19.12.2015
Bucarest — La legge del budget dello stato e quella delle assicurazioni sociali per l’anno prossimo — adottate due giorni fa nel Parlamento — sono state promulgate dal presidente Klaus Iohannis. I settori che ricevono più fondi sono l’Istruzione, la Ricerca, la Salute e la sicurezza nazionale. E’ stato inoltre preso in calcolo anche l’incremento del 5% delle pensioni. Il Governo si assume un deficit di quasi il 3% del PIL e si basa su una crescita economica del 4%. Il premier Dacian Cioloş ha ammesso di aver preso in considerazione la bozza della finanziaria tracciata dal precedente esecutivo ed ha assicurato che i soldi saranno gestiti in modo trasparente, efficace e prudente.
România Internațional, 19.12.2015, 18:14
Bucarest — La legge del budget dello stato e quella delle assicurazioni sociali per l’anno prossimo — adottate due giorni fa nel Parlamento — sono state promulgate dal presidente Klaus Iohannis. I settori che ricevono più fondi sono l’Istruzione, la Ricerca, la Salute e la sicurezza nazionale. E’ stato inoltre preso in calcolo anche l’incremento del 5% delle pensioni. Il Governo si assume un deficit di quasi il 3% del PIL e si basa su una crescita economica del 4%. Il premier Dacian Cioloş ha ammesso di aver preso in considerazione la bozza della finanziaria tracciata dal precedente esecutivo ed ha assicurato che i soldi saranno gestiti in modo trasparente, efficace e prudente.
Berlinp — I Paesi dell’Europa centro-orientale che non accetteranno rifugiati secondo le quote assegnate si espongono a sanzioni, ed appare il rischio di problemi per quanto riguarda le frontiere aperte dell’UE, ha ammonito il ministro tedesco degli esteri Frank-Walter Steinmeier, in un’intervista pubblicata oggi nella rivista Der Spiegel. Lui ha richiamato l’attenzione che potrebbero essere avviate pratiche giudiziarie per ottenere la garanzia che verrà applicato il piano di riallocazione di oltre 160.000 profughi negli stati dell’UE. I giorni scorsi anche il cancelliere dell’Austria, Werner Faymann, ha affermato che i Paesi dell’Europa centro-orientale che non accettano rifugiati extracomunitari secondo il sistema di distribuzione, rischiano una diminuzione dei fondi comunitari stanziati. Al Consiglio Europeo d’Inverno di Bruxelles, il premier Dacian Ciolos, ha dichiarato che sebbene la Romania sia accanto agli stati dell’UE, non prende in calcolo le eventuali quote obbligatorie di ripartizione dei profughi fino a quando l’Unione non dimostra di poter controllare in maniera efficace il flusso migratorio. L’Organizzazione Internazionale per i Migranti (OIM) ha annunciato venerdì che più di 990.000 rifugiati e migranti sono entrati sul territorio dell’Europa dall’inizio del 2015.
Belgrad — Il ministro con delega ai romeni nel mondo, Dan Stoenescu, ha partecipato, ieri alla celebrazione dei 25 anni di attività della Comunità dei Romeni della Serbia. Per l’occasione, il dignitario romeno ha espresso la gratitudine per l’attività della comunità volta alla difesa dei diritti dei romeni in settori di importanza vitale per l’identità nazionale. Il ministro ha ribadito la determinazione dello stato romeno a collaborare a tutti i livelli con lo stato serbo nelle pratiche di mantenere e sviluppare l’identità romena, ma anche l’importanza del sostegno a progetti della comunità romena che si iscrivono nello stesso obiettivo.
XXX – Mosca ritiene che il collocamento dello scudo antimissile nell’est dell’Europa, lungo il confine della NATO con la Russia, sia un gesto offensivo e rifiuta di accettare le spiegazioni americane e romene legate al carattere strettamente difensivo dello scudo. Di recente, il Cremlino ha annunciato che dispone di mezzi per rompere questo sistema di protezione, che comunque i missili potrebbero mettere in difficoltà come numero. Ieri, lo scudo antimissile di Deveselu (sud della Romania) è diventato operativo e sarà completamente funzionale entro luglio 2016. L’ambasciatore degli USA a Bucarest ha dichiarato per l’occasione che il sistema antimissile è concepito contro le minacce provenienti dall’esterno dell’Europa e che non è per niente una minaccia nei confronti della Russia.
Copenaghen — La nazionale femminile di pallamano della Norvegia incontra domani l’Olanda nella finale del Campionato Mondiale in Danimarca. Sempre domani, la Romania incontra la Polonia nella piccola finale, per la medaglia di bronzo. Le romene hanno perso venerdì nelle semifinali la partite contro la Norvegia, campionessa olimpica ed europea en titre, per 35-33, dopo i tempi supplementari, mentre l’Olanda ha sconfitto la Polonia per 30-25. Alla precedente edizione del Campionato Mondiale, nel 2013, in Serbia, la Romania si è piazzata al decimo posto. La squadra della Romania è l’unica ad aver partecipato a tutte le edizioni del Campionato Mondiale, a cominciare dal 1957, vincendo una medaglia d’oro (1962) e due d’agento (1973, 2005). (traduzione di Gabriela Petre)