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20.04.2018

Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno ha informato oggi in un comunicato che è stato avviato un processo di analisi e valutazione per quanto riguarda lo spostamento dell’Ambasciata di Romania da Tel Aviv a Gerusalemme. Stando al MAE di Bucarest, con l’avvio di quest’azione si mira a individuare la migliore posizione per la Romania, tenuto conto degli ultimi sviluppi in questo fascicolo, ma anche di un consistente processo di consultazione e coordinamento con i partner e gli alleati strategici del Paese. In precedenza, il presidente Klaus Iohannis, aveva affermato che lo spostamento della sede dell’Ambasciata di Romania a Gerusalemme rappresenterebbe, in questa tappa, una trasgressione del diritto internazionale e di non essere stato informato o consultato in merito. Una decisione del genere va presa solo dopo la consultazione e con l’accordo di tutte le istituzioni competenti in materia di politica estera e di sicurezza nazionale e la decisione finale spetta, dal punto di vista costituzionale, al presidente romeno, ha precisato la presidenza. La reazione del capo dello stato giunge un giorno dopo che il presidente della Camera, Liviu Dragnea, aveva annunciato che il Governo ha adottato un memorandum tramite cui decide di avviare le pratiche per spostare l’Ambasciata di Romania da Tel Aviv a Gerusalemme. Dal canto suo, l’Ambasciata dello Stato di Palestina a Bucarest ha affermato che l’intento del Governo è un’azione che trasgredisce il diritto internazionale, le decisioni del Consiglio d’Europa ed è contraria alla posizione dello Stato romeno in merito alla soluzione del conflitto israelo-palestinese.

20.04.2018
20.04.2018

, 20.04.2018, 16:43



Chisinau — Il Governo romeno continuerà a sostenere il partenariato strategico con la Moldova confinante. Lo ha dichiarato il ministro per i romeni nel mondo, Natalia-Elena Intotero, nella sua prima visita di lavoro a Chişinău. L’esponente di Bucarest si è incontrato con rappresentanti dell’Amministrazione centrale, dei culti, ma anche con membri delle autorità locali. Il ministro romeno ha discusso col ministro dell’Istruzione, della Cultura e della Ricerca, Monica Babuc, dei progetti comuni all’estero. La lingua romena è il patrimonio comune della Romania e della Moldova, ha detto Natalia-Elena Intotero, aggiungendo che Bucarest conta sul sostegno di Chişinău per la promozione dello studio della lingua romena in tutte le regioni della Moldova. Il ministro romeno ha partecipato ai lavori della terza edizione della Conferenza “Il patrimonio culturale romeno – Centenario 2018”, organizzata a Chişinău dall’Istituto “Eudoxiu Hurmuzachi” per i romeni nel mondo.



Tunisi — Il ministro degli Esteri romeno, Teodor Meleşcanu, è stato accolto oggi a Tunisi, dal premier tunisino, Youssef Chahed. Il capo della diplomazia romena ha ribadito il desiderio di Bucarest che siano ripresi il prima possibile i lavori della Commissione mista romeno-tunisina. Egli ha inoltre trasmesso il sostegno della Romania al processo di riforma in Tunisia, nonché al consolidamento dei suoi rapporti con l’UE, in vista dell’organizzazione, il 15 maggio, del Consiglio di Associazione UE-Tunisia. Ieri, Meleşcanu e il suo omologo, Khemaies Jhinaoui, hanno firmato più documenti, tra cui la Dichiarazione sulla Commissione Mista Romania – Tunisia, che copre, tra l’altro, i settori economia, difesa, giustizia, istruzione e turismo.



Bucuresti — Il ministro della Giustizia romeno, Tudorel Toader, ha dichiarato oggi che entro mercoledì prossimo inoltrerà alla Commissione parlamentare per le Leggi sulla Giustizia il punto di vista dell’istituzione sul progetto di modifica dei Codici Penali. Ieri, la Commissione aveva annunciato che le proposte relative alla modifica del Codice Penale, del Codice di Procedura Penale e del Codice di Procedura Civile saranno esaminate a cominciare dal 2 maggio. L’obiettivo è di far concordare i tre Codici con le decisioni della Corte Costituzionale e della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e con i provvedimenti della Direttiva Europa in questo settore.



Bucarest — La direzione della Federazione Sanitas del settore sanitario romeno ha stabilito il calendario delle proteste determinate dalla limitazione degli scatti concessi ai dipendenti del sistema. Il 26 aprile i sindacalisti intendono organizzare un ampio meeting nella Capitale, mentre il 7 maggio è possibile che ci sia una sciopero di avvertenza seguito l’11 maggio da uno sciopero generale. Lo ha dichiarato il vicepresidente SANITAS, Iulian Pope, stando al quale, la principale scontentezza è la soglia del 30% imposta per gli scatti salariali nel sistema sanitario e assistenza sociale. I dipendenti del sistema sanitario hanno protestato tutta la settimana, scontenti della nuova legge sulla retribuzione unitaria. D’altra parte, la Federazione Sanitas afferma che sostiene le rivendicazioni dei biologi, dei biochimici e dei chimici del sistema sanitario che hanno presidiato oggi il Ministero del Lavoro in segno di protesta contro il basso livello di retribuzione.



Bucarest — Più di 2.000 sindacalisti del settore trasporti ferroviari hanno protestato oggi a Bucarest, chidendo soluzioni per evitare il fallimento della compagnia CFR Merci, il sostegno all’approvazione del disegno di Legge sullo statuto del personale ferroviario e agli investimenti multiannuali nelle ferrovie. Loro minacciano di avviare lo sciopero generale. Una delegazione dei sindacalisti ferroviari ha inoltrato un documento alla sede del Governo in cui hanno spiegato i motivi delle proteste. Decine di sindacalisti hanno protestato anche ieri al Ministero dei Trasporti. Secondo la Federazione Meccanici Ferroviari, la Romania vanta la settima rete ferroviaria come lunghezza in Europa, però la mancanza di fondi per le riparazioni ha determinato l’applicazione di centinaia di restrizioni e di conseguenza una durata più lunga dei viaggi in treno. D’altra parte, il ministro dei Trasporti, Lucian Şova, il quale si è incontrato la settimana scorsa con i sindacalisti della Compagnia delle Ferrovie Romene, ha affermato che si cercano soluzioni affinché l’amministratore delle rete ferroviaria riceva il debito di oltre cento milioni di euro dalla Compagnia CFR Merci, soldi che potrebbero essere impegnati nelle riparazioni.



Bruxelles — L’Estonia, la Danimarca e la Romania erano, nel 2016, i Paesi meno dipendenti dalle importazioni di energia per il consumo interno nell’UE. Lo rilevano i dati resi pubblici oggi dall’Ufficio Europeo di Statistica (Eurostat). Nel 2016, l’UE ha dovuto importare poco più della metà dell’energia consumata (il 53,6%). Dal 2004, la dipendenza di energia dell’UE è ammontata a oltre il 50%, il più alto livello essendo registrato nel 2008 (il 54,5%). D’altra parte, l’Autorità Romena per la Regolamentazione nel settore dell’Energia (ANRE) ha annunciato oggi che calcolerà le diminuzioni delle tariffe, dopo l’investigazione realizzata dal Consiglio della Concorrenza. Il presidente del Consiglio, Bogdan Chiriţoiu, ha dichiarato, di recente, che raccomanderà il calo delle tariffe, perché sono aumentate in seguito ad alcune intese tra le compagnie operanti nel settore.



Bucarest – Simona Halep, la numero uno in Romania, e Viktorija Golubic inaugureranno, domani, la partita di tennis Romania — Svizzera nella competizione per accedere ai Mondiali di Fed Cup, secondo il sorteggio effettuato oggi a Cluj Napoca (nord-ovest), dove si svolge l’incontro. Irina Begu e Timea Bacsinzky si incontreranno nella seconda partita di sabato. Domenica, Halep incontrerà la Bacsinzky nella prima partita, mentre Begu giocherà contro la Golubic nella seconda. Nel doppio, Simona Halep e Irina Begu giocheranno contro la coppia Patty Schnyder/Jil Teichman. L’equipe che vincerà giocherà nella prossima stagione nel primo Gruppo Mondiale. Nella classifica per nazioni della Fed Cup, la Romania si piazza al decimo posto, mentre la Svizzera al sesto.

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