Il presidente romeno, Klaus Iohannis ha incontrato a New York, nell’ambito della riunione dell’Assemblea Generale dell’ONU, il premier della Moldova (paese ex sovietico a maggioranza romenofona), Pavel Filip. Il capo dello stato romeno ha affermato che Bucarest deve offrire sostegno istituzionale verso Chisinau, essendo favorevole ai programmi volti a sostenere lo stato ex sovietico. Presente, d’altra parte, alla presentazione di un rapporto sulla partià di opportunità tra uomini e donne, Iohannis ha dichiarato che fino nel 2020, il 70% delle istituzioni della Romania avranno esperti nell’ugualianza tra i generi. Fin’ora, 1,100 dipendenti dell’amministrazione pubblica locale e centrale sono stati preparati in questo senso. Ieri, il presidente Klaus Iohannis ha assicurato il presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, Miroslav Lajcak del sostegno della Romania per la riforma dell’organizzazione. Iohannis ha avuto incontri bilaterali con i suoi colleghi d’Estonia, Egitto, e Serbia, ma anche con il presidente del Consiglio Europeo, col segretario generale della NATO e con i leaders delle principali organizzazioni ebbraiche degli Stati Uniti.
Washington – Sempre negli USA, a Washington il ministro romeno della Difesa Mihai Vifor ha incontrato il segretario americano della Difesa James Mattis. L’autorità di Bucarest ha ribadito l’impegno della Romania di contribuire alla sicurezza della NATO. Dal canto suo Mattis ha aprezzato l’impegno della Romania di stanziare il 2% del PIL alla difesa. Egli ha precisato che sarà analizzata la possibilità del contributo statunitense, con personale militare, ai centri di comando NATO che si trovano sul territorio della Romania. Anteriormente, il ministro Vifor aveva incontrato alla Casa Bianca il vice consigliere presidenziale per la sicurezza nazionale, Ricky Waddell.
Bucarest – Il Senato e la Camera dei Deputati di Bucarest hanno adottato in seduta comune, una dichiarazione che riguarda la nuova legge sullInsegnamento adottata in Ucraina. I parlamentari romeni annunciano che stanno seguendo con preoccupazione e con massima attenzione gli sviluppi generati dalla recente adozione da parte della Rada Suprema dUcraina della legge, che limita il diritto alleducazione in madrelingua alle minoranze dUcraina. E stato rivolto un appello per individuare al più presto una soluzione alla situazione attuale, tramite atti di buona fede, nel senso della cooperazione , secondo gli standards europei che riguardano la tutela delle minoranze, gli accordi multilaterali e bilaterali dei quali lUcraina fà parte. Ieri, il Parlamento ungherese ha adottato una risoluzione simile, in cui viene condannata la nuova legge della quale si afferma che non rispetta gli obblighi assunti dalle autorità di Kiev e limita i diritti degli etnici ungheresi dUcraina. La legge impone serie restrizioni allaccesso alleducazione in madrelingua per le numerose comunità minoritarie in Ucraina e prevede che a livello di licei e università linsegnamento sia fatto solo in ucraino, mentre linsegnamento nelle lingue delle minoranze sia possibile solo negli asili nido e nelle scuole ginnasiali. Quasi mezzo milione di etnici romeni vivono nel Paese vicino, la maggiorparte nei territori annessi dallUnione Sovietica e prelevati nel 1991 dallUcraina come Paese successore.
Bucarest – La Capitale della Romania, Bucarest, ha celebrato oggi 558 anni di attestazione documentaria. Il nome della metropoli di oggi viene menzionato per la prima volta in un documento del1459, durante il regno del celebre Vlad Tepes. In questi giorni, il comune ha organizzato una serie di manifestazioni e avvenimenti allaperto. Bucarest è la capitale della Romania dal 1862. Tra le due Guerre Mondiali, la sua architettura gli ha portato il nome di ” Piccola Parigi”. Attualmente principale motore economico della Romania, Bucarest è considerata una città difficile da gestire, a causa di un infrastruttura obsoleta e del traffico spesso soffocante.
XXX – In Romania, lincremento economico e gli investimenti nei parchi auto hanno portato il mercato dei trasporti a un livello storico, superando i 10 miliardi di euro. Secondo uno studio KeysFin, la Ropmania è diventata negli ultimi anni uno dei giocatori più attivi a livello europeo. Oltre 34.000 aziende, con 156.000 dipendenti operano in questo momento nel settore. Negli ultimi sei anni, il numero delle aziende di trapsorto eaumentato con oltre 5.000 arrivando a quasi 35.000 società.
Venezia — Nella Sala Marian Papahagi dell’Istituto Romeno di Cultura e Rucerca Umanistica di Venezia, la professoressa Ruxandra Cesereanu assieme al critico letterario Domitian Cesereanu hanno sostenuto un intervento legato alle persecuzioni subite dal prete greco-cattolico Vasile Cesereanu nel periodo comunista. I discorsi dei due si sono svolti in occasione della pubblicazione del volume :“Persecuzione e resistenza. Vasile Cesereanu un prete greco-cattolico nei Fascicoli di osservazione della Securitare”.
Octavian Cordos