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20.03.2021 (aggiornamento)

Covid-19 – Il premier romeno, Florin Cîţu, dà assicurazioni che la Romania non entrerà in lockdown, ma esorta i romeni a rispettare rigorosamente le misure di protezione anti-Covid-19, per superare lemergenza sanitaria. Il premier scrive in un post sui social che lobiettivo è di far calare il numero di contagi tramite la vaccinazione. Cîţu ha annunciato che nel successivo periodo il numero dei vaccinati salirà fino a 80 mila al giorno. Florin Cîţu ha partecipato, oggi, a una riunione tecnica al ministero dellInterno, accanto ad altri membri del Governo e specialisti, dove si è discusso dellaumento dei numero di posti letto nelle terapie intensive, nel contesto del recente aumento dei contagi da Covid-19. In Romania, sono stati segnalati, nelle ultime 24 ore, oltre 6.000 nuovi contagi dal nuovo coronavirus e altri 112 decessi. Nelle terapie intensive sono ricoverati attualmente 1.324 pazienti Covid-19 – un record dallinizio della pandemia. Il bilancio totale dei contagiati in Romania, dallinizio della crisi sanitaria, è di quasi 900 mila, mentre quello dei decessi è di oltre 22 mila. La capitale Bucarest e 8 province sono nello scenario rosso, con unincidenza dei contagi oltre la soglia dei tre per mille. Da oggi, anche le città di Iassi (nord-est) e Oradea (nord-ovest) sono nello scenario rosso. Diverse località intorno alla Capitale sono entrate in quarantena. I vaccinati in Romania, dal 27 dicembre scorso, quando è iniziata la campagna vaccinale nazionale, sono oltre 1,7 milioni, la maggioranza con il vaccino Pfizer-BioNTech, ma anche con Moderna e AstraZeneca.

20.03.2021 (aggiornamento)
20.03.2021 (aggiornamento)

, 20.03.2021, 18:55

Covid-19 – Il premier romeno, Florin Cîţu, dà assicurazioni che la Romania non entrerà in lockdown, ma esorta i romeni a rispettare rigorosamente le misure di protezione anti-Covid-19, per superare lemergenza sanitaria. Il premier scrive in un post sui social che lobiettivo è di far calare il numero di contagi tramite la vaccinazione. Cîţu ha annunciato che nel successivo periodo il numero dei vaccinati salirà fino a 80 mila al giorno. Florin Cîţu ha partecipato, oggi, a una riunione tecnica al ministero dellInterno, accanto ad altri membri del Governo e specialisti, dove si è discusso dellaumento dei numero di posti letto nelle terapie intensive, nel contesto del recente aumento dei contagi da Covid-19. In Romania, sono stati segnalati, nelle ultime 24 ore, oltre 6.000 nuovi contagi dal nuovo coronavirus e altri 112 decessi. Nelle terapie intensive sono ricoverati attualmente 1.324 pazienti Covid-19 – un record dallinizio della pandemia. Il bilancio totale dei contagiati in Romania, dallinizio della crisi sanitaria, è di quasi 900 mila, mentre quello dei decessi è di oltre 22 mila. La capitale Bucarest e 8 province sono nello scenario rosso, con unincidenza dei contagi oltre la soglia dei tre per mille. Da oggi, anche le città di Iassi (nord-est) e Oradea (nord-ovest) sono nello scenario rosso. Diverse località intorno alla Capitale sono entrate in quarantena. I vaccinati in Romania, dal 27 dicembre scorso, quando è iniziata la campagna vaccinale nazionale, sono oltre 1,7 milioni, la maggioranza con il vaccino Pfizer-BioNTech, ma anche con Moderna e AstraZeneca.



Covid, proteste – Due manifestazioni di protesta si sono svolte, oggi pomeriggio, nella capitale romena Bucarest, in Piazza della Vittoria e in Piazza dellUniversità. Alcune centinaia di manifestanti hanno protestato contro le misure restrittive introdotte dalle autorità nel contesto della pandemia di Covid-19, ma anche contro la vaccinazione. Il portavoce della Gendarmeria romena, Georgian Enache, ha dichiarato che ad ambedue le proteste nel centro di Bucarest la partecipazione è stata molto più numerosa di quanto permettessero le regole di contenimento della diffusione del nuovo coronavirus valide durante lo stato di allerta e che, di conseguenza, saranno inflitte delle multe.



PMI – Le Piccole e Medie Imprese in Romania criticano la proposta di stanziamento dei fondi europei avanzata dal Governo PNL-USR+UDMR tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e ammoniscono che le somme destinate allambiente daffari privato calano drammaticamente. Il presidente del Consiglio, Florin Jianu, scrive in un post sui social, che lintera somma è stanziata per strumenti finanziari, ossia prestiti garantiti dallo stato, sebbene la struttura delleconomia romena mostri che solo tre su dieci piccole e medie imprese sono accettate dalle banche per la concessione di crediti. Jianu ricorda che decine di migliaia di PMI sono state colpite dalla crisi sanitaria e che esse hanno bisogno di riacquisire competitività. Jianu aggiunge che dal Piano di ripresa mancano interamente i programmi per le compagnie di tipo startup, mentre il documento prevede un programma destinato alle ONG. Il Governo romeno ha esaminato, nella seduta di ieri, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sottoposto al dibattito pubblico. Il premier liberale Florin Cîţu ha annunciato che, la prossima settimana, lEsecutivo adotterà, tramite memorandum, il mandato con cui sarà negoziato il piano. Il premier ha aggiunto che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che rappresenta le priorità della Romania, sono stanziate risorse importanti per linfrastruttura stradale e ferroviaria, le autostrade, la rete di erogazione del gas, la costruzione di nuovi ospedali, ma anche per misure sociali. Il documento va inviato alla Commissione Europea ad aprile, affinchè la Romania possa beneficiare di oltre 30 miliardi di euro per lo sviluppo entro il 2026, anno in cui vanno portati a termine tutti i progetti previsti nel Piano.



Giornata della Francofonia – La lingua, la cultura e le istituzioni francesi sono state unimportante fonte di ispirazione nel processo di formazione dello stato romeno moderno. Lo ha affermato il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, in un messaggio in occasione della Giornata Internazionale della Francofonia. “La Romania festeggia, il 20 marzo, accanto ad altri 87 stati dellintero mondo, la Giornata Internazionale della Francofonia, ed è il Paese con i più solidi legami francofoni dellEuropa Centro-orientale”, aggiunge il ministro romeno degli Esteri. Aurescu afferma, inoltre, che la Romania, con unappartenenza di 30 anni al movimento francofono, contribuisce attivamente agli obiettivi-chiave dellOrganizzazione Internazionale della Francofonia (OIF): la promozione della lingua francese e della diversità culturale e linguistica, la promozione della pace, della democrazia e dei diritti umani, il consolidamento della solidarietà tra gli stati francofoni tramite la cooperazione economica, per uno sviluppo sostenibile e il sostegno delleducazione e della ricerca. La Romania è il centro zonale della francofonia, ospitando gli Uffici Regionali dellOIF e dellAgenzia Universitaria della Francofonia a Bucarest, e un grande numero di ambasciate degli stati francofoni. Oltre un milione di allievi romeni studiano il francese e molte unità scolastiche hanno curricula bilingui. A settembre 2006, Bucarest ha ospitato il vertice dellOrganizzazione Internazionale della Francofonia.



Romania-Italia – La Romania ha dimostrato numerose volte di avere la capacità di garantire la sicurezza ai confini esterni dellUe e ha rispettato tutti gli impegni e requisiti per ladesione allArea Schengen sin da dieci anni fa. Lo ha dichiarato, a Roma, il ministro romeno dellInterno, Lucian Bode, in occasione dellincontro con la ministra Luciana Lamorgese. Il ministro Bode ha detto alla sua collega che Bucarest aspetta che lUe riconosca, tramite ladozione quanto più rapida della Decisione sulla sua adesione allArea Schengen, il ruolo essenziale nellarchitettura di sicurezza dellUnione. Auspicata inizialmente per il marzo del 2011, ladesione di Romania e Bulgaria allo spazio di libera circolazione europeo, è stata rinviata ripetutamente, in seguito allopposizione di alcuni Paesi membri, che hanno invocato lassenza della riforma giudiziaria. Accennando allattuale situazione dei flussi migratori verso lUe, il ministro Lucian Bode ha dato assicurazioni che la situazione ai confini della Romania è sotto controllo e costantemente monitorata. Lucian Bode ha ricordato che in Italia vive la più numerosa comunità di romeni allestero e la loro presenza nella Penisola rappresenta un vettore del Partenariato strategico consolidato tra Romania e Italia.



Esercitazione Nato – Oltre 2.400 militari di 8 stati, 18 navi da combattimento e 10 velivoli partecipano, fino al 29 marzo, alla “Sea Shield 21”, la più ampia e complessa esercitazione multinazionale Nato organizzata dalle Forze Navali Romene, nel 2021, sul Mar Nero. Secondo il ministro romeno della Difesa, gli addestramenti sono coordinati dal Comando della Flotta, e le forze partecipanti sono Bulgaria, Grecia, Olanda, Polonia, Romania, Spagna, gli Usa e la Turchia. I principali obiettivi dellEsercitazione multinazionale “Sea Shield 21” sono la verifica e il consolidamento dellinteroperatività e della cooperazione tra le Forze Navali Romene e le altre categorie di forze dellEsercito Romeno, varie strutture nel subordine del Ministero dellInterno e altre forze navali alleate. Lesercitazione prevede tutte le tappe di unoperazione militare Nato di risposta a una crisi geopolitica nella regione ed è volta a dimostrare limpegno costante dellEsercito romeno per il rafforzamento della posizione marittima dellAlleanza in un ambiente di sicurezza volatile. Dopo lannessione illegale della Crimea dalla Federazione Russa, nel 2014, le Forze Navali Romene hanno proposto agli alleati NATO lintroduzione di questa esercitazione di livello tattico sullagenda degli addestramenti collettivi, al fine di sviluppare linteroperatività delle forze, in tutti gli ambienti di combattimento (marittimo, sottomarino, terrestre e aereo). La prima edizione dellEsercitazione multinazionale “Sea Shield” si è tenuta nel 2015, e negli anni successivi gli scenari di addestramento sono stati adattati, per rispondere rapidamente ed efficientemente, a tutti i tipi di minacce alla sicurezza marittima e alla stabilità regionale.



Migrazione illegale — I poliziotti romeni del valico di confine Borş II (nord-ovest) hanno scoperto 46 cittadini stranieri che tentavano di passare illegalmente il confine nascosti in un camion con un conducente turco. Secondo la Polizia di Confine di Oradea, i 46 cittadini, di età comprese tra i 7 e i 54 anni provengono da Iraq, Siria, Somalia e Turchia. Secondo i documenti, il camion veniva dalla Turchia ed era diretto verso la Svezia. I 46 cittadini stranieri sono stati portati alla sede del Valico di Confine Borş per accertamenti.



Rugby – Vittoria, oggi, per la nazionale di rugby romena, in casa, per 22-16, contro la rappresentativa spagnola, nella terza tappa del Rugby Europe Championship 2021. La seconda più importante competizione, dopo il celebre Torneo delle Sei Nazioni, il Rugby Europe Championship 2021 conta per la qualificazione alla Coppa del Mondo 2023 in Francia. Secondo il regolamento, le prime due squadre nel gruppo si qualificano direttamente al torneo finale, mentre la terza dovrà giocare uno spareggio. Il primo posto nella graduatoria del gruppo è occupato dalla Georgia con 14 punti, seguita dalla Romania con 9 punti, dalla Russia con 4, dalla Spagna con 2 e dal Portogallo con 1. Nelle prossime partite, la Romania incontrerà la Georgia (il 27-28 marzo, in trasferta) e il Belgio oppure lOlanda (il 3-4 luglio, in casa).




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