20.05.2020
COVID-19 – Sono 17.387 i contagi da COVID-19 accertati in Romania e 10.356 i guariti e dimessi. Lo ha annunciato oggi il Gruppo di Comunicazione Strategica, indicando 1.147 decessi. All’estero, sono quasi 3.000 i romeni rilevati positivi, soprattutto in Italia, Spagna e Germania, e 104 hanno perso la vita, per la maggior parte in Gran Bretagna, Italia e Francia.
România Internațional, 20.05.2020, 19:30
Stato di allerta – Con 372 voti favorevoli, 37 contrari e 7 astensioni, il Parlamento di Bucarest ha dato il via libera al decreto del Governo liberale sull’istituzione dello stato di allerta, per contenere e combattere gli effetti del coronavirus. Secondo le modifiche apportate dal Parlamento, gli ospedali pubblici ripasseranno dal subordine del Ministero dell’Interno a quello delle autorità locali. Il Governo, tramite il Ministero della Salute, avrà anche l’obbligo di rendere disponibili alle autorità locali mascherine gratuite destinate alle persone sfavorite. Lo stato di allerta avrà una durata di 30 giorni, a partire dal 18 maggio.
Stagionali – La ministra del Lavoro romena, Violeta Alexandru, e il suo omologo tedesco, Hubertus Heil, hanno esaminato a Berlino la situazione degli stagionali romeni in Germania, firmando una dichiarazione d’intento congiunta, che prevede l’intensificazione della cooperazione in materia di mercato del lavoro e politiche sociali. I lavoratori romeni devono avere lo stesso diritto di protezione sociale, sicurezza e salute sul lavoro come i tedeschi, ha affermato il ministro Hubertus Heil. Dal canto suo, l’ambasciatore romeno a Berlino, Emil Hurezeanu, ha affermato che le proteste degli stagionali romeni nelle fattorie e nei mattatoi tedeschi contro le condizioni di lavoro, porteranno a un cambiamento della legislazione di lavoro in questo Paese. L’ambasciatore ha aggiunto che il ministro del Lavoro tedesco presenterà alla cancelliera Angela Merkel un disegno di legge in tal senso. Su iniziativa dell’opposizione socialdemocratica, la direzione del Parlamento di Bucarest ha approvato l’istituzione di una commissione d’inchiesta per indagare su possibili irregolarità relative agli spostamenti degli stagionali all’estero in piena pandemia.
Confini – Il ministro dell’Interno, Marcel Vela, ha annunciato che, a partire da oggi, sarà possibile entrare dall’Ungheria in Romania in auto attraverso altri cinque valichi di frontiera. La decisione è stata concordata durante i colloqui svolti ieri a Budapest con l’omologo ungherese, Sandor Pinter. Oltre ai valichi esistenti, diventano operativi anche quelli di Cernad, Turnu, Salonta, Valea lui Mihai e Urziceni. Vela ha affermato che un corridoio di transito sarà allestito solo per minibus e pullman. La misura è stata presa per risolvere la situazione ai valichi della frontiera occidentale della Romania, bloccati dopo la fine dello stato emergenza in Romania. Negli ultimi giorni, le persone hanno atteso in fila fino a 12 ore per entrare nel in Paese. Le formalità alla frontiera richiedono tempi più lunghi a causa del fatto che, oltre al controllo specifico per l’ingresso nel Paese, le persone devono presentarsi anche al controllo epidemiologico. Le autorità hanno rinforzato il personale per diminuire i tempi di attesa.
Agricoltura – La siccità che colpisce gli stati dell’est dell’Unione Europea sta devastando i raccolti e porterà alla peggiore recessione economica della regione dal crollo del comunismo. Lo valuta la Bloomberg, citata dall’agenzia Agerpres, rilevando che in alcune zone di Romania e Polonia si sta verificando la peggiore siccità degli ultimi 100 anni, mentre nella Repubblica Ceca degli ultimi 500. La Romania, il secondo maggiore esportatore di grano dell’UE, anticipa che i raccolti potrebbero essere persino dimezzati rispetto alla media di nove milioni di tonnellate all’anno. Di conseguenza, il Governo di Bucarest ha vietato le esportazioni di grano verso i Paesi non appartenenti all’UE, il che ha provocato un’ondata di shock sui mercati globali e critiche dalla Commissione Europea. Una settimana dopo, Bucarest ha rinunciato alla misura. Di recente, il ministro dell’Agricoltura, Adrian Oros, ha dichiarato che la siccità ha colpito quest’anno oltre un milione di ettari di campi coltivati, soprattutto nel sud-est e nord-est del Paese.
Sigarette – A partire da oggi, le sigarette al mentolo sono vietate alla vendita in Romania, ai sensi di una direttiva europea trasposta nella legislazione nazionale quattro anni fa. Secondo la Commissione Europea, il mentolo bruciato produce agenti cancerogeni. I rappresentanti del mercato indicano che in Romania ci sono circa 4,2 milioni di fumatori adulti, di cui quasi 500.000 (16%), per la maggior parte donne, preferivano le sigarette al mentolo. Una società produttrice di tabacco indica che la misura potrebbe aumentare il contrabbando di prodotti di questo tipo, fabbricati in Paesi vicini che non sono membri dell’Unione Europea.