19.12.2022
Schenghen – “Non esiste un motivo giustificato per non accogliere Romania e Bulgaria nellarea Schengen, perché vengono rispettate tutte le condizioni per ladesione”. Lo ha dichiarato, da Bucarest, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. In una conferenza stampa con il presidente romeno Klaus Iohannis, la Metsola ha precisato che si stanno compiendo sforzi per risolvere questa situazione al più presto, possibilmente lanno prossimo. “Il confine esterno dellUnione Europea è difeso. Vediamo che tutti i paesi, compresa la Romania, applicano tutte le componenti dellacquis di Schengen, il che risponde a qualsiasi tipo di preoccupazione che potrebbe esistere da questo punto di vista, ha aggiunto l’esponente di Bruxelles. Dal canto suo, Klaus Iohannis ha precisato che il tema Schengen non sarà allordine del giorno del Consiglio Europeo straordinario, in programma a febbraio 2023, e che le discussioni si svolgeranno solo a margine della riunione. Allinizio del mese, lAustria ha bloccato ladesione a Schengen di Romania e Bulgaria nel Consiglio GAI, in contraddizione con la posizione degli altri stati membri, invocando questioni relative allimmigrazione clandestina.
România Internațional, 19.12.2022, 16:28
Schenghen – “Non esiste un motivo giustificato per non accogliere Romania e Bulgaria nellarea Schengen, perché vengono rispettate tutte le condizioni per ladesione”. Lo ha dichiarato, da Bucarest, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. In una conferenza stampa con il presidente romeno Klaus Iohannis, la Metsola ha precisato che si stanno compiendo sforzi per risolvere questa situazione al più presto, possibilmente lanno prossimo. “Il confine esterno dellUnione Europea è difeso. Vediamo che tutti i paesi, compresa la Romania, applicano tutte le componenti dellacquis di Schengen, il che risponde a qualsiasi tipo di preoccupazione che potrebbe esistere da questo punto di vista, ha aggiunto l’esponente di Bruxelles. Dal canto suo, Klaus Iohannis ha precisato che il tema Schengen non sarà allordine del giorno del Consiglio Europeo straordinario, in programma a febbraio 2023, e che le discussioni si svolgeranno solo a margine della riunione. Allinizio del mese, lAustria ha bloccato ladesione a Schengen di Romania e Bulgaria nel Consiglio GAI, in contraddizione con la posizione degli altri stati membri, invocando questioni relative allimmigrazione clandestina.
Romania-Moldova — Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha incontrato, a Chisinau, la presidente Maia Sandu, il presidente del Parlamento, Igor Grosu, e la premier Natalia Gavriliţa, con i quali ha discusso sul percorso europeo della Moldova. Aurescu ha ribadito il pieno sostegno della Romania nella gestione delle crisi che la Moldova sta affrontando nonchè per la continuazione, con determinazione, delle riforme necessarie per ladesione allUnione Europea. Il capo della diplomazia di Bucarest ha ricordato le azioni rapide che hanno portato alla fornitura, da parte della Romania, in un periodo critico, di oltre l80% del fabbisogno elettrico della Moldova. Sul tavolo anche un approfondito scambio di valutazioni sulla situazione della sicurezza sullo sfondo della guerra di aggressione lanciata dalla Russia contro lo stato confinante, lUcraina. Dal punto di vista economico, a fine anno, si prevede un valore record di 3,5 miliardi di dollari di scambi tra Romania e Moldova, un aumento di circa il 46% rispetto al 2021.
Rivoluzione 1989 – A Timișoara, nellovest della Romania, sono continuate le manifestazioni dedicate al 33esimo anniversario della rivoluzione anticomunista del dicembre 1989. Le manifestazioni riportano allattenzione il coraggio e la forza di sacrificio degli eroi martiri, così come la necessità che la giovane generazione porti avanti lo spirito della libertà. In programma marce lungo il percorso della Rivoluzione, funzioni religiose, deposizioni di corone, concerti, mostre, proiezioni cinematografiche e dibattiti, nonchè un pellegrinaggio ai monumenti dedicati alla Rivoluzione. Le manifestazioni dedicate ai 33 anni dalla Rivoluzione culmineranno domani, 20 dicembre, Giorno della Vittoria, in cui Timisoara è stata dichiarata la prima città libera dal comunismo in Romania. La rivolta contro il regime comunista in Romania è scoppiata a Timişoara il 16 dicembre 1989 per estendersi, dal 21 dicembre, anche a Bucarest e in altre città. Oltre 1.000 persone sono morte e altre circa 3.000 sono rimaste ferite nei combattimenti che hanno avuto luogo nellunico paese dellEuropa Orientale dove il cambio di regime è avvenuto in modo violento.
Eurostat – Secondo i dati pubblicati dallUfficio Europeo di Statistica (Eurostat), nel 2021, lo stipendio annuo medio per i dipendenti nellUnione Europea è stato di 33.500 euro.Tra gli Stati membri dellUE, lo stipendio medio annuo più alto è stato ottenuto in Lussemburgo (72.200 euro), Danimarca (63.300 euro) e Irlanda (50.300 euro), nebtre il più basso in Bulgaria (10.300 euro), Ungheria (12.600 euro) e Romania (13.000 euro). Daltra parte, secondo Eurostat, il costo orario del lavoro nellUE è aumentato del 3,4% nel terzo trimestre dellanno, rispetto allo stesso periodo del 2021. Laumento annuo più significativo è stato registrato in Ungheria e Bulgaria, ma aumenti di oltre il 10% sono state riscontrate anche in Lituania, Polonia, Grecia e Romania.
Museo – La Romania offrirà un contributo finanziario volontario per sostenere il Museo delle Vittime del Comunismo di Washington. Si tratta di 3 milioni di dollari, contributo destinato alla costruzione del museo, nonché alla dotazione della sezione che presenta le vittime del regime comunista in Romania. Il Ministero degli Affari Esteri, lAccademia, il Consiglio Nazionale per lo Studio degli Archivi della Securitate e altre istituzioni dello stato romeno possono fornire informazioni, allo scopo di una buona rappresentazione delle vittime del comunismo in Romania.