20.06.2024 (aggiornamento)
Consiglio Supremo Difesa: via libera a donazione sistema missilistico Patriot all’Ucraina/Economia: sette investitori su dieci anticipano aumento dell’attrattività della Romania come destinazione degli investimenti
20.06.2024, 19:32
Consiglio Supremo Difesa – La Romania donerà all’Ucraina un sistema missilistico tipo Patriot. La decisione è stata presa oggi dal Consiglio Supremo di Difesa, secondo il quale la donazione sarà effettuata a condizione del proseguimento dei negoziati, soprattutto con il partner strategico americano, per ottenere un sistema simile o equivalente in grado di garantire la protezione dello spazio aereo romeno. L’Amministrazione Presidenziale sottolinea che la decisione presa poggia su un’approfondita valutazione tecnica e che sono state adottate tutte le misure per eliminare il rischio di creare vulnerabilità per la Romania. Il presidente Volodymyr Zelensky ha ringraziato la Romania per la decisione presa, sottolineando che il sistema Patriot concesso rafforzerà lo scudo di difesa aerea dell’Ucraina e la sicurezza di tutta l’Europa. Nella stessa riunione sono stati approvati anche gli obiettivi della Romania al vertice NATO che si terrà a Washington il prossimo mese. L’incontro intende riconfermare la solidità dell’unità transatlantica, registrare progressi decisivi nel rafforzamento della posizione di deterrenza e difesa, ma anche ottenere un maggiore impegno nei confronti dell’Ucraina. D’altra parte, sempre nella riunione del Consiglio Supremo di Difesa, il presidente Klaus Iohannis ha annunciato il ritiro della sua candidatura per la carica di segretario generale dell’Alleanza. I membri Consiglio si sono espressi a favore della candidatura del primo ministro olandese, Mark Rutte, alla guida della NATO.
Romania-Italia – La Romania e l’Italia continueranno a collaborare assieme agli alleati per rafforzare il ruolo della NATO nella prevenzione di qualsiasi guerra. Lo ha affermato il presidente Klaus Iohannis, incontrando ieri a Bucarest il suo omologo italiano Sergio Mattarella. Iohannis ha salutato le solide basi per lo sviluppo delle relazioni bilaterali, della cooperazione a più livelli con l’Italia, anche in ambito europeo ed euro-atlantico. Dal canto suo, Sergio Mattarella ha affermato che “l’Italia si augura e sollecita che il Consiglio Europeo, dopo aver rimosso i controlli marittimi e aerei nelle frontiere, rimuova anche quelli ai confini terrestri, perché la Romania possa entrare pienamente nello spazio Schengen”. Per quanto riguarda l’allargamento dell’Unione Europea, il presidente della Repubblica Italiana ha espresso la speranza che l’Ucraina e la Repubblica di Moldova vi aderiscano quanto prima possibile.
Economia – Sette investitori su dieci anticipano un aumento dell’attrattività della Romania come destinazione degli investimenti nei prossimi tre anni. Secondo uno studio della società di consulenza finanziaria Ernst & Young, il 46% dei leader esecutivi intervistati ritiene che la Romania è rimasta un mercato robusto e resiliente per gli investimenti nel 2023, anticipando il consolidamento della loro attività nel prossimo futuro. Bucarest resta la destinazione principale degli investimenti, con una quota del 40%. Iasi, nel nord-est, e Timişoara, nell’ovest, hanno registrato tre progetti importanti di investimento, mentre Cluj-Napoca, nel nord-ovest, e Braşov, nel centro, due. Secondo la ricerca, il modello di investimento di quest’anno suggerisce un allontanamento dell’attenzione tradizionalmente riservata ai grandi centri economici e segnala una più ampia dispersione dei progetti in varie città.
Strategia – Il Governo romeno ha lanciato la Strategia nazionale per la prevenzione e la lotta all’antisemitismo, alla xenofobia, alla radicalizzazione e all’incitamento all’odio 2024-2027. Il documento riflette la continuazione del fermo impegno del Governo contro qualsiasi manifestazione di questo tipo, rappresentando nel contempo la continuazione della precedente strategia (2021-2023). “Lo sviluppo della resilienza sociale contro questi pericoli richiede un approccio complesso e una solida partnership tra lo stato, la società civile e l’ambiente accademico”, ha dichiarato il vicepremier Marian Neacşu. Dal canto suo, Silviu Vexler, presidente della Federazione delle Comunità Ebraiche di Romania, ha sottolineato che la Strategia rappresenta un’opportunità per l’intera società, nonchè un documento unico, grazie all’accento posto su obiettivi realistici e misure concrete.
Insegnamento – Il sistema educativo romeno ha registrato 6.200 allievi in meno nell’anno scolastico appena concluso e ha raggiunto quasi 3,5 milioni di persone. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, in questo intervallo, quasi la metà della popolazione scolastica frequentava l’istruzione primaria e secondaria, mentre quasi un terzo la scuola superiore o l’istruzione iniziale. Rispetto all’anno scolastico precedente, l’istruzione primaria e secondaria, nonché quella professionale, hanno registrato riduzioni significative nel numero di allievi iscritti. Nel contempo, il livello di iscrizione all’istruzione degli studenti nella fascia di età 6 – 10 anni è stato il più alto, rispetto alle altre fasce di età. Il rapporto medio tra la popolazione scolastica e il numero del personale docente è di 14 allievi per un insegnante.
Nuoto – Il nuotatore romeno David Popovici ha vinto ieri sera la medaglia d’oro nei 100 metri stile libero agli Europei di nuoto di Belgrado, con 46 secondi 88/100. Popovici ha chiuso a soli due centesimi dal record europeo, stabilito sempre da lui, a Roma, nel 2022. Il romeno è stato seguito nella classifica dall’ungherese Nandor Nemeth, 47 sec 49/100, e dal serbo Andrej Barna, 47 sec 66/100.