20.02.2017
Bucarest — Il Senato di Bucarest ha bocciato oggi il controverso decreto-legge n.13, tramite cui il Governo intendeva modificare i Codici Penali e che ha fatto scendere in piazza centinaia di migliaia di romeni. Il documento sarà inviato alla Camera dei Deputati, istituzione decisionale in questo caso, e sarà votato nella plenaria martedì. Sempre oggi, i deputati della Commissione giuridica, hanno inotrato un rapporto favorevole all’approvazione del decreto-legge n. 14, che abroga il decreto-legge n.13. Il decreto-legge n.14 è stato adottato dal Senato la settimana scorsa e andrà, sempre martedì, nella plenaria della Camera dove sarà analizzato e votato. Nel frattempo, continuano sia le proteste antigovernative, che durano da tre settimane, che quelle contro il presidente romeno Klaus Iohannis, al quale viene rimproverato che non svolgerebbe il suo ruolo di mediatore.
România Internațional, 20.02.2017, 17:07
Bucarest — Il Senato di Bucarest ha bocciato oggi il controverso decreto-legge n.13, tramite cui il Governo intendeva modificare i Codici Penali e che ha fatto scendere in piazza centinaia di migliaia di romeni. Il documento sarà inviato alla Camera dei Deputati, istituzione decisionale in questo caso, e sarà votato nella plenaria martedì. Sempre oggi, i deputati della Commissione giuridica, hanno inotrato un rapporto favorevole all’approvazione del decreto-legge n. 14, che abroga il decreto-legge n.13. Il decreto-legge n.14 è stato adottato dal Senato la settimana scorsa e andrà, sempre martedì, nella plenaria della Camera dove sarà analizzato e votato. Nel frattempo, continuano sia le proteste antigovernative, che durano da tre settimane, che quelle contro il presidente romeno Klaus Iohannis, al quale viene rimproverato che non svolgerebbe il suo ruolo di mediatore.
Washington – Il capo di Stato Maggiore Generale dellEsercito romeno, il generale Nicolae Ciucă, effettua una visita negli Usa, dove ha previsto un incontro con il generale Joseph F. Dunford jr, il presidente del Comitato Riunito dei capi di stato maggiore, e parteciperà ad un convegno delle forze per operazioni speciali. Sullagenda dei colloqui limportanza del Mar Nero per la sicurezza europea e internazionale, la posizione e il ruolo della Romania di contributore alla sicurezza, gli impegni americani per la sicurezza del fianco Est dellAlleanza, precisa il Ministero della Difesa in un comunicato. Durante la visita, che durerà fino al 25 febbraio, saranno affrontati anche temi riguardanti la cooperazione tra gli Usa e la Romania nei teatri operativi e i programmi romeni di ammodernamento delle forze armate.
Bucarest — La Romania e la Russia hanno un’evoluzione positiva delle relazioni bilaterali, ma entro i limiti delle sanzoni europee imposte a Mosca. Lo ha dichiarato, per Radio Romania, il ministro degli Esteri, Teodor Meleşcanu. Il capo della diplomazia romena ha partecipato, a Monaco di Baviera, alla conferenza annua su temi di sicurezza, dedicata ai rapporti transatlantici dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.
Bucarest – 500 militari della Romania, Bulgaria, Repubblica Macedonia, del Montenegro, della Serbia, Slovenia, Ucraina e degli Usa participano, dal 20 febbraio al 1 marzo, nella provincia di Galati (sud-est), all’esercitazione multinazionale “Platinum Eagle 17.1”, nell’ambito della “Black Sea Rotational Force 17” . Stando al Ministero della Difesa, il principale obiettivo dell’esercitazione è l’addestramento delle subunità partecipanti secondo una concezione unitaria, per il mantenimento della capacità operativa e l’aumento dell’interoperatività. “Black Sea Rotational Force 17” è un’esercitazione annua, diretta dal Comando delle Forze di Fanteria Marina americane, che si svolge nella zona del Mar Nero, nei Balcani e nella regione del Caucaso.
Bucarest – Le multe inflitte alla Romania dalla Corte Europea dei Diritti Umani a causa delle condizioni di detenzione sono ammontate, lanno scorso, a 1,6 milioni di euro. Lo ha reso noto il direttore generale dellAmministrazione Nazionale dei Penitenziari, Marius Vulpe, in unintervista allagenzia stampa AGERPRES. Vulpe ha spiegato che, da una parte, le persone sanno chiedere i loro diritti, e daltra parte, lo stato romeno viola le legislazione, e in Romania non cè nessun penitenziario che non abbia almeno una causa persa alla Corte Europea dei Diritti Umani. Il direttore generale dellAmministrazione Nazionale dei Penitenziari dichiara che qualsiasi misura legale atta a ridurre il sovraffollamento è benvenuta. Di recente, il Governo romeno ha inviato nel Parlamento un ddl sulla concessione della grazia. Allo stesso tempo, il premier Sorin Grindeanu ha annunciato che lEsecutivo chiederà alla Commissione Europea fondi per la ristrutturazione dei penitenziari e il miglioramento delle condizioni. (traduzione di Adina Vasile)